Totti ha la febbre: per lui niente derby?
Brutta tegola sulla Roma: il virus influenzale ha colpito il capitano, che è a letto con 39°. Diventa così a rischio la sua presenza sabato sera.
ROMA, 6 marzo 2003 - Totti non si allena, Totti resta a casa, Totti ha 39 di febbre, Totti non giocherà il derby. Come un tam-tam disperato, da Trigoria arriva la notizia che nessun tifoso giallorosso vorrebbe mai sentire, tanto meno prima di una stracittadina: il capitano giallorosso è stato colpito dal virus dell'influenza, la sua partecipazione all'anticipo contro al Lazio sabato sera all'Olimpico è in forte dubbio. Il virus in casa Roma gira da tempo, e ha
colpito negli ultimi giorni in successione Panucci, Pelizzoli, Bombardini e Candela, quest'ultimo non si è ancora ripreso. Se si aggiunge che Cassano non ci sarà perché la Disciplinare ha respinto il reclamo contro i due turni di squalifica, si capisce come per Capello l'avvicinamento al derby diventi davvero complicato.
Quanto e cosa significhi Francesco Totti per la squadra di Capello è persino banale dirlo. Usiamo le parole di Platini che parla della situazione in Champions League: "È un campione che ha lampi di genio, classe e inventiva... Mi stupisco quando non riesce a lasciare la sua impronta in una partita. Se Totti e la squadra giocano come a Valencia, la Roma può battere l' Arsenal. Ed a quel punto cambierebbe tutto".
Oppure quelle di un compagno di squadra, Walter Samuel, detto "The Wall": "Lui deve essere sempre in campo. Per noi è importante che ci sia sempre. Averlo in campo è un vantaggio, non solo contro la Lazio, ma sempre e anche quando non gioca al top, perché comunque attira le attenzioni degli avversari liberando altri compagni da marcature troppo strette".
I fatti, poi, convalidano questi giudizi, se è vero, come è vero, che il ritorno in campo del capitano ha significato la resurrezione della Roma in Champions League con l'impresa di Valencia e il ritorno alla vittoria in campionato contro l'Empoli. Il derby, a questo punto, oltre all'importanza della gara per le due tifoserie, è anche un'occasione per proseguire a raddrizzare una stagione storta. Ma Totti rischia di vederlo alla televisione.