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    Predefinito Boss scarcerato,rione in festa

    Boss scarcerato,compaesani festeggiano in processione
    Napoli: appena libera Concetta Formicola ha deposto manette d'oro sotto la statua della Madonna. Il dono è stato consegnato dopo una vera e propria processione, organizzata dal clan.
    di Raffaele Sardo

    SAN GIOVANNI A TEDUCCIO - Quel voto alla Madonna, Concetta Formicola lo aveva fatto poco prima di Pasqua, quando era ancora agli arresti domiciliari. Appena libera ha mantenuto la promessa: ha deposto delle manette d'oro nell'edicola votiva della Madonna, nel rione delle case popolari a Taverna di ferro. Lo ha fatto come lo fa un capo, circondato dai suoi affiliati e scegliendo simbolicamente il giorno della resurrezione di

    Cristo. Il "rito" è avvenuto con una vera e propria processione, organizzata da uomini di rispetto dei clan, per ringraziare la Madonna della scarcerazione di Concetta Formicola, la sorella dei boss Ciro, Gaetano e Bernardo (questi ultimi due ammazzati in agguati di camorra nel '95 e nel '96). Concetta Formicola fu arrestata per il possesso di due chili di droga e poi posta agli arresti domiciliari. Oramai col fratello Ciro cura direttamente gli affari dell'omonimo clan alla periferia di Napoli, dedito per lo più allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il Rione Taverna di ferro è il cuore del clan Formicola. Qui gli affiliati vennero cacciati dalle case popolari occupate abusivamente, con un’eclatante operazione di polizia nel marzo del 1978. Le case furono sgomberate e consegnate ai legittimi assegnatari, a cominciare da quella occupata dal capo clan Ciro Formicola. – “Sono sicuro che la Madonna non fa grazie ai boss” dice don Tonino Palmese, coordinatore campano dell'Associazione LIBERA che proprio in questi giorni sta girando la regione con la Carovana nazionale antimafia per promuovere una serie di iniziative sul tema della legalità. “Una 'processione' del genere non mi meraviglia affatto - spiega don Tonino – in un contesto di religiosità tribale. Questo rito rientra nella pratica degli ex voto dove fede e paganesimo spesso si confondono. Ma di certo qui siamo oltre: la Madonna non fa questo tipo di grazie ai boss”. L'uso della religione in chiave criminale viene da lontano. E' cominciato, in pratica, da quando i primi gruppi di camorristi hanno avuto una struttura organizzata. Da qui anche la necessità di condividere gli stessi valori per consolidare il clan. Si, perché spesso i vincoli familiari o di amicizia non bastano a far rispettare le regole. E' necessaria anche una "sacralità", utilizzata soprattutto in chiave esterna come una specie di codice morale.

    Nel 1820 la camorra napoletana fonda "La Bella Società Riformata", detta anche "Onorata Società". Una specie di società segreta sul modello delle sette carbonare che a Napoli erano molto di moda tra i nobili. Delle sette carbonare scimmiottarono per lo più i rituali. Tanto che il battesimo dell'iniziazione avvenne nella chiesa di santa Caterina a Formiello. Ma più recentemente è stato il capo della nuova Camorra organizzata, Raffaele Cutolo a far ritornare in auge il rituale dell'iniziazione camorristica assegnando all'elemento religioso in posto di rilievo. “Le cerimonie, i riti - spiega il boss Raffaele Cutolo - sono fondamentali nella malavita più che in qualsiasi altro sodalizio (.) ho dovuto usare tutte le armi per trasformare la malavita organizzata in Campania da fatto individuale, episodico, quasi folcloristico, in una macchina collettiva temuta e perfettamente funzionante. Non era mai accaduto prima. Non sono certo il tipo da credere al giuramento, per giunta col sangue, ai tatuaggi, al bacio schioccato sulla bocca dei cumparielli. Detesto simili pagliacciate. Ma con cinismo dovevo mostrare di credere in queste cose. Non potevo rinunciare alle armi della persuasione più efficaci per incidere sulla fantasia e sulle volontà dei più deboli, fino a trasformare anche l'uomo più esitante in un assassino brutale, irriducibile, deciso a rischiare la vita e l'ergastolo per una mia parola”.

    (29 APRILE 2003, ORE 18.45)

  2. #2
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    Avevo letto "Bossi scarcerato....", ed ero rimasto a bocca aperta. Poi ho letto bene il titolo e il racconto e non ho visto nulla di strano.

    Che paradosso

 

 

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