(...) È nostro dovere difendere l’avvenire dei nostri figli e nipoti evitando di bissare la fine di Bisanzio. Il nostro Paese si chiama Italia e non "terra di nessuno". L’Italia appartiene agli italiani e solo ad essi. Come la Polonia appartiene ai polacchi e solo ad essi (...) Il primo dei "diritti dell’uomo" è quello all’identità. Senza di essa non si è nessuno. Se il personale della cosiddetta "chiesa" attenta a questo diritto fondamentale si rende colpevole di genocidio, insieme a chi collabora a questo disegno.
Dai politici totalmente venduti ai senza-patria della finanza, che sono gli inventori della "globalizzazione", questo delitto di collaborazionismo col barbaro invasore ce lo potevamo aspettare. Dalla Chiesa cattolica, no!
(...) Occorre che di ciò la gerarchia cosiddetta cattolica, nel suo e nel nostro interesse se ne renda conto; perché molti segni premonitori ci dicono che la guerra di religione è dietro l’angolo (...)
Salvatore G. Verde, Voce del Sud