....sull'Istat


Secondo l’Istat, il nostro istituto centrale di statistica, i servizi delle banche hanno registrato, dal luglio del 2002 a quello del 2003 un aumento del 6,8 per cento. Questo aumento è fra le cause dell’anomalo aumento dei prezzi che si è registrato in Italia quest’anno e della impennata di questa estate. L’Abi, cioè l’associazione bancaria italiana replica che l’aumento dei servizi bancari questo semestre è solo lo 0,6 per cento. Moltiplicando
per due , per tenere conto del secondo semestre del 2002 , i servizi bancari, su base annua, sarebbero aumentati dello 1, 2 per cento. Fra la stima del 6,8 dell’Istat e quella dello 1, 2 desunta dai calcoli dell’Abi c’è un divario inspiegabile.
Ma per l’Abi la spiegazione esiste. Sta nel fatto che l’Istat ha mutato dal primo gennaio 2003 il “paniere” di banche e di servizi a cui fa riferimento per i suoi calcoli.
Le banche ora prese in considerazione hanno servizi più costosi, perché di qualità migliore. Sono istituti più moderni, in genere più veloci ed efficienti, con servizi su tutte le piazze, in tutte le valute.
Così viene fuori una cosa bizzarra. Confrontando i servizi delle banche entrate nel nuovo paniere con quelli delle banche contenute nel vecchio, il maggior prezzo è del 6,8 per cento in un anno, non perché ci sia un aumento di tale importo, ma perché gli operatori considerati sono cambiati. E’ come confrontare i prezzi attuali di un negozio del centro, con quelli di uno di periferia un anno fa.
Sin qui la polemica fra Istat ed Abi.

Ma c’è un’altra anomalia. L’Istat lega l’83 per cento del suo paniere ai conticorrenti. Il prezzo di questi servizi è fissato come percentuale sui tassi pagati ai correntisti e calcolati sulla base del
divario fra quelli pagati ai correntisti e quelli che gli istituti di credito pagano alla Banca centrale per procurarsi il denaro.
Ma gran parte dei costi di gestione dei conti correnti è fissa, e man mano che i tassi si riducono, la loro percentuale aumenta anche se essi sono invariati.
Così, con il sistema di calcolo dell’Istat, man mano che si riduce il tasso di interesse, il prezzo dei servizi bancari sale, anche se ciò non è vero.
Il nostro sistema bancario è certamente pieno di difetti e di inefficienze.
Ma l’Istat lavora assai peggio.

da il Foglio

ricordate Andreotti? cosa diceva sul "pensar male?

saluti