Compie 75 anni il celebre reporter eroe dei fumetti, Tintin e festeggia con 200 milioni di album venduti in tutto il mondo. A dare un volto al giornalista in pantaloni da golf, con un buffo ciuffetto di capelli, accompagnato immancabilmente dal cane Milou, fu il disegnatore belga Hergé che lo fece nascere sulle colonne del Petit Vingtieme, supplemento per i ragazzi del giornale cattolico Le Vingtieme Siecle.
Dalla sua prima apparizione, il 10 gennaio 1929, la popolarità di Tintin non si è mai oscurata, neppure quando il suo papà Hergé è stato al centro di polemiche per presunte simpatie filo-naziste. L'eroe dei fumetti, da quella prima striscia, in bianco e nero, che lo vedeva alle prese con "il paese dei soviet", è stato tradotto in più di sessanta lingue, tra cui il cinese. E' stato in Cina che Tintin ha dovuto fare i conti anche con la censura: l'album "Tintin in Tibet" alcuni anni fa ha provocato molte polemiche dopo che, senza alcun preavviso all'editore, il titolo è stato cambiato dai cinesi in "Tintin nel Tibet cinese".
"Tintin oggi è più vivo che mai", dice la vedova di Hergé, Fanny Rodwell, che amministra la Fondazione Hergé e la società incaricata di promuovere e proteggere l'opera del disegnatore belga. Tra gli esempi, l'adattamento delle avventure di Tintin al cinema da parte di Steven Spielberg e la costruzione di un museo Hergé a Lovanio, poco distante da Bruxelles, entro il 2007 in occasione del centenario della nascita del disegnatore il cui vero nome è Georges Remi.
In Belgio l'anniversario è stato festeggiato con il conio di una moneta in argento che raffigura Tintin e il cane Milou, mentre le poste metteranno in vendita da marzo una serie di francobolli sul tema Tintin e la luna. I quotidiani hanno dedicato diverse pagine al piccolo reporter e il giornale in lingua francese Le Soir è uscito con una testata eccezionalmente in rosso, con il ciuffetto di Tintin che sbuca dalla lettera 'o'.
Gli album del reporter venduti soltanto in Belgio sono stati finora più di 25 milioni e ci sono collezionisti disposti a spendere cifre molto alte pur di aggiudicarsi i numeri mancanti. Tra quelli di maggior successo, "Titin in America" seguito da "Tintin in Congo". Ma gli appassionati attendono ora l'uscita del 24/mo album di Hergé, quello che il disegnatore preparava quando è stato colpito dalla malattia che lo avrebbe condotto alla morte. Pubblicato già sotto una forma molto diversa, cioè come libro, nel 1986, "Tintin e l'Alph-Art" torna oggi con una diffusione in 500 mila copie. La storia si ferma alla pagina 42 proprio così come l'ha lasciata Hergé, e farà sicuramente la gioia soprattutto dei tanti collezionisti.