In origine postato da Wandervogel
quello che ha scritto Bonanno Conti mi sembra un'ottima base di partenza su cui lavorare.
Certo la soluzione "federativa" potrebbe essere un espediente per salvare "capra e cavoli". Ma credo che sarebbe necessario uno slancio più coraggioso.
Anche perchè scendendo sul terreno pratico si aprirebbero alcuni nodi:
- la presenza sul territorio: la necessità di una presenza fisica in tantissime realtà dove questa manca, è inderogabile. Come si aprono le sedi? come singoli movimenti? ogni movimento cercherà di aprirsi la propria?
- il coordinamento a livello locale: come si gestisce? ogni movimento ha un proprio responsabile? eppoi c'è un ulteriore responsabile a livello federativo? capite bene che si rischia di metter su una struttura elefantiaca che sfocerebbe nell'immobilismo più assoluto e sarebbe sicuramente alimentatrice di deleterie concorrenze interne.
Non dico dall'oggi al domani, è certamento necessario un periodo di metabolizzazione, ma resto sempre convinto che l'unica soluzione accettabile è il movimento unitario.
Dove non c'è neanche UNA sede, se ne apre sempicemente una dove tutti i militanti di tutti i movimenti possono coabitare.
Non è un caso, infatti, che screzi nascano QUASI unicamente dove più movimenti hanno un buon radicamento.
Per cui, in quest'ultimo caso: a Padova c'è la sede di Fiamma, di Gioventù Nazionale e di FN. Le prime due sono praticamente la stessa cosa, quindi teniamo conto che ci sono 2 movimenti: tutte e tre le sedi assumono il nome di Alternativa Sociale, e lì dentro si farà politica SOLO e SOLAMENTE come Alternativa Sociale. Si andrà in piazza come Alternativa Sociale. Non credo sia un problema. Forza Nuova, Fiamma Tricolore, etc.. etc... prenderanno il ruolo di "forze" o "componenti" interne, che si misureranno e si confronteranno su temi politici per decidere una linea unitaria.
Qualcuno sicuramente dirà che un soggetto del genere assomiglierebbe troppo al vecchi M.S.I. (con le sue correnti) - Ettore Muti è uno dei primi, che dice che ne farebbe volentieri a meno -, ma al di là della somiglianza, reputo che le correnti interne siano inevitabili. Il mondo neofascista soffre da sempre di questo problema (ma è un problema, alla fine? Perchè, a mio avviso, le correnti hano anche l'indubbio merito di stimolare il dibattito politico, di incidere su una linea del capo di turno, che potrebbe diventare impopolare, anche all'interno dello stesso movimento).