Risultati da 1 a 5 di 5

Discussione: 'In hoc signo vinces'

  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito 'In hoc signo vinces'

    Dal sito http://www.antikitera.net/

    Il meteorite di Costantino
    25 Luglio 2003

    http://www.antikitera.net/news.asp?numnews=194

    IL METEORITE non è soltanto un corpo solido proveniente dal cosmo. E' anche un bel giocattolo per storici e per archeologi dilettanti. Misteriosi morti di grandi civiltà? Popoli leggendari spariti nel nulla? Evanescenti ricordi di remote catastrofi? I meteoriti spiegano tutto, purché ce l'immaginiamo giganteschi e devastanti. Il fatto che regolarmente i geologi non riscontrino alcuna traccia di simili eventi, non ha nessuna importanza: c'è sempre un editore disponibile a pubblicare un libro assurdo e un conduttore televisivo che ritiene divertente e istruttivo mandare in onda un dibattito tra ciarlatani e studiosi rispettabili.
    Il discorso si fa più serio se a parlare dell'impatto dei meteoriti sulla storia sono gli scienziati. Un'équipe di geologi ha analizzato le tracce di un meteorite caduto sulle pendici del Sirente, in Abruzzo, dalle quali emergerebbe la possibilità che l'evento si sia verificato nel 312 d.C. Il 312 non è un anno qualsiasi, ma una cifra epocale, una di quelle date che un tempo giustificavano una bocciatura, come il 1492 o il 1789. Nel 312 (per l'esattezza il 28 di ottobre) si svolse nei pressi di Ponte Milvio la battaglia decisiva tra Costantino e il suo rivale Massenzio. Già i contemporanei interpretarono questo evento come un "giudizio di Dio": Costantino aveva combattuto nel nome di Cristo, Massenzio nel nome degli dei pagani. Il risultato della battaglia aveva quindi espresso un responso celeste: di fronte al dio dei cristiani, le vecchie divinità si erano rivelate demoni impotenti, idoli decrepiti. Massenzio, infatti, era annegato nel fiume con gran parte dei suoi soldati.
    Alcuni anni dopo, Costantino raccontò al suo biografo Eusebio le ore che avevano preceduto la battaglia. Nel pomeriggio antecedente, Costantino e i suoi soldati avevano visto in cielo il segno luminoso della croce, con le parole in hoc signo vinces , (vi ncerai con questo segno). La notte, Costantino aveva sognato il Cristo, che gli aveva ordinato di adottare la croce come emblema del suo esercito.
    Questo racconto ha sempre avuto un posto di rilievo nella cosiddetta "questione costantiniana". Alcuni hanno ritenuto che esso fosse l'imbroglio di un politico spregiudicato, determinato a usare la giovane religione cristiana come strumento di potere e a diffondere un'immagine provvidenziale della propria vicenda. Altri vi hanno invece visto l'espressione di una sensibilità acuta, impegnata da un sincero tormento religioso.
    Cambia qualcosa, in questo dibattito, se riteniamo che il meteorite del Sirente sia effettivamente caduto nel pomeriggio del 27 ottobre del 312 e che esso sia quindi da identificarsi con il segno celeste osservato da Costantino e dai suoi soldati? Chi ama le esagerazioni potrebbe concepire titoli come "Il cristianesimo salvato da un meteorite", e disquisire sugli incommensurabili effetti del caso: se Costantino non avesse visto il meteorite non sarebbe diventato cristiano, mentre la Chiesa cattolica non esisterebbe o sarebbe una conventicola marginale. Chi ama il genere geologico-esoterico potrebbe divagare sul rapporto tra meteoriti e religioni: il meteorite del Sirente, che fece trionfare il cristianesimo, paragonabile alla pietra nera dell'Islam. Chi infine ritiene che la verità dei miracoli sia documentabile, potrebbe trovare nel cratere del Sirente l'ennesima certezza.
    Ma dal punto di vista strettamente storico, il discorso è più sottile. L'ipotesi sul rapporto tra il meteorite del 312 e la battaglia di Ponte Milvio appare interessante soprattutto se riflettiamo sul nesso tra la visione del segno celeste e il sogno dell'imperatore. Soldati che avessero effettivamente visto la caduta di quel meteorite, restandone impressionati, sarebbero stati molto disponili, il giorno dopo, a credere al sogno di Costantino. Per gli antichi, il sogno era una specie di oracolo privato: la connessione tra la visione collettiva dell'apparizione celeste e il sogno del comandante sarebbe quindi apparsa ai soldati come un'assoluta garanzia di vittoria. Forse, al contrario, i soldati di Massenzio interpretarono il meteorite come un segno nefasto. Questi opposti stati d'animo avrebbero quindi effettivamente condizionato la battaglia e il suo esito.

    Fonte: ilmessaggero.caltanet.it
    del 27 giugno 2003


    Raffaello e Giulio Romano, Visione della Croce di Costantino (dal sito http://www.virtualmuseum.ca/)

  2. #2
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    10 Jul 2002
    Messaggi
    10,207
     Likes dati
    0
     Like avuti
    9
    Mentioned
    5 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    IN HOC SIGNO BIBES

    La prima ricerca lo aveva collegato all'impatto di un meteorite
    Il cratere in Abruzzo è nato come abbeveratoio

    Studiosi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
    smentiscono la scoperta rivendicata da loro colleghi abruzzesi

    Era stato presentato come il primo cratere d'impatto scoperto in Italia: una depressione circolare di circa 140 metri di diametro nel Parco del Sirente-Velino, a Sud dell'Aquila. E i ricercatori italiani e stranieri che avevano dato l'annuncio della scoperta sulla prestigiosa rivista internazionale Meteoritics and Planetary Science (novembre 2002), ritenevano anche di avere stabilito l'epoca in cui un piccolissimo corpo celeste era precipitato scavando quella buca: il IV secolo dopo Cristo, all'epoca dell'imperatore Costantino.

    LA SMENTITA - Ora la doccia fredda. Altri ricercatori smentiscono i primi con un articolo pubblicato sulla stessa rivista scientifica (numero di aprile 2004), e affermano che quella depressione, e altre simili nella zona, sono semplicemente antichi abbeveratoi per pecore.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/S.../cratere.shtml

  3. #3
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da pcosta
    IN HOC SIGNO BIBES

    La prima ricerca lo aveva collegato all'impatto di un meteorite
    Il cratere in Abruzzo è nato come abbeveratoio

    Studiosi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
    smentiscono la scoperta rivendicata da loro colleghi abruzzesi

    Era stato presentato come il primo cratere d'impatto scoperto in Italia: una depressione circolare di circa 140 metri di diametro nel Parco del Sirente-Velino, a Sud dell'Aquila. E i ricercatori italiani e stranieri che avevano dato l'annuncio della scoperta sulla prestigiosa rivista internazionale Meteoritics and Planetary Science (novembre 2002), ritenevano anche di avere stabilito l'epoca in cui un piccolissimo corpo celeste era precipitato scavando quella buca: il IV secolo dopo Cristo, all'epoca dell'imperatore Costantino.

    LA SMENTITA - Ora la doccia fredda. Altri ricercatori smentiscono i primi con un articolo pubblicato sulla stessa rivista scientifica (numero di aprile 2004), e affermano che quella depressione, e altre simili nella zona, sono semplicemente antichi abbeveratoi per pecore.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/S.../cratere.shtml
    Lo C.S.I.C.S.C.I.O.P. (Comitato Silviesco per le Indagini e il Controllo Scrupoloso e Costante delle Incredibili Osservazioni Pcostiane) conferma.

    A quanto ne so, però, siamo ancora nel campo dell’’ipotesi. Autorevole finché si vuole, ma pur sempre un’ipotesi. E, per di più, assai poco affascinante.

  4. #4
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    10 Jul 2002
    Messaggi
    10,207
     Likes dati
    0
     Like avuti
    9
    Mentioned
    5 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Il segno che vide Costantino

    A questo punto - direbbe Marzullo - la domanda sorge spontanea: ma qual'era il segno visto da Costantino? una croce, una scia di fuoco nel cielo che si è spenta nel Silente o che altro?
    L'unico testimone della visione è naturalmente Costantino che la riferì al suo esercito prima della battaglia e che viene riportata con qualche differenza sia dal suo biografo Eusebio che dallo storico Lattanzio, suo contemporaneo, nel De mortibus persecutorum.
    Dice appunto Eusebio nella Vita Constantini:
    "Costantino disse che verso la metà del giorno, quando il sole cominciò a declinare vide con i propri occhi in cielo, più in alto del sole, il trofeo di una croce di luce sulla quale erano tracciate le parole 'In hoc signo vinces'. Fu pervaso da grande stupore e insieme a lui tutto il suo esercito".
    Va ricordato però che Eusebio non accennò assolutamente nella sua opera del 325, l’Historia Ecclesiae, alla visione dell’imperatore, ma lo fece solo nel 337 in Vita Constantini, cioè 25 anni dopo l’avvenimento e, soprattutto, dopo la morte dell’Imperatore.
    Invece, secondo Lattanzio - che scriveva il De mortibus Persecutorum nel 316 , Costantino disse di aver visto in sogno (ehm... non è che il meteorite ci azzecchi più di tanto se si trattava solo di un sogno) sul Disco Solare nei giorni precedenti la battaglia del 28 Ottobre 312 a Ponte Milvio contro Massenzio il segno XP (sono le iniziali di Cristo in greco, non è che lo aveva pagato Bill Gates per fare la pubblicità a Windows) con la scritta greca "touto nika" ( in latino "in hoc signo vinces";in italiano "con questo segno vincerai").
    Pare però che fosse abbastanza comune tra i generali, per incoraggiare i propri eserciti, il ricorso all'espediente del sogno divinatorio come manifestazione della volontà divina, nonostante Cicerone tre secoli e mezzo prima ne avesse mostrata tutta la fallacia superstiziosa nel "De Divinatione"; e già tre anni prima Costantino - in vista di un'altra battaglia - aveva detto di avere avuto in sogno l'apparizione di Apollo, Dio del Sole Invitto; e il suo "concorrente" Licinio diffuse la notizia che un angelo gli aveva dettato la preghiera da far recitare ai suoi soldati prima della battaglia di Adrianopoli del 13 Giugno 313 che gli dette la vittoria contro l' Augusto Massimino Daia e l'ingresso trionfale nella capitale orientale Nicomedia.

    Il segno di Costantino sopravvive ancor oggi nella croce dell'Ordine Costantiniano, che fa capo agli eredi della dinastia Borbonica del Regno delle Due Sicilie.

    E' una Croce Greca Fiorente di un intenso color cremisi a cui é sovrapposto il monogramma XP in oro. Alla fine di ogni braccio della croce vi é una delle lettere, I,H,S,V, che rappresentano il motto "In Hoc Signo Vinces." o.
    Il fondatore leggendario dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio é Isacco II Angelo Comneno, imperatore romano dell'oriente (bizantino) del dodicesimo secolo.
    Nel 1698, l'ultimo Pretendente dei Comneni lo ha ceduto a Francesco Farnese, Duca di Parma, Piacenza e Castro. Il Papa Innocenzo XII ha confermato questa cessione con la sua bolla Sincerae Fide, emanata il 24 ottobre 1699.
    Nel 1731, l'Ordine è passato per diritto dinastico al principe Carlo di Borbone, figlio del re Fillipo V di Spagna e della sua seconda moglie, Elisabetta Farnese, poi divenuto re di Napoli e di Sicilia.

  5. #5
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da pcosta
    Invece, secondo Lattanzio - che scriveva il De mortibus Persecutorum nel 316 , Costantino disse di aver visto in sogno (ehm... non è che il meteorite ci azzecchi più di tanto se si trattava solo di un sogno)...
    In effetti no, ma leggi com’è più suggestiva la storia raccontata così…



    Sono ormai 1600 anni che nell' Appennino centrale circola una leggenda. Narra di una catastrofe che convertì i pagani al Cristianesimo. Era in pieno svolgimento la Sicinnide, una danza rituale in onore della dea Sìcina, quando una stella iniziò a brillare più delle altre nel cielo fino a emettere un bagliore accecante. La sua luce finì per oscurare il Sole, un improvviso boato scosse la montagna, il terreno sprofondò e una vampa di fuoco arse i volti dei presenti. Il bosco inaridì e la valle restò cupa per un lungo periodo di tempo. Quando l' azzurro ritornò nel cielo, la montagna si fece dorata ai primi raggi del nuovo Sole. La prima conseguenza di questo inspiegabile (allora) fenomeno celeste fu la conversione al Cristianesimo dell' imperatore Costantino e del suo esercito, prima della decisiva battaglia di Ponte Milvio (312 d.C.).

    Dalla leggenda alla realtà: oggi sappiamo che questi fatti sono realmente accaduti, grazie a un gruppo di ricerca che ha analizzato le tracce di un impatto meteoritico risalente al 300-400 dopo Cristo circa (ancora non si parlava di abbeveratoio per pecore...). Il test al radiocarbonio ha permesso di datare l' evento dell' impatto fra il IV e il secolo, e la scoperta ha trovato posto sulle pagine dell' autorevole rivista Meteoritics Planetary Science (vol. 37, novembre 2002).

    I ricercatori sono persino riusciti a ricostruire la sequenza di eventi al momento della catastrofe, e la realtà storica ha una stupefacente somiglianza con quella che tutti consideravano leggenda.
    Lo scenario apocalittico è quello di una "stella cadente" che si trasforma in una palla di fuoco in atmosfera emettendo un enorme boato. Frammentandosi in aria, il meteorite espelle alcuni frammenti che vanno a formare il campo di crateri minori e il suo corpo principale si schianta al suolo. L' onda d' urto dell' esplosione in aria si somma a quella dell' impatto a terra generando un forte terremoto. Il calore e lo spostamento d' aria annientano in breve tempo ogni forma di vita vegetale e animale nel raggio di alcuni chilometri. Il cielo si infuoca per lasciare lentamente posto a un' alta colonna di fumo, polvere e detriti che oscurano la zona dopo l'impatto. Un vento caldo raggiunge le valli circostanti. Quando i raggi del Sole colpiscono i granelli di polvere rimasti sospesi in atmosfera, il cielo e l'aria sembrano proprio dorati. [...] (Fonte: Newton - 01 agosto 2003)



    Dunque, Costantino avrebbe visto la scia lasciata dal meteorite. Improbabile, d'accordo, ma “tecnicamente” possibile, dal momento che tra il Sirente e Ponte Milvio ci sono solo un’ottantina di chilometri.

 

 

Discussioni Simili

  1. Lega blocca il signo B. sulle intercettazioni
    Di whiplash81 nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 192
    Ultimo Messaggio: 10-06-08, 15:24
  2. In Hoc Signo Vinces
    Di Bardamu (POL) nel forum Destra Radicale
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 07-02-08, 20:50
  3. In Hoc Signo Vinces?
    Di Thomas Aquinas nel forum Cattolici
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 29-03-05, 20:34

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito