Rutelli ammette «Elezioni pari» di CARLO SALA
Appello al Professore: torna alla Camera per farci vincere
MILANO - Francesco Rutelli era partito come suo successore designato, mentre lui, Romano Prodi, si limitava a conferirgli il proprio sigillo con un videomessaggio dalla Cina alla kermesse ulivista del Palavobis milanese. Ieri, quasi 4 anni dopo quell'ottobre 2000, il mancato premier ulivista s'è ritrovato a riciclare il Professore esiliato in Europa dal premier Massimo D'Alema. «Romano candidati. Sei tu che devi guidare questo processo federativo. E poi in questo scorcio di legislatura il Parlamento avrà un ruolo centrale». Accanto a Rutelli come nel 2000, Piero Fassino a sua volta ha ricordato al Professore che «ci sono parecchi collegi disponibili». Innanzittutto quelli vinti da deputati ulivisti passati ora a Strasburgo: quello emiliano di Pierluigi Bersani, i 2 toscani di Lapo Pistelli e Marco Rizzo e, in una sorta di contrappasso del '98-'99, quello di Massimo D'Alema in Puglia. Ma il discorso sul collegio migliore non è stato neanche avviato. Invocato come l'unico giardiniere di un'aiuola con Quercia e Margherita, Prodi ha risposto «Sì certo, ma si vive una voltasola». «Noi abbiamo scelto proprio di fare questa vita» l'ha incalzato Fassino, ma neanche le analisi di Rutelli sulla necessità di attrarre elettori astensionisti o polisti a un voto che vedrà «almeno l'80%» di partecipanti hanno convinto il Professore a sciogliere le riserve. Svezzato dai precedenti, ha voluto vedere chi e quanti sono con lui. E rilanciando l'idea di un'assemblea costituente dell'Ulivo ha stanato la tiepidezza dello stesso Fassino, preoccupato per il congresso Ds in autunno, di D'Alema («Assemblea è una parola impegnativa, facciamo attenzione») e pure di Rutelli. Scoperto a cose fatte che il listone europeo l'aveva tramutata in portatrice d'acqua dei Ds, la Margherita d'altronde era stata chiara, ieri, nel dire sì alla federazione ulivista, e no al partito unico, a patto però di non svendersi. Salvato così un ruolo da dirigente - l'ok della direzione a federarsi dovrà avere la ratifica dell'assemblea della Margherita - Rutelli ha potuto presentare la parità Ulivo-Polo alle Europee e gli «straordinari risultati» dell'Ulivo alle amministrative come la base per portare la Margherita da «uno zoccolo nazionale intorno al 10%» a «risultati del 10- 15% in media».
tratto da libero