Intervista a Elena Donazzan

[Gianmario]

Fonte: DestraSociale.org

- Negli ultimi anni assistiamo ad una ricoperta, da parte dei consumatori più attenti, dei sapori e dei prodotti tradizionali, questo comporta anche la necessità di nuove scelte nell’impostare le politiche agro-alimentari?
“Certamente sì. Da tempo, infatti, sia personalmente che con i colleghi di Alleanza Nazionale, ci battiamo in Consiglio regionale in difesa delle produzioni tipiche e delle specificità venete che costituiscono una risorsa fondamentale per l’economia della nostra Regione, senza cedere ai ricatti commerciali o alle tentazioni di produzioni di massa a bassa qualità e scarsa sicurezza alimentare”.

- Allude al problema degli OGM?
“Tutti sanno quale sia la pressione delle multinazionali che controllano i mercati (dalle semenze ai prodotti alimentari di massa) affinché si realizzino coltivazioni globalizzate con standard di qualità minimi ma livelli di produzione più alti. Per questo stanno diffondendo in tutto il mondo sementi e prodotti agricoli derivati da organismi geneticamente modificati (OGM). Noi , invece, siamo per la difesa delle coltivazioni tradizionali, anche se di nicchia, ma con standard di qualità elevati e procedure di coltivazione e produzione certificate. Il Veneto è un terra baciata da Dio per quanto riguarda i prodotti agro-alimentari di grande qualità (basti pensare ai vini, ai formaggi, ad alcune coltivazioni tipiche quali il radicchio rosso o l’asparago bianco); abbandonare le nostre tradizioni per inseguire il mercato globale sarebbe un’autentica bestemmia”.

- Su questi temi si è dibattuto anche al recente Forum dell’agro-alimentare che si è tenuto a Vicenza alla presenza del Ministro per le Politiche Agrarie Gianni Alemanno?
“Al Ministro Alemanno è unanimemente riconosciuto di aver impresso una svolta determinante nelle politiche nazionali, volta proprio alla valorizzazione delle specificità locali e dei prodotti tipici del nostro Paese: un patrimonio di qualità, fantasia, buongusto che tutto il mondo ci invidia. Alemanno è anche considerato, a livello europeo, il più strenuo avversario degli OGM, la sua presenza a Vicenza è stata quindi anche un riconoscimento all’impegno preso, grazie ad un progetto di Legge di Alleanza Nazionale, a fare sì che il Veneto diventi Regione “OGM free”. Ma non basta. Da Vicenza sono partiti anche spunti per nuove iniziative di riscoperta dei sapori e dei prodotti “di una volta” che, negli ultimi decenni, sono stati penalizzati da certe mode o da una cattiva informazione”.

- Per esempio?
“Per esempio il burro. Uno dei prodotti più genuini della tradizione lattiero casearia che, proprio in provincia di Vicenza, ha radici antichissime. Il burro è da tempo “sotto processo” perché considerato dannoso alla dieta o, peggio ancora, agli equilibri dell’organismo. Questo “processo” abbiamo ora intenzione di celebrarlo veramente, in pubblico, e con la massima attenzione da parte dei media. Sarà un processo in cui noi ci eleveremo a strenui difensori di questo ottimo prodotto”.

- E quale sarà l’esito del “processo al burro”?
“Non ho dubbi sulla sua assoluzione con formula piena. Il burro di qualità, prodotto con il latte delle nostre mucche, alimentate sui verdi pascoli del Veneto, è un prodotto alimentare eccezionale per gusto, qualità e apporto nutrizionale. Vogliamo che venga riscoperto e utilizzato maggiormente non solo nella ristorazione – per esempio in alcuni piatti tipici dove spesso è stato sostituito dall’olio, con risultati assai differenti in termini di gusto – ma anche in famiglia… anche dai bambini e nelle mense scolastiche…”

- Ma come? Già ci lamentiamo che i bambini italiani sono spesso obesi e lei vorrebbe far loro mangiare il burro?
“Troppi bambini sono obesi proprio perché mangiano male, perché cercano di sopire l’appetito con merendine commerciali che normalmente non apportano alcun contributo nutrizionale serio, ma appagano solo la gola. Succede così che i bambini che, magari al pomeriggio, dopo aver studiato, giocato e bruciato energie sentono appetito, si “abbuffano” letteralmente di merendine commerciali e – questo sì – ha un effetto devastante sulla loro salute e sul loro fisico. Una bella fetta di pane casereccio con spalmato un po’ di burro genuino e una spolverata di zucchero… Ecco, questo mangiavano i nostri nonni da piccoli e questo fa sicuramente meglio perché apporta un giusto quantitativo di proteine, carboidrati, grassi e zuccheri oltre al calcio di cui è ricco il burro e di cui i bambini necessitano enormemente”.

- Pane, burro e zucchero… questa sarebbe la sua ricetta per salvare allevatori, produttori di latte e, più in generale, l’agricoltura del Veneto?
“La vera “ricetta” è comprendere che bisogna cambiare rotta. Tornare alla qualità. Riscoprire la tradizione. E questa è anche la nostra politica, che si contrappone a quella che, per anni, ha privilegiato la quantità, la tecnologia, lo sradicamento di culture autoctone per introdurne altre a “maggiore redditività”. Ma se vogliamo che il comparto agro-alimentare (quello Veneto nello specifico) torni ad offrirci i “buoni prodotti di una volta” con le garanzie di qualità che oggi tutti esigiamo, bisogna far sì che il pubblico dei consumatori sia ben informato e che la richiesta di questi prodotti tradizionali cresca. Non sia più solo il “vezzo” di qualche gastronomo o di alcuni buongustai, ma diventi una reale e condivisa riscoperta di sapori e stili di vita più sani”.

- Avete intenzione quindi di promuovere una vera e propria campagna di informazione per la riscoperta del burro?
“Certamente, e per questo ci avvarremo di un testimonial conosciuto e amato anche dai giovani: Larenzo Bastianello che, dopo essere stato concorrente del “Grande Fratello” a cuoco televisivo. è oggi uno chef affermato. Sarà lui a far riscoprire ai ragazzi e alle massaie, ai cuochi e ai gastronomi il valore, il sapore e la qualità indiscutibile del burro veneto”.

[krentak the Arising!]

Molto apprezzabile questa intervista in cui si esprime anche una ragionevole presa di posizione rispetto agli OGM.

[benelos]

In origine postato da krentak
Molto apprezzabile questa intervista in cui si esprime anche una ragionevole presa di posizione rispetto agli OGM.

Elene è Elena...