venerdì ...

[dark side]

.... succede una cosa molto importante in quel di bagdad! Che so' una giornalista italiana liberata ed un valoroso funzionario dello stato ucciso dai nostri alleati USA in circostanze da chiarire.... l'italia passa dalla gioia al dolore nel giro di pochi minuti ... si stringe unanime intorno alla salma di una persona di grande valore (non solo simbolico) ... ecc. ecc.

Oggi è mercoledì e nessuno dei frequentatori del forum ha trovato nulla da dire ... io ho atteso di vedere se si muoveva qualcosa .... ma nulla!!!

In passato lamentavo il fatto che per molti il mondo di discussione del forum terminasse sulla salita di Pagana.

Mi verrebbe da dire che a questo punto: ben venga il tunnel ... almeno abbiamo uno sbocco in più sul mondo.

ciao

[ataturk]

Forse nessuno ne ha parlato, volutamente, perchè non c'è nulla da dire, se non il cordoglio verso il povero Calipari. Abbiamo dato, parlo come popolo italiano, l'ennesimo esempio di superficialità e pressapochismo. Quello che è accaduto, con le polemiche che ne sono seguite, è un fatto indegno di un paese che si reputa civile. Le accuse del Manifesto e del Sig. Scolari, offendono la memoria di un bravo servitore dello stato morto in una maniera assurda e che non credo purtroppo oterrà mai giustizia. Gli Americani, aldilà delle dichiarazioni ufficiali, dubito fortemente che chiariranno questo episodio, che si archivierà tra i tanti incidenti del cosiddetto "fuoco amico".
E a noi italiani non resterà che accapigliarci, ancora per qualche settimana, in inutili e sterili polemiche.
Resta la tristezza di aver perso un Italiano con la I maiuscola, contornato da tanti altri italiani con la i rigorosamente minuscola.
Saluti.

[Penelope (POL)]

oltre alle cose dette da ata che condivido....aggiungo BASTA CON I RISCATTI!

[Penelope (POL)]

CALIPARI, SCATTA LA SOLIDARIETÀ DEI LETTORI DI LIBERO E NON SI DIA PIÙ UN EURO PER RIAVERE GLI OSTAGGI INGRATI di VITTORIO FELTRI

Oggi si discute soprattutto di una cosa. È giusto o sbagliato pagare i terroristi per ottenere la liberazione degli ostaggi? È giusto o sbagliato abbassarsi a trattare coi banditi? C'è chi ricorda tempi lontani ma non troppo.

Quando fu rapito Moro, tremebondo presidente della Dc, pronto a rinnegare i suoi amici di partito dicendo di loro tutto il male possibile, nacque il Partito della fer mezza. Predicava l'inammissibilità di ogni "baratto" con i brigatisti.

Solo Craxi propendeva per il dialogo coi comunisti armati, e perse.

Moro fu assassinato e una quota della base rossa esultò. Sono trascorsi quasi trent'anni e il quesito si ripropone.
Il Partito della fermezza non c'è più.
Ma il problema esiste come allora: per i tre compagni di Quattrocchi («vi faccio vedere io come muore un italiano») fu pagato un riscatto, e i ragazzi tornarono.
Per il povero Baldoni non ci fu negoziato.
Lo ammazzarono subito.

Per le due Vispe Terese (Simone) fu versata una bella cifretta. E per la Sgrena, una cifrona.

Giusto o sbagliato? Accettare compromessi coi criminali significa incentivarne le attività. Rendere remunerativo un reato significa incoraggiarne la ripetizione.
Dunque sul piano razionale sarebbe meglio ignorare.
D'altronde, in Italia è in vigore una legge secondo la quale, in caso di sequestro di persona, scatta addirittura il blocco dei beni dei familiari che si trovano pertanto nell'impossibilità (teoricamente, poi in pratica una via si trova sempre) di aiutare il proprio congiunto.

Ma dal punto di vista umano come si fa a essere così cinici da dire: vi hanno rapito un parente? Arrangiatevi. Insomma, in certe situazioni occorre calarsi prima di emettere "sentenze". Sta di fatto che gli americani in alcune circostanze non hanno trattato, e i loro ostaggi sono stati decapitati.

I francesi neppure hanno trattato e nemmeno gli inglesi. Altre mentalità. Altra forza rispetto a noi. Anche l'Italia ufficialmente non ammette di aver sborsato.
Ci mancherebbe.
Lo Stato in sé non è abilitato ad affrontare mercanteggiamenti con i delinquenti, ed è normale che i suoi rappresentanti neghino di aver fatto strappi alla regola.

da Libero di oggi

[ataturk]

Bisognerebbe spiegare ai parenti delle persone sequestrate ed uccise dalla malavita, alle quali fu stato imposto il blocco dei beni per non far pagare il riscatto, come mai lo stato oggi paga di tasca sua cifre miliardari. Che fine ha fatto la politica della fermezza? Queste persone vanno in Irak conoscendo la situazione, quindi lo fanno a loro rischio e pericolo. Sono giusti gli appelli, le manifestazioni e quant'altro, ma scendere a patti con i sequestratori fornendogli poi le risorse per armarsi e continuare ad uccidere, è giusto? E poi un'ultima considerazione; se al posto del povero Calipari fosse morta la Sgrena, cosa sarebbe accaduto in Italia?
Saluti

[Spirit]

Non mi espongo a caldo perchè rischierei di dire cose oggettivamente sgradevoli in questo momento. Ma mi riservo in futuro di ritornare sull'argomento.

[BITRE]

Originally posted by ZENA
Non mi espongo a caldo perchè rischierei di dire cose oggettivamente sgradevoli in questo momento. Ma mi riservo in futuro di ritornare sull'argomento.

come sopra

[pessimista]

ascolto alla radio:
Il wall street journal ha scritto:
Quanti attentati, quanti rapimenti o quanti atti comunque di terrorismo andranno a sovvenzionare i soldi pagati dal governo italiano per liberare la SGREVA?
Mi sembra la riflessione più giusta al di la ddela morte del povero CALIPARI.
Però portare la SGREVA all'aereoporto di Bagdad di notte con un sola TOYOTA COROLLA.... Mah!

[Ermione]

Originally posted by BITRE
come sopra

è vero probabilmente andranno a sovvenzionare atti brutali o la compravendita di armi terribili con cui i terroristi si scaglieranno sull'occidente ( speriamo non succeda)......ma va anche detto che se non il riscatto non fosse stato pagato la Sgrena sarebbe morta e ora saremmo qui a polemizzare sul fatto che il governo avrebbe potuto fare di + ecc..........

Purtroppo i rapimenti, trattandosi di vite umane,sono sempre situazioni delicate ed estremamente coplesse da gestire,dei negoziati che sono stati fatti per la Sgrena ,in effetti sappiamo poco o quasi nulla ,ed è difficile giudicare a posteriori se è stata orperata la scelta giusta oppure no.

Mi piace cmq pensare che il tutto si sia svolto in assoluta buona fede da parte di chi si è assunto la responsabilità di decidere cosa fare