L’associazione statunitense Freedom House, fondata nel 1945 da Eleonor Roosveld, che nel corso degli anni ha acquistato enorme autorevolezza, dedica una “giornata della libera stampa” (30 Aprile 05) con un elenco mondiale della libera circolazione di idee,. Bene apprendo che l’Italia viene internazionalmente considerata a “libertà limitata….”
A stabilirlo, collocandoci dopo Bolivia e Bulgaria e appena prima della Mongolia, non è certo entusiasmante. Certo prima vengono i Paesi definiti non liberi, la Russia post sovietica, Cuba, Cina, ecc…
Molto probabilmente gran parte dei motivi per cui siamo finiti in compagnia di Bolivia e Mongolia in fatto di libertà di stampa, Freedom House li ha rintracciati in questa anomalia profonda e nei suoi corollari pratici, come il 42 per cento delle presenze televisive di berlusconi rispetto al totale di tutti gli altri politici (dato dell’ osservatorio di Pavia) o le cacciate di tanti professionisti sgraditi, o ancora, le leggi che hanno di fatto rafforzato il suo potere sui media.
Non occorre essere in un regime dittatoriale per vedere limitata la libertà di stampa, l’instaurarsi nei fatti di imperi dai contorni monopolistici, lo spegnersi di voci difformi e alternative sono segnali che devono profondamente preoccupare…..Freedom House li ha colti in pieno per noi….