Fiamma

[Cuore Nero]

In origine postato da H-H-H
giusto camerata, c'è bisogno di un partito con le capacità di far cadere un governo, come ha fatto rifondazione uscendo dal governo dopo le elezioni del '96, e nel 2001 quando ha deciso di presentarsi da sola facendo perdere le elezioni all'ulivo.

Che senso ha rimanere ininfluenti a vita?

anch'io fino a un po di tempo fa ero per l'opposizione totale, ma cosi si rischia di estinguersi, altro che 1%..
se si vuole incidere anche minimamente per limitare i danni che questo sistema marcio sta recando alla nostra patria dobbiamo metterci in gioco...dobbiamo racimolare consensi e ricattare i governi...
non si puo stare tutta la vita all'opposizione aspettando che arriva il nuovo Duce e la rivoluzione...
ci vuole realismo...e sopratutto voglia di fare politica senza rinnegare...

purtroppo l'area è ancora pervasa dal duropurismo secondo il quale anche una minima alleanza con altre forze che non la pensano come noi è un onta..

[Ribelle]

In origine postato da Avanguardista
la necessità è ritagliarsi uno spazio simile a quello di rifondazione a sinistra...

Hai ragione, il problema è che Rifondazione prende ancora il 5-6% nazionale dei voti, la Fiamma Tricolore lo 0,5%.......se prima non viene ritrovato un minimo di consenso popolare, non vai da nessuna parte.

[Ribelle]

In origine postato da H-H-H
giusto camerata, c'è bisogno di un partito con le capacità di far cadere un governo, come ha fatto rifondazione uscendo dal governo dopo le elezioni del '96, e nel 2001 quando ha deciso di presentarsi da sola facendo perdere le elezioni all'ulivo.

Che senso ha rimanere ininfluenti a vita?

Ognuno ha la sua realtà. La FT ha un bacino di voti modesto rispetto a quello di Rifondazione......
Ecco perchè occorre quell'unità dell'Area che purtroppo continua ad essere una chimera....(AS docet). Quando (se mai) i voti dell'Area saranno importanti per lo schieramento di centro destra, allora potrai avere un peso politico, prima no. In questo momento siamo ininfluenti, occorre dirlo.

[Ribelle]

In origine postato da fedalmor
Li vorremmo con noi e loro cercano di sminuirci... va avanti così dall'MSI-DN, e non hanno ancora capito che oltre a non servire a un c*zzo è pure ridicolo...

Pur di non dar ragione a chi, precorrendo i tempi, si era levato dalle balle, riusciranno a negare la disfatta di "Alternativa Sociale" anche dopo lo scioglimento di tutti i loro partiti e movimenti e liste in qualcosa che con loro non ha nulla a che fare... lo fanno tuttora quelli della Destra Sociale, perché non dovrebbero farlo loro?

E intanto non facciamo più paura, né ai capitalisti né ai bolscevichi, e siamo l'ombra di noi stessi, da FN alla FT passando per il FsN...

In questo momento facciamo paura solo a noi stessi. Siamo ai minimi termini, una quasi inconsistenza politica. A livello di un circolo politico culturale. Riunificazione e (successivo) rilancio dell'Area come punto di partenza (impegno improbo). Poi intese ed allenze elettorali dove siamo in grado di contare qualcosa.
Unica possibilità politica di sopravvivenza. Altrimenti rimane il circolo culturale e le discussioni filosofiche

[Cuore Nero]

In origine postato da zaratu
Hai ragione, il problema è che Rifondazione prende ancora il 5-6% nazionale dei voti, la Fiamma Tricolore lo 0,5%.......se prima non viene ritrovato un minimo di consenso popolare, non vai da nessuna parte.

lo so bene per questo sarebbe per me opportuno che dopo l'avvento della cosidetta casa dei moderati, rinasca la Fiamma Tricolore composta da Destra Sociale ex-An, attuale Ms-Ft, mis e spero, anche i partiti che compongono attualmente alternativa sociale...
questo sarebbe un progetto serio e unitario..

[cristiano72]

In origine postato da durrutibus
"Ragazzi diffidiamo e continuiamo x la nostra strada,irta di ostacoli...!"

boh... vi capisco sempre meno, nonostante le spiegazioni...

è la famosa via masochista alla Rivoluzione

[fedalmor]

In origine postato da zaratu
In questo momento facciamo paura solo a noi stessi. Siamo ai minimi termini, una quasi inconsistenza politica. A livello di un circolo politico culturale. Riunificazione e (successivo) rilancio dell'Area come punto di partenza (impegno improbo). Poi intese ed allenze elettorali dove siamo in grado di contare qualcosa.
Unica possibilità politica di sopravvivenza. Altrimenti rimane il circolo culturale e le discussioni filosofiche

Il problema dei circoli culturali è che di culturale nell'Area vedo ben poco, purtroppo... e quel poco è, come i partiti, frazionato e auto-commiserante. Ma, soprattutto, nostalgico. Anche come circolo culturale l'attrattiva sarebbe limitata ai componenti dell'Area, se vogliamo ai camerati, e una nazione non si cambia con l'1% massimo della popolazione che segue conferenze storico-retrograde...

Dovremmo formare (politicamente) professori, giuristi, professionisti... riprenderci le scuole, i tribunali e le banche, a livello culturale, se vogliamo avere un futuro partendo dalla meta-politica... mi chiedo perché ce ne siano così pochi e siano così isolati... forse perché all'Area fa più paura che qualcuno possa aver ragione, piuttosto che riconoscere il fatto che come si sta operando si può andare soltanto al massacro?

Parlare alla gente in questa società non si può fare con le conferenze... forse coi cineforum, con i concerti e con il teatro... ma di Massimo Fini ce n'è uno, di scrittori tanti ma i loro testi rimangono di nicchia, quindi assolutamente improduttivi dal punto di vista del condizionamento delle masse. Registi d'Area!? Cantautori!? Persino showman e letterine potrebbero dare più riscontro di un circolo culturale com'è concepito ora.

Svecchiare l'Area e fare propri i nuovi media, questo dovrebbe essere l'obiettivo dei circoli culturali. I partiti, invece, dovrebbero avere una funzione sociale di servizio, dall'assistenza di tipo sindacale a quella legale, finanziaria, assicurativa... sostituire lo Stato sociale che non c'è, dalla previdenza agli uffici di collocamento. Potrà sembrare un'eresia, ma è l'unica cosa che potrebbe rivalutarci agli occhi dell'opinione pubblica. Con quelle che io definisco le sentenze degli sconfitti, ossia i sermoni contro le multinazionali (sacrosanti, ci mancherebbe... se c'è qualcuno che fa del boicottaggio, per quanto inutile, è il sottoscritto), contro l'euro (senza però motivare il ritorno alla lira con valutazioni economiche che non siano campate per aria), contro l'aborto (senza però indicare come lo Stato debba prendersi cura dei figli di nessuno), contro l'immigrazione (senza però preoccuparsi di come gestire la richiesta di manodopera che le piccole e medie imprese sono costrette a ricercare altrove...), contro tutto e contro tutti, ma senza criterio, senza mai dare (a parte la campagna per il mutuo sociale) la minima parvenza di possedere soluzioni...

Questo serve all'Area... poi parliamo di poltrone, poltroncine, scranni e accordi... che, altrimenti, non servirebbero a nulla, se non ad arricchire quei tre/quattro pirla che il modo di fare soldi lo trovano ugualmente...

[Ribelle]

In origine postato da fedalmor
Il problema dei circoli culturali è che di culturale nell'Area vedo ben poco, purtroppo... e quel poco è, come i partiti, frazionato e auto-commiserante. Ma, soprattutto, nostalgico. Anche come circolo culturale l'attrattiva sarebbe limitata ai componenti dell'Area, se vogliamo ai camerati, e una nazione non si cambia con l'1% massimo della popolazione che segue conferenze storico-retrograde...

Dovremmo formare (politicamente) professori, giuristi, professionisti... riprenderci le scuole, i tribunali e le banche, a livello culturale, se vogliamo avere un futuro partendo dalla meta-politica... mi chiedo perché ce ne siano così pochi e siano così isolati... forse perché all'Area fa più paura che qualcuno possa aver ragione, piuttosto che riconoscere il fatto che come si sta operando si può andare soltanto al massacro?

Parlare alla gente in questa società non si può fare con le conferenze... forse coi cineforum, con i concerti e con il teatro... ma di Massimo Fini ce n'è uno, di scrittori tanti ma i loro testi rimangono di nicchia, quindi assolutamente improduttivi dal punto di vista del condizionamento delle masse. Registi d'Area!? Cantautori!? Persino showman e letterine potrebbero dare più riscontro di un circolo culturale com'è concepito ora.

Svecchiare l'Area e fare propri i nuovi media, questo dovrebbe essere l'obiettivo dei circoli culturali. I partiti, invece, dovrebbero avere una funzione sociale di servizio, dall'assistenza di tipo sindacale a quella legale, finanziaria, assicurativa... sostituire lo Stato sociale che non c'è, dalla previdenza agli uffici di collocamento. Potrà sembrare un'eresia, ma è l'unica cosa che potrebbe rivalutarci agli occhi dell'opinione pubblica. Con quelle che io definisco le sentenze degli sconfitti, ossia i sermoni contro le multinazionali (sacrosanti, ci mancherebbe... se c'è qualcuno che fa del boicottaggio, per quanto inutile, è il sottoscritto), contro l'euro (senza però motivare il ritorno alla lira con valutazioni economiche che non siano campate per aria), contro l'aborto (senza però indicare come lo Stato debba prendersi cura dei figli di nessuno), contro l'immigrazione (senza però preoccuparsi di come gestire la richiesta di manodopera che le piccole e medie imprese sono costrette a ricercare altrove...), contro tutto e contro tutti, ma senza criterio, senza mai dare (a parte la campagna per il mutuo sociale) la minima parvenza di possedere soluzioni...

Questo serve all'Area... poi parliamo di poltrone, poltroncine, scranni e accordi... che, altrimenti, non servirebbero a nulla, se non ad arricchire quei tre/quattro pirla che il modo di fare soldi lo trovano ugualmente...

Non possiamo illuderci.
Il rilancio politico dell'Area (io parlo di Area e non di Fiamma Tricolore perchè comunque è impensabile una ricostruzione se rimaniamo frazionati in diecimila sigle in eterna polemica fra loro) è un discorso a medio - lungo termine, se prima non veniamo cancellati. Il presente è lotta per la sopravvivenza. Io (personalmente), pur iscritto alla FT, prediligo in questo momento la politica come cultura e riflessione all'azione politica (che nel partito quasi non esiste in modo serio ed organizzato). Quando parlo di cultura non intendo certo riferirmi ai congressi storici sulla RSI (inutili), ma allo studio e diffusione di un modello di pensiero, di un modus vivendi non conformato a quelli esistenti. Sostengo da sempre che la cultura viene prima della politica. Purtroppo, e qui devo darti ragione, i riferimenti culturali di un certo livello dell'Area sono pochissimi, uno certamente è Massimo Fini, poi fatico a trovarne altri (presentabili all'opinione pubblica). Una letterina o letterona di Passaparola attirerebbe mille volte i consensi di un nostro circolo culturale !!! Infatti da sempre sostengo che nella Fiamma ci sono poche donne........

Sul resto hai perfettamente ragione : bravissimi a criticare e a distruggere, pessimi nel proporre. Il Mutuo Sociale (ammesso che sia una buona idea, lo voglio studiare con attenzione) parte dalle OSA e non dal Partito e se non sbaglio (correggimi eventualmente) le OSA si sono schierate a fianco di Storace alle ultime elezioni regionali.....

Per le poltrone....non ci sono preoccupazioni....non ce le dà nessuno !!!!!

E intanto io mi sollazzo con la filosofia politica........

[Ribelle]

In origine postato da Avanguardista
lo so bene per questo sarebbe per me opportuno che dopo l'avvento della cosidetta casa dei moderati, rinasca la Fiamma Tricolore composta da Destra Sociale ex-An, attuale Ms-Ft, mis e spero, anche i partiti che compongono attualmente alternativa sociale...
questo sarebbe un progetto serio e unitario..

Più che un progetto serio ed unitario sarebbe (finalmente) il rifiuto di un istinto masochista alla frammentazione dell'Area.
Forse lo capiranno tutti solo quando l'Area non esisterà più politicamente.

[fedalmor]

In origine postato da zaratu
Non possiamo illuderci.
Il rilancio politico dell'Area (io parlo di Area e non di Fiamma Tricolore perchè comunque è impensabile una ricostruzione se rimaniamo frazionati in diecimila sigle in eterna polemica fra loro) è un discorso a medio - lungo termine, se prima non veniamo cancellati. Il presente è lotta per la sopravvivenza. Io (personalmente), pur iscritto alla FT, prediligo in questo momento la politica come cultura e riflessione all'azione politica (che nel partito quasi non esiste in modo serio ed organizzato). Quando parlo di cultura non intendo certo riferirmi ai congressi storici sulla RSI (inutili), ma allo studio e diffusione di un modello di pensiero, di un modus vivendi non conformato a quelli esistenti. Sostengo da sempre che la cultura viene prima della politica. Purtroppo, e qui devo darti ragione, i riferimenti culturali di un certo livello dell'Area sono pochissimi, uno certamente è Massimo Fini, poi fatico a trovarne altri (presentabili all'opinione pubblica). Una letterina o letterona di Passaparola attirerebbe mille volte i consensi di un nostro circolo culturale !!! Infatti da sempre sostengo che nella Fiamma ci sono poche donne........

Sul resto hai perfettamente ragione : bravissimi a criticare e a distruggere, pessimi nel proporre. Il Mutuo Sociale (ammesso che sia una buona idea, lo voglio studiare con attenzione) parte dalle OSA e non dal Partito e se non sbaglio (correggimi eventualmente) le OSA si sono schierate a fianco di Storace alle ultime elezioni regionali.....

Per le poltrone....non ci sono preoccupazioni....non ce le dà nessuno !!!!!

E intanto io mi sollazzo con la filosofia politica........

Sul fare cultura, anche a livello concettuale, siamo pienamente allineati. Non credo, ahimé, che qualcuno di noi possa farci molto... se non con l'esempio, che se non è moda viene dimenticato. I ciroli culturali e l'associazionismo, dobbiamo riconoscerlo, più quotati e politicamente intelligenti stanno (direttamente o, indirettamente) con AN e - di questo passo - nessuno riuscirà mai ad attirarli a sé. Dall'UGL a Fare Verde, dalle OSA a Polaris (che, a onor del vero, ha anche supportato candidati di AS alle ultime regionali). Massimo Fini è proprio colui cui mi riferivo con il teatro... ma, se non erro, per quella che è la mia conoscenza delle sue posizioni è sempre stato più socialista che fascista, più di sinistra che d'Area... e, pur condividendo pressoché tutto ciò che ho avuto modo di leggere di suo, è drammatico che un ideologo dell'Area sia di formazione culturale sinistroide! Significa che, culturalmente parlando, ad alti livelli (cioé plebiscitari) l'Area non esprime nulla! Né a livello artistico (musicale, letterario, cinematografico), né a livello politico (con i risultati da prefisso telefonico e nessuna rappresentanza, se non in realtà molto ristrette, né amministrativa, né parlamentare), né a livello educativo.

Tutti parliamo male dell'MSI-DN e del periodo dell'MSI-DN, ma l'MSI-DN era quello che nel FUAN aveva Borsellino, che all'esterno aveva Battisti, che ha avuto Rauti come storico, De Angelis come cantautore... adesso chi c'è ancora - di quelli che sapevano radunare masse considerevoli - è in AN, più o meno lucido.

La nostra Area è già morta: musicalmente, i gruppi a noi più vicini sono quelli skin, che per carità personalmente adoro ma che hanno una formazione per lo più apolitica e anarcheggiante (altro neologismo orribile), contropotere più che fascista, per quanto tra gli skin vi siano ottimi camerati. Per il teatro ci dobbiamo affidare unicamente a un socialista... nella letteratura di massa non conosco nessuno che possa dirsi dell'Area... nel cinema (e teatro) forse c'era qualcuno (e che qualcuno...), un ex-repubblicano, ma a quanto ne so simpatizza per AN (anche lui)... tra i presentatori televisivi e i giornalisti (con tutto il rispetto per le testate d'Area)... nessuno... attori manco a parlarne... insomma, quanto a personaggi pubblici stiamo a zero. C'è la Mussolini, un altro Re mida al contrario... professori!? Pochi, pochissimi. Dalle scuole siamo passati agli stadi, che va benissimo ma non fa né cultura né politica.

Come usciamo da questo ghetto?