da Il Foglio - Andrea's version
La copertina dell’Espresso è molto efficace. Cento piccole foto di famosi personaggi, per altrettanti Sì all’abrogazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita: “Da Vasco a Dalla. Da Giorello a Merloni. Da Rivera a Moretti. Scienziati, artisti, intellettuali, industriali e sportivi si schierano per il referendum”. La copertina è vigorosa, ma ancora più impressionante è la poderosità del servizio cui rinvia. Il servizio all’interno occupa ben sette pagine, fitte dei pareri e dei perché di ciascuno. Non di dieci, o venti, o trenta. Di cento. Alcuni penetranti e altri meno, ma tutti appassionati. L’iniziativa è stimolante per molti motivi, ma la cosa certamente più avvincente e meritevole è che l’Espresso, un giornale che non nasconde un’anima di sinistra, non ha chiesto soltanto a persone di sinistra. Ha ospitato da donna Assunta Almirante a Luca Barbareschi, dal campione Dino Meneghin, a Angelo Rizzoli, a Valeria Marini. E sottolinea ciò con giusto orgoglio: “Ci sono i laici di sempre, ma anche cattolici doc come Bonolis e Rivera. Le imprenditrici Artoni e Marcegaglia. Creativi come Vasco e G-Max. Star popolari come Proietti e Venditti. Ecco l’Italia che dice no alla legge 40”. Perché cento personaggi sono in pratica tutti, sono davvero uno spaccato dell’Italia per bene. Bè, sarà un caso, ma mancano tutti e tre: Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro