Ue: Berlusconi, spero Turchia entri

[Arthur I]

In Origine Postato da aguas
Ecco un altro che pensa di avere il monopolio della democrazia. Ecco uno che pensa che la libertà vada bene per se stesso, non per gli altri, che possono pure crepare, stremati dai regimi autoritari che li governano. In nome di una stupida "tradizione".

Se guardiamo le cose in prospettiva, la Turchia è una società con dei profondi miglioramenti economici e civili in atto, che può influenzare proprio quelle aree che seminano terorre e integralismo a prendere la strada delle libertà civili, dello stato di diritto, di economia libere e produttive.

Viceversa l'Europa subisce la stagnazione economica e, in preda alle sue paure, paurose svolte utoritarie.

Non monopolizzo alcunchè. Semplicemente mi sembra una cretinata introdurre in una unione tra paesi simili per cultura, storia ed etnia un ennesimo incomodo, alieno dal punto di vista etnico e culturale, per di più con la scusa che andrebbe democratizzato. E in base a cosa andrebbe democratizzato? Oltre al fatto che non vedo ragioni serie nel fattore economico. La Turchia sarebbe sana economicamente? Buon per lei. L'Europa se la fa amica e la lascia fuori. Non è tanto difficile.

[Arthur I]

In Origine Postato da Il Condor
Concordo.

E l'entrata della Turchia chiuderebbe definitivamente le speranze dei franco-tedeschi di imporre il loro dominio su tutta l'Europa continentale.

Dico mille volte SI' all'espamsione dell'Occidente in Turchia

Come già detto da altri, facciamo un dispetto ai franco-tedeschi, nostri cugini, e introduciamo gli alieni, convinti di espandere l'Occidente in Turchia per poi ritrovarci con l'islam maggiormente in espansione in Europa. Saremmo mica troppo furbi?

[Arthur I]

In Origine Postato da Il Condor
La Turchia (e tanti altri paesi "esotici") erano anche nell'Impero Romano, quindi non vedo perche' non possano stare nell'Unione Europea...

Comunque, se questa piccolezza deve essere un problema, basta cambiargli nome, e chiamarla Unione EuroMediterranea

Sono passati 2000 anni dall'Antica Roma e non è di certo scodinzolando dietro la chiesa cattolica alla moda di Ferrara, Pera e simili individui che tornerà.

Per il resto una Unione EuroMediterranea è proprio uno snaturamento dell'Europa, perchè, se non te ne fossi accorto, la gran parte dell'Europa non "guarda" fisicamente, e forse non solo fisicamente, al Mediterraneo.

[Felix (POL)]

In Origine Postato da Lazard
Proporrei pure la Siria e perchè no l'Iraq ora che è filo Usa.

Voi democristiani non vi smentite mai.

e gia che ci siamo facciamo entrare anche l'Iran che ormai é democratico, o magari anche il Pakistan, fedele alleato occidentale...

[Il Pasquino]

In Origine Postato da Mantide
Hai ragione specie in questi punti....MA...e' sempre meglio "avere" la Turchia (cercando di "influenzarla" ancora di piu') che il resto dei Paesi Musulmani...potrebbe essere un esempio,con il Tempo,di Democrazia...certo,ci vuole TEMPO...diventiamo PRAGMATICI......ed Influenziamoli ancora di piu'...non e' il massimo della Correttezza ma...puo' servire con sta gente...

Questo è un discorso che non sta in piedi.

In pratica sostiene che "costringendo" la Turchia in Europa i turchi prima o poi diverranno europei.

Il che in generale non è quasi mai vero. La "forzatura" spesso genera reazioni inverse.

Reazioni inverse sia da parte degli altri paesi europei costretti a questa convivenza ma soprattutto dalla massa di turchi legati alle proprie tradizioni fortemente in contrasto con quelle europee ed occidentali!

Temo soprattutto la reazione di quella popolazione che già a fatica sopporta le imposizioni "culturali" del proprio esercito immaginiamo quando le imposizioni verranno da Bruxelles!

Senza contare il peso non indifferente di un paese con un numero così alto di cittadini di cultura non europea che pretenderà di influenzare pesantemente le nostre tradizioni e culture!

Insomma i contrasti con la Turchia sono così numerosi e profondi che non è possibile superarli solo "con al buona volontà".

Probabilmente con il diffondersi della "globalizzazione", con la globalizzazione clturale in atto con gli anni, forse con i secoli i turchi diverranno sempre più europei..
Dall'esperianza con la cultura arba però è più probabile che da parte di queste popolazioni si creeranno resistenze a questa forma di globalizzazione culturale. Proprio ciò a cui il mondo islamico si sta ribellando!

Questa è la vera guerra di civiltà in atto!

Non è d aparte dell'occieente ma da perte dell'islamismo che si sente accerchiato e sovrastato tecnologicamente ed economicamente da una cultura che tutto ingloba ed ingoia cancellando una cultura, delle tradizioni millenarie come quelle islamiche!

Noi stessi ogni giorno ci sentiamo in un certo modo schiacciati dalla cultura (o dalla non cultura) statunitense. Una cultura semplicistica derivata però dalla nostra.

Immaginate come provino repulsione quelle popalzioni ed i gruppi clericali di quelle popolazioni. Clericali che ancora per il momento godono di una pesante influenza in quel mondo ma che verrebbero presto messi da parte da una cultura agnostica come quella statunitense!

Ovvia la ribellione a tutto ciò!

Saluti

[Il Pasquino]

In Origine Postato da aguas
Dalla pochezza delle "argomentazioni" contro la Turchia mi convinco ancora più a sostenere la su entrata in Europa.

La Turchia è l'unico paese musulmano con una solida tradizione democratica. Gli elementi di autoritarismo e di militarismo, che pure sono ancora presenti, vanno progressivamente attenuandosi.

Per questo motivo la Turchia può essere un esempio che può contagiare i paesi musulmani dell'area mediorientale.

La Turchia in Europa sarebbe un ponte aperto verso il mondo musulmano, che vede l'occidente ostile. Se l'Europa chiude alla Turchia rafforza il sentimento di ostilità all'occidente, alla sua democrazia, ai diritti civili, alla laicità delle istituzioni.

Se, viceceversa, apre alla Turchia, dimostra ai musulmani che l'islam non solo non è incompatibile con la democrazia, ma non è incompatibile con la cultura europea di tolleranza, laicizzazione dei costumi e delle istituzioni.

Ma quale "solida democrazia"? Se neanche qualche decennio fa sono dovuti intervenire per l'ennesima volta i militari per ristabilirla!

e' vero che l'autorismo ed i militari si sono fatti da parte ma è una cosa che hanno SEMPRE fatto. restano in disparte ma ...pronti ad intervenire!
I militari non hanno mai preteso di governare il paese ma sempre e solo di "sorvegliare". Cosa che continuano a fare e continueranno a fare anche se sempre con molta discrezione!


Non ci sono purtroppo paesi arabi con una vera democrazia e le elezioni in tali paesi sono sempre vincolate da numerose restrizioni. Anche in Turchia è stato impedito ai partiti estremisti islamici di presentarsi proprio per paura che possano vincere le elezioni (cosa che è appunto avvenuta qualche decennio fa).

Questo però significa anche che un'alta percentuale della popolazione simpatizza con queste fazioni anti occidentali!

Solo la presenza di un forte esercito mantiene il paese legato alla democrazia ed all'occidente!

Fare entrare la Turchia significa piuttosto una forzatura nei confronti di ci vede come dei nemici. Un rafforzamento della visione che ci vede come dei colonizzatori culturali altro che apertura! Siamo quelli che con al forza dei militari li vuole inglobare!

Possibile che si debba sempre guardare tutto con gli occhi di occidentali senza immedesimersi per un attimo nella mentalità di quelle popolazioni?

Non siamo noi a dover dimostrare che gli islamici possono convivere in Europa ma sono loro a doverlo dimostrare e di farlo con una chiara dimostrazione di volontà. Sono gli islamici a respingere la laicità delle istituzioni e la tolleranza per chi ha una religiosità diversa dalla loro!

Saluti

[Felix (POL)]

In Origine Postato da aguas
La Turchia è l'unico paese musulmano con una solida tradizione democratica. Gli elementi di autoritarismo e di militarismo, che pure sono ancora presenti, vanno progressivamente attenuandosi.

La questione curda

Nel 1923, con il trattato di Losanna, il Kurdistan venne smembrato tra Siria, Iran, Iraq e Turchia e il popolo curdo, persa ogni sovranità e diritto, cominciò una vita da minoranza in ciascuno dei quattro stati. La Turchia inglobò la porzione maggiore dell’ex Kurdistan che andò a costituire il 30% del proprio territorio.
Dal punto di vista dell’ideologia kemalista, la questione curda venne vista sin dall’inizio come una minaccia per le basi dello stato nazionale, minaccia che venne affrontata con gli strumenti della repressione politica e della “turchizzazione” dei villaggi e delle province di etnia curda.
In risposta alla violenza di stato e alle politiche di non riconoscimento, nel 1984 il Partito dei lavoratori curdi (Pkk) iniziò la lotta armata contro il potere centrale, scatenando così una vera e propria guerra civile nel Sud-Est del Paese. Lo scontro si è via via esacerbato tanto che si calcola che fino ad oggi siano morte, tra soldati turchi, ribelli curdi e popolazione civile, 30mila persone e che almeno tremila villaggi siano stati distrutti.

Attualmente nelle zone dell’ex Curdistan la libertà di stampa è pressoché soppressa, ma diverse fonti parlano di una violenza poliziesca che continua ad accanirsi sulla popolazione curda. Particolare preoccupazione desta la situazione dei prigionieri curdi nelle carceri turche, tanto che nei mesi scorsi molti di questi hanno intrapreso un tragico sciopero della fame finito con la morte di decine di loro. Ancora in carcere, in attesa che la sua condanna a morte venga eseguita, si trova anche Ocalan, il leader del Pkk catturato in Kenia nel 1999. Nel Paese domina una minacciosa atmosfera, tanto che intellettuali e uomini politici non possono neanche nominare l’esistenza di una “questione orientale”, pena il rischio di severe pene detentive.
“La tortura e i maltrattamenti durante la detenzione di polizia sono rimasti motivo di grave preoccupazione” era scritto nell’ultimo rapporto annuale di Amnesty International.

da
http://www.caffeeuropa.it/unione/262ciprokurdistan.html

[furbo]

Pare che anche Prodi si sia corretto ribadendo di essere favorevole alla Turchia nel'Europa.

Bush , che con Berlusconi ha la linea diretta , e quindi lo istruisce in tempo quasi reale , deve avere telefonato anche a Prodi.

[Il Condor]

In Origine Postato da Arthur I
Come già detto da altri, facciamo un dispetto ai franco-tedeschi, nostri cugini, e introduciamo gli alieni, convinti di espandere l'Occidente in Turchia per poi ritrovarci con l'islam maggiormente in espansione in Europa. Saremmo mica troppo furbi?

Di fronte a noi c'e' una scelta:
- o diamo il via allo scontro di civilta', alla GUERRA TOTALE contro tutto l'islam,
- o portiamo avanti il generoso tentativo avviato da Bush di Modernizzare ed Occidentalizzare l'islam.

Io, prima di dare il via allo sterminio di oltre un miliardo di persone, sono per fare un estremo tentativo di salvarle.

Per raggiungere questo scopo e' necessario, anche se non sufficiente, l'entrata della Turchia in Europa.

[Il Condor]

In Origine Postato da Nietzsche56
Ma sentite che pensiero demoniaco!! Questo Condor o è un caso psicoanalitico o ha qualche interesse nascosto a dire queste scempiaggini.....Preferisce i TURCHI in Europa per poter fare un dispetto ai franco-tedeschi verso i quali mostra evidentemente un RESSINTEMENT da INFERIORITY COMPLEX.....
Ma come si fa ad essere cosi' autolesionisti?
A meno uno non sia una agente della Cia o del Mossad sguinzagliato in Europa per rovinarne i fondamenti, ogni europeo bennato dovrebbe pensare al suo Bene e a quello della sua progenie.... E invece no... Si trovano a frotte questi maggiordomi degli americani e degli Ebrei di cui non si percepisce chiaramente la genesi!!!


Nietzsche

Mi dispiace (si fa per dire) per te, ma non tutti gli Europei sono nazi-comunisti...

La maggioranza, direi fra il 60 ed il 70% lo e', ma non tutti... e io sono ORGOGLIOSO di far parte di quella minoranza che si eleva al di sopra della mediocrita' della massa... massa della quale TU fai parte