I Ds: «Il governo fermi il corteo dei repubblichini»
Raccolte migliaia di firme
(m. sar.) Si sta muovendo anche il capogruppo parlamentare diessino Luciano Violante per scongiurare il corteo degli ex repubblichini fissato per il 10 luglio. È notizia di ieri: Violante, sollecitato dall’on. Lalla Trupia, avrebbe chiesto un incontro al ministro degli Interni Giuseppe Pisanu per valutare se sia opportuno o meno concedere l’autorizzazione per la manifestazione dei nostalgici di Salò, presenti a Schio da tre anni, prevista per la seconda domenica di luglio, con il motivo ufficiale di commemorare le vittime dell’eccidio del 7 luglio 1945. «Ho parlato con prefetto e vicequestore di Vicenza - spiega l’on. Trupia, già in passato firmataria di interrogazioni parlamentari sul corteo scledense. - È evidente che decideranno secondo le loro funzioni se autorizzare o meno la manifestazione. Ribadisco che quest’anno, ancor più degli altri anni, c’è il motivo per porre fine all’iniziativa. C’è stato infatti l’atto di riappacificazione siglato in Comune fra Anpi e Comitato parenti delle vittime. È una vergogna per una città medaglia d’argento per la Resistenza che si consentano raduni simili. Ora è in atto una raccolta di firme con migliaia di adesioni». La deputata diessina segnala tuttavia che il Comitato onore dei caduti, dipendente dal ministero della Difesa, ha concesso il nulla osta a Continuità ideale, l’associazione in cui confluiscono ex repubblichini, nostalgici e neofascisti, promotrice del corteo. «Dispiace che sia il governo, di fatto, il primo ad autorizzare la manifestazione - commenta l’on. Trupia. - Invece ci sarebbero tutti i presupposti per lasciar perdere. È inammissibile che quello di Schio diventi un anniversario da calendario. Prima del 10 luglio ricontatterò prefetto e questore per capire le loro intenzioni».
Il Giornale di Vicenza