Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 34
  1. #1
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Sinistretta "intellettuale", islamismo, "resistenza" terroristica irakena

    dal quotidiano LIBERO di oggi, 20 agosto 2005:

    " La sinistra chiede visti d'ingresso per i filo- Osama


    Pagina 7


    TRA I PROMOTORI DEL MEETING IL GIORNALISTA GIORGIO BOCCA, IL FILOSOFO GIANNI VATTIMO, IL " TEOLOGO DELLA LIBERAZIONE" GIULIO GIRARDI E DIVERSI ESPONENTI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA


    ROMA Avevano fatto le cose per bene. Avevano organizzato tutto nei minimi dettagli, prenotato quello che c'era da prenotare, stilato il calendario dei lavori e stabilito l'ordine degli interventi. Alla fine hanno mandato gli inviti. E qui è arrivato il guaio. Degli oratori convocati a parlare al convegno " Sosteniamo la legittima resistenza del popolo iracheno" - organizzato dagli infaticabili leader del Campo anti imperialista - sette hanno dovuto rispondere picche. Non per divergenza di vedute, ci mancherebbe, ma per un altro, più banale motivo: i loro nomi sono sulla lista nera Usa dei fiancheggiatori del terrorismo e, pertanto, la Farnesina ha ritenuto opportuno non concedere loro il visto d'ingresso nel nostro Paese. Gli anti imperialisti, però, non si sono rassegnati, hanno preso carta e penna ed hanno scritto al ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, per chiedergli di ritornare sui propri passi e di spalancare le nostre frontiere agli amici dei terroristi. Primo firmatario della missiva, il giornalista Giorgio Bocca, che non più tardi di ieri invitava, parlando di « risorgimento islamico » , ad « andare via dall'Afghanistan e dall'Iraq per non creare altri nemici » . Bocca è in ottima compagnia: subito sotto il suo DURO E PURO Moreno Pasquinelli, leader del campo anti imperialista ( Ansa) nome compare quello di Gianni Vattimo, filosofo recentemente passato nelle fila dei Comunisti italiani che definì Abu Mussab Al Zarqawi, il luogotenente di Al Qaeda in Iraq « un partigiano » . Tra i firmatari dell'appello, in cui a Fini si chiedono lumi sulla « gravissima ingerenza » e sull' « indebita pressione » esercitate dal governo americano su Palazzo Chigi, ci sono anche Hamza Piccardo, leader dell'Ucoii, il " teologo della liberazione" Giulio Girardi, l'ex presidente della commissione Difesa della Camera Falco Accame ed una ventina di altri progressisti doc, molti dei quali iscritti a Rifondazione. Chi pensasse che la loro protesta sia motivata può subito ricredersi: Usa e Farnesina hanno ottimi motivi per non fidarsi degli oratori invitati dagli anti imperialisti. Di Ahmed Al Baghdadi, ad esempio, c'è da fidarsi pochissimo: influente religioso sciita, buon amico di Khomeini ed estensore di fatwe tra i più seguiti, Al Baghdadi ebbe a dire che era un bene uccidere chi avesse partecipato alle elezioni irachene dello scorso gennaio perché « parte del progetto sionista di occupazione dell'Iraq » . Sostiene anche, Al Baghdadi, che « Al Zarqawi è un'invenzione della stampa al soldo degli americani e degli ebrei » e che « Chalabi ed Allawi ( presidente e premier del " nuovo" Iraq, ndr) sono idolatri venduti all'invasore » . Né va meglio con un altro ospite, Salah Al Mukhtar: già ambasciatore di Saddam in India e Viet Nam, Mukhtar lavora dal suo esilio in Yemen per ristabilire la dittatura baathista a Bagdad: « Abbiamo cinquanta milioni di armi » , afferma, « e ci basteranno per combattere gli invasori da qui a dieci anni » . « Certo » , ammette, « la tecnologia americana è superiore, ma grazie a Dio noi abbiamo le azioni suicide che riescono a riequilibrare questa superiorità » . La carrellata continua con l'ayatollah Jawad al Khalesi, un altro che diceva che « bisogna boicottare le elezioni irachene, non andare a votare come dice quell'infedele di Sistani » , con Mohamad Faris, esponente di spicco del partito comunista patriottico iracheno e, soprattutto con Ibrahim al Kubaysi. Quest'ultimo, fratello del più celebre Abd Al Yabbar ( il capo estremista dell'Alleanza patriottica irachena arrestato dagli americani nel settembre 2004), è una specie di Pier Scolari della " resistenza". Da quando il fratello è stato « rapito dagli invasori » , Ibrahim è diventato uno dei più richiesti agit- prop della guerriglia: è circa un anno che gira il mondo per raccontare a platee osannanti le nefandezze e le infedeltà di Stati Uniti, Israele ed Occidente in genere. Eccoli, gli oratori anti imperialisti che l'America, non senza qualche ragione, guarda con sospetto. E che Giorgio Bocca e soci non vedono l'ora di accogliere a braccia aperte qui da noi. Marco Gorra
    "


    Shalom

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Nov 2003
    Messaggi
    4,894
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Sinistretta "intellettuale", islamismo, "resistenza" terroristica irakena

    In origine postato da Pieffebi
    dal quotidiano LIBERO di oggi, 20 agosto 2005:

    " La sinistra chiede visti d'ingresso per i filo- Osama


    Pagina 7


    TRA I PROMOTORI DEL MEETING IL GIORNALISTA GIORGIO BOCCA, IL FILOSOFO GIANNI VATTIMO, IL " TEOLOGO DELLA LIBERAZIONE" GIULIO GIRARDI E DIVERSI ESPONENTI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA


    ROMA Avevano fatto le cose per bene. Avevano organizzato tutto nei minimi dettagli, prenotato quello che c'era da prenotare, stilato il calendario dei lavori e stabilito l'ordine degli interventi. Alla fine hanno mandato gli inviti. E qui è arrivato il guaio. Degli oratori convocati a parlare al convegno " Sosteniamo la legittima resistenza del popolo iracheno" - organizzato dagli infaticabili leader del Campo anti imperialista - sette hanno dovuto rispondere picche. Non per divergenza di vedute, ci mancherebbe, ma per un altro, più banale motivo: i loro nomi sono sulla lista nera Usa dei fiancheggiatori del terrorismo e, pertanto, la Farnesina ha ritenuto opportuno non concedere loro il visto d'ingresso nel nostro Paese. Gli anti imperialisti, però, non si sono rassegnati, hanno preso carta e penna ed hanno scritto al ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, per chiedergli di ritornare sui propri passi e di spalancare le nostre frontiere agli amici dei terroristi. Primo firmatario della missiva, il giornalista Giorgio Bocca, che non più tardi di ieri invitava, parlando di « risorgimento islamico » , ad « andare via dall'Afghanistan e dall'Iraq per non creare altri nemici » . Bocca è in ottima compagnia: subito sotto il suo DURO E PURO Moreno Pasquinelli, leader del campo anti imperialista ( Ansa) nome compare quello di Gianni Vattimo, filosofo recentemente passato nelle fila dei Comunisti italiani che definì Abu Mussab Al Zarqawi, il luogotenente di Al Qaeda in Iraq « un partigiano » . Tra i firmatari dell'appello, in cui a Fini si chiedono lumi sulla « gravissima ingerenza » e sull' « indebita pressione » esercitate dal governo americano su Palazzo Chigi, ci sono anche Hamza Piccardo, leader dell'Ucoii, il " teologo della liberazione" Giulio Girardi, l'ex presidente della commissione Difesa della Camera Falco Accame ed una ventina di altri progressisti doc, molti dei quali iscritti a Rifondazione. Chi pensasse che la loro protesta sia motivata può subito ricredersi: Usa e Farnesina hanno ottimi motivi per non fidarsi degli oratori invitati dagli anti imperialisti. Di Ahmed Al Baghdadi, ad esempio, c'è da fidarsi pochissimo: influente religioso sciita, buon amico di Khomeini ed estensore di fatwe tra i più seguiti, Al Baghdadi ebbe a dire che era un bene uccidere chi avesse partecipato alle elezioni irachene dello scorso gennaio perché « parte del progetto sionista di occupazione dell'Iraq » . Sostiene anche, Al Baghdadi, che « Al Zarqawi è un'invenzione della stampa al soldo degli americani e degli ebrei » e che « Chalabi ed Allawi ( presidente e premier del " nuovo" Iraq, ndr) sono idolatri venduti all'invasore » . Né va meglio con un altro ospite, Salah Al Mukhtar: già ambasciatore di Saddam in India e Viet Nam, Mukhtar lavora dal suo esilio in Yemen per ristabilire la dittatura baathista a Bagdad: « Abbiamo cinquanta milioni di armi » , afferma, « e ci basteranno per combattere gli invasori da qui a dieci anni » . « Certo » , ammette, « la tecnologia americana è superiore, ma grazie a Dio noi abbiamo le azioni suicide che riescono a riequilibrare questa superiorità » . La carrellata continua con l'ayatollah Jawad al Khalesi, un altro che diceva che « bisogna boicottare le elezioni irachene, non andare a votare come dice quell'infedele di Sistani » , con Mohamad Faris, esponente di spicco del partito comunista patriottico iracheno e, soprattutto con Ibrahim al Kubaysi. Quest'ultimo, fratello del più celebre Abd Al Yabbar ( il capo estremista dell'Alleanza patriottica irachena arrestato dagli americani nel settembre 2004), è una specie di Pier Scolari della " resistenza". Da quando il fratello è stato « rapito dagli invasori » , Ibrahim è diventato uno dei più richiesti agit- prop della guerriglia: è circa un anno che gira il mondo per raccontare a platee osannanti le nefandezze e le infedeltà di Stati Uniti, Israele ed Occidente in genere. Eccoli, gli oratori anti imperialisti che l'America, non senza qualche ragione, guarda con sospetto. E che Giorgio Bocca e soci non vedono l'ora di accogliere a braccia aperte qui da noi. Marco Gorra
    "


    Shalom
    Pezzi di merda.
    Io sono contro la censura, tranne contro questi luridi individui; colori i quali rigettano la denmocrazia dittatura avranno

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Nov 2003
    Messaggi
    4,894
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Un caso di censura su questo thread, non posso oppormi qui su POL l'operato dei moderatori è insindacabile

  4. #4
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da tigermen
    Un caso di censura su questo thread, non posso oppormi qui su POL l'operato dei moderatori è insindacabile
    perdonami,ma quello qua non scrive.

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Nov 2003
    Messaggi
    4,894
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In origine postato da Silvioleo
    perdonami,ma quello qua non scrive.
    Non entro nel merito delle decisioni altrui, il mio pensiero su questo argomento però è chiaro.

  6. #6
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da tigermen
    Non entro nel merito delle decisioni altrui, il mio pensiero su questo argomento però è chiaro.
    quindi sei d'accordo con me,anche io censuro solo i luridi individui...

  7. #7
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Nov 2003
    Messaggi
    4,894
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In origine postato da Silvioleo
    quindi sei d'accordo con me,anche io censuro solo i luridi individui...
    Non nego che qualche bvolta Mr Boia possa essere un po' provocatorio, ma ovviamente lui potrebbe dire lo stesso di me, ed oltretutto io non conosco lui, lui non conosce me, personalmente quindi non so' esprimere giudizi al riguardo, ma qui su POL credono esistano dei forumisti ben peggiori

  8. #8
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Non c'è mai limite al peggio.

    Shalom

  9. #9
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    dal quotidiano LIBERO di oggi, 23 agosto 2005:

    " SOLDI RACCOLTI IN ITALIA PER I TERRORISTI: ECCO IL DOCUMENTO

    di FRANCESCO RUGGERI


    MILANO Conto corrente postale n. 57286221 (causale conferenza), 46676698 (Iraq) e 12134623 (video 13 dicembre), intestati presso Poste Italiane a Leonardo Mazzei ed Emanuele Fanesi del Campo Antimperialista, e al Centro studi troskista Pietro Tresso di Foligno. C/c n.8542 aperto dalla "Associazione di solidarietà col popolo palestinese" di Genova alla Banca nazionale del lavoro del capoluogo ligure, e ancora ccp n. 22246169 al Banco Posta (causali Gaza). Cinque conti correnti, tutti attivi e regolari, che però grondano sangue: creati da cittadini italiani per raccogliere fondi rispettivamente a favore della "resistenza" armata irachena, di una prima grande conferenza internazionale a sostegno (finanziario) dei compagni di Zarkawi, in programma proprio a Roma in ottobre, e delle attività di Hamas in Palestina. La somma del ricavato finora è di oltre 350.000 dollari , che non è detto possano essere usati un giorno per un attentato sul suolo italiano. Ma che senza dubbio in Iraq e Palestina possono finanziare infinite stragi. MOBILITAZIONE USA A denunciarlo, chiedendoci invano da ormai due mesi di intervenire, 44 deputati del Congresso americano. Che in una lettera al nostro ambasciatore in America Sergio Vento, auspicano il congelamento di quei conti e la messa fuori legge degli sponsor italiani del terrorismo islamico. Anche e soprattutto in vista della kermesse romana, che secondo i congressmen farà schizzare verso l'alto l'afflusso di "donazioni per la causa". Identico pressante appello è venuto anche dal direttore della Task force anti-terrorismo della Dia Caleb Temple davanti all'omonimo sottocomitato del Congresso, tenutosi a fine luglio. E dal prestigioso Centro ebraico Simon Wiesenthal, in una lettera al presidente della Banca centrale europea (Bce) Trichet. Dall'Italia non è arrivato uno straccio di risposta. Nessuno se li è filati. Troppo impegnati a varare tra mille polemiche un fantomatico pacchetto anti-terrosimo, mentre gli amici dei terroristi gestiscono impunemente una rete di finanziamenti qui a casa nostra. Con la complicità involontaria di Poste Italiane e Bnl. Cui basterebbe ritrarsi temporaneamente dai contratti firmati con Mazzei e soci, in attesa di lumi da parte degli inquirenti. Un obiettivo non impossibile da raggiungere, magari con l'aiuto dei lettori e di un buon numero di messaggi di protesta all'ufficio relazioni col pubblico delle due istituzioni, coinvolte loro malgrado. Il nostro quotidiano è stato il primo a sollevare lo scandalo, l'articolo venne citato dal Washington Times, l'organo di stampa più vicino al Pentagono. Era il 12 marzo 2004, all'indomani delle stragi di Madrid, quando chi scrive partecipò in incognito in un centro sociale milanese a una tappa di questa specie di Telethon del terrore, organizzata dal Comitato Iraq Libero sotto l'egida del Campo Antimperialista. Erano passati una decina di mesi dall'avvio della campagna e Leonardo Mazzei ci confessò che erano state raccolte già diverse migliaia di euro. Specificando che dei soldi i resistenti avrebbero fatto ciò che volevano: «fondare giornali, aprire una sede, o comprare armi », ad libitum. IL COMITATO In un'intervista di 2 mesi prima alla Bbc, Mazzei quantificò in 14.165 dollari (12.000 euro di allora) il ricavato dei primi 8 mesi. Oggi, fatte le dovute proporzioni, potrebbe essere almeno 3 volte tanto. Senza contare i denari raggranellati con la vendita della cassetta della manifestazione nazionale a favore della resistenza con rassegna stampa, al prezzo di 15 euro. A questi vanno poi aggiunti i 30.000 euro che il Comitato Iraq Libero sta raccogliendo per l'organizzazione della grande conferenza di Roma (Chianciano 1-2 ottobre). E quelli che arriveranno proprio grazie alla spinta mediatica dell'evento. Per lanciarlo è stato creato un nuovo sito ad hoc: www. iraqiresistance. info. Sempre coi numeri dei conti dove versare in bella evidenza. Gli stessi pubblicizzati in ogni tappa del lungo tour che da oltre due anni vede gli Antimperialisti battere in compagnia di resistenti iracheni le principali città della Penisola. Spesso ospitati in sale di consigli regionali e provinciali o sedi di sindacato. E comunque supportati a livello propagandistico da tutta una serie di gruppi collaterali della galassia rossa filo-islamica: Collettivo Iqbal Masiq di Lecce, Associazione romana Assadakah, Circolo viareggino Iskra, Comitato italo-arabo di Torino ecc. «Financial activities external to Iraq», così le ha definite il presidente repubblicano del Comitato antiterrorismo del Congresso Sue Kelly, sulla base della relazione di Caleb, mostrando nel corso dell'audizione proprio un poster degli Antimperialisti italiani che invita a donare per la resistenza. Bloccare un conto che scotta, grazie alle ultime norme antiterrorismo non dovrebbe costituire un problema per l'Italia. Ma se nessuno provvede avranno ragione gli amici dei kamikaze, che il 15 agosto in una manifestazione all'ambasciata italiana di Istanbul esponevano il seguente striscione: «Le leggi antiterrorismo non possono fermare la lotta del popolo ».
    "


    Shalom

  10. #10
    Hanno assassinato Calipari
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Il programma YURI il programma"
    Messaggi
    69,193
     Likes dati
    0
     Like avuti
    4
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Un articolo pieno di balle.

 

 
Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Offensiva della resistenza irakena. Bush: "E' come Vietnam"
    Di Zero Sen nel forum Politica Estera
    Risposte: 92
    Ultimo Messaggio: 21-10-06, 14:00
  2. Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 21-05-06, 15:37
  3. La "gloriosa" resistenza irakena continua il macello
    Di Luca_liberale nel forum Politica Estera
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 20-10-05, 14:40
  4. L'eroica "resistenza" irakena
    Di Pieffebi nel forum Imperial Regio Apostolico Magnifico Senato
    Risposte: 139
    Ultimo Messaggio: 09-10-04, 14:35
  5. La "resistenza" irakena e l'ostaggio dimenticato
    Di Pieffebi nel forum Imperial Regio Apostolico Magnifico Senato
    Risposte: 44
    Ultimo Messaggio: 08-10-04, 23:30

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito