Settembre è tempo di migrare.
Finisce un’altra estate e inizia l’autunno del giornalismo. E’ con orgoglio che Nove colonne, oggi, si pregia di fornire in anteprima ai propri lettori le novità editoriali del prossimo autunno.
E’ innanzitutto tempo di migrare, così Enzo Biagi ricorda ogni primo di settembre ai suoi lettori dalla prima pagina del Corriere della Sera dove, per non tradire la consueta freschezza d’argomentazione, il patriarca del giornalismo autunnale ha già inviato il suo pezzo. L’argomento è più che inedito: l’aumento della rata del riscaldamento.

Finisce un’altra estate ma sarà l’autunno dei patriarchi.
Tra le novità in arrivo è previsto un editoriale di Alberto Ronchey sulla quantità d’antiruggine adoperata sui binari della linea ferroviaria Solarino-Pechino e gli ettolitri di solvente utilizzati per pulire gli stessi dalle cacchine degli uccelli ivi depositate.
Di prossima uscita, sempre sul giornale di via Solferino, un articolo di Giovanni Sartori dal titolo: “Libero Corriere in libero Ricucci”. Con provata perizia il politologo analizza il conflitto d’interessi e il conseguente cortocircuito istituzionale che grava sugli odontotecnici e i medici dentisti: “Per non parlare delle infermiere”. Feroce l’invettiva di Sartori: “Attenti, hanno fatto del filo interdentale il perizoma con cui impiccheranno la libertà di stampa”.
L’autunno è tutto dei patriarchi. Anche Sylos Labini da Repubblica è pronto a dar man forte a Sartori: “E’ una vergogna, per un’otturazione chiedono un’Opa”.
Finisce un’altra estate e a Repubblica è tutto un altro album.
Il Fondatore, visto quanto ha guadagnato l’editore, intanto fonda un Fondo. A differenza di Carlo De Benedetti che aveva tentato di farne uno con Silvio Berlusconi, Scalfari, in vista della pacificazione nazionale ne ha fatto un altro, finalmente operativo, con Paolo. Il Fondatore, accompagnato da Io, in una cena a Cortina ha incontrato Paolo Berlusconi e Natalia Estrada. La cena conviviale, tra una quota paritaria e l’altra, è stata ulteriormente rallegrata al dessert quando ai quattro s’è unita la nuova firma di Repubblica, Natalia Espesa, ben più consona al ricavo di utili del Fondo di quanto possa fare Natalia Aspesi.
Una quota, comunque, è stata conservata per Stefano Ricucci.

Settembre è tempo di migrare.
Finisce un’altra estate e inizia l’autunno del giornalismo. Grandi novità tra i patriarchi del giornalismo, anche Sandro Curzi cui non sembrò vero di fare da presidente di garanzia della Rai, ha deciso di fare ancora una volta il compagno scomodo e di autoproclamarsi presidente ombra dell’azienda di viale Mazzini e per l’occasione ha fatto piazzare all’Ultima Spiaggia, il lido di Claudio Petruccioli nel mare di Toscana, tettoie di lamiera arroventata al posto degli ombrelloni: “Tanto è già settembre: è tempo de migrà”.
Tra tanti patriarchi, finalmente un giovanotto. Tra le novità della prossima stagione c’è il consueto arrivo del nuovo libro di Bruno Vespa. Dopo la “Sfida”, dopo il “Duello”, tutti s’attendevano il “Torneo” e invece, il noto giornalista televisivo, dopo aver esaurito la sua estate confezionando per vari quotidiani locali delle noterelle sulle sue vacanze, compreso un fondamentale reportage sull’uso del contropelo, ha preparato la sua offerta di stagione. Da Lampedusa, dove s’è fatto rasare da un barbiere bravo a fargli la saponata, Vespa ha pensato di dare alle stampe un libro dal titolo il “Salone”.
Non è purtroppo un calendarietto profumato con le donnine nude ma il racconto di un’epoca politica crudemente spiegata con la metafora dell’arte tonsoria.
Settembre è tempo di migrare, si sa, ma ottobre è il mese delle castagne. E cadono sempre i capelli. Nove Colonne si pregia di offrire ai propri lettori un titolo di un capitolo del testo di Bruno Vespa: “La ricrescita a rischio, sotto la bandana niente”.
E’ proprio tempo di migrare. Efficace e drammatico il sottotitolo:
“Berlusconi. Come già gli stanno facendo barba e capelli”.

Su il Foglio

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