Morris deduce da un presunto fatto un dovere. La morale è indeducibile dal fatto teoretico, così come è. E' come dire: gli uomini sono egoisti, allora la mia morale dice: "cerca il piacere ed evita il dolore"
Morris deduce da un presunto fatto un dovere. La morale è indeducibile dal fatto teoretico, così come è. E' come dire: gli uomini sono egoisti, allora la mia morale dice: "cerca il piacere ed evita il dolore"
Caro Thomas
Siamo su due binari diversi, per me la Fede e la morale che ne consegue non devono avere una dimostrazione razionale perchè tali non sono, tu cerchi di dimostrare la necessità della morale e, quindi della fede, ma entrambi arriviamo agli stessi risultati comportamentali, forse l'unica differenza è che io lascio gli altri liberi discegliere secondo coscienza, tu li vorresti obbligare per legge.
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta
Infatti Morris è un etologo alla Konrad Lorenz che applica i principi dell'etologia all'uomo " la scimmia nuda" analizzando i vari comportamenti umani alla luce dell'etologia, compie alcune forzature ma espone delle tesi suggestive ed estremamente eleganti
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta
Attenzione: per me la morale non segue solo dalla Fede, ma dalla ragione anche, l'ho spiegato. Quindi le loro necessità non sono collegate. La fede non è nell'ambito del filosoficamente dimostrabile, la morale naturale sì. Io differenzio tuttavia la legge naturale dalla legge positiva, come ho più volte detto. Individuo nella presenza di questo fondamento l'unica possibilità di ordine, pace e giustizia. Io non voglio obbligare nessuno a seguire una morale, soprattutto nel foro interno, semplicemente ritengo, con la Chiesa, che ci sono dei principi inderogabili, e che derogarli fa solo male.
Ma la Chiesa pone come principi inderogabili quelli stabiliti o dedotti dalla Rivelazione, che è soggetto di fede e aggira l'ostacolo della non coincidenza della legge positiva con quella Cattolica invocando la legge naturale presentando, di fatto, la propria morale come l'unica "naturale" e quindi giusta.
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta
Io credo che l'unica morale naturale veramente condivisibile da tutti gli uomini sia quella che riconosce i diritti fondamentali dell'individuo, dalla vita alla libertà di espressione, dalla libertà religiosa a quella economica ecc...
Tutto il resto dipende dal contesto culturale, sociale e anche giuridico in cui una civilità si sviluppa. L'indissolubilità del matrimonio infatti non vale per tutte le religioni nè è stata recepita in maniera uniforme nei vari ordinamenti giuridici e nelle varie epoche storiche.
No. Fermo restando che i principi della Rivelazione sono verissimi, in quanto rivelati da Dio che è infallibile, la Chiesa è garante anche dell'esercizio della retta ragione.
La Chiesa è unicamente garante della Rivelazione e della sua interpretazione, NON è garante dell'esercizio della retta ragione anche perchè i tre quinti dell'umanità non credono nella rivelazione, cosa fanno sbagliano tutti o non sono in grado di usare la ragione, in ogni caso il tuo ragionamento vale per i credenti e non in valore assoluto per tutta l'umanità
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta
Beh, non è certo il consenso della maggioranza che conferisce valore alla Chiesa, ma il mandato divino, che viene da Cristo stesso. Cristo stesso dice agli apostoli: "chi ascolta voi, ascolta me". Questa è verità infallibile, perchè è Parola di Dio. L'accettazione della Parola di Dio ha come condizione di possibilità un corretto uso della ragione, per questo la Chiesa si occupa anche di questo. Uso retto della ragione come qualcosa di oggettivo, lontano dai relativismi moderni, esiti meschini del pensiero moderno, post-cartesiano.
Scusa la domanda ma non voglio essere frainteso, ma tu hai mai provato a pensare alla questione astraendoti dalle tue convinzioni? Per chi non crede i tuoi discorsi sono privi di qualunque fondamento, cosa facciamo li escludiamo dal consesso civile oppure li obblighiamo a seguire una fede in cui non credono? Andiamo contro la libertà religiosa sancita dal concilio. Non mi diventerai mica sedevacantista? scherzo, ovviamente
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta