Secondo il mio parere i forumisti danno troppa importanza ai sondaggi che vengono pubblicati dimenticando che gli stessi sono ne' piu' ne' meno un'arma per accaparrarsi i voti e quindi addomesticati al bisogno.
Anzitutto , fossero anche onesti , secondo me i sondaggi non rappresenteranno mai il voto : per assurdo anche se si interrogassero tutti gli aventi diritto al voto , tutti rispondessero onestamente e le risposte fossero presentate senza correzioni di sorta il risultato del voto risulterebbe diverso.
Infatti circa il 20% degli aventi diritto non vota mentre interrogato al telefono potrebbe esprimere una preferenza.
A questo proposito immaginiamo che si faccia un sondaggio su due opzioni di voto e che su 100 interpellati 24 siano indecisi o non rispondano mentre , per i restanti 76 le due opzioni risultino alla pari.
Si dira' che A e B sono al 50%.
Presumibilmente la meta' degli indecisi non votera' , l'altra meta' si orientera' anch'essa 50/50 ma 8 dei 74 iniziali che avevano espresso una intenzione non voteranno.
Se di questi 8 3 avevano scelto A e 5 B il risultato del voto sara' : A = 41 e B = 39 per cui il risultato dal 50/50 previsto diventera' 51,25/48,75.
Come premesso il sondaggio e' poi uno strumento capace di convogliare il voto di alcuni elettori verso una delle due opzioni.
Per questo spesso i sondaggi sono taroccati , per questo la legge ne vieta la diffusione nel periodo antecedente il voto.
I meccanismi piu' importanti attraverso i quali un sondaggio puo influenzare un risultato sono essenzialmente tre :
1) bandwagon : convoglia le preferenze sul partito ( dato per ) vincente realizzando alla grande l'attitudine di correre in "soccorso" del vincitore.
2) underdog : convoglia le preferenze sul partito ( dato per ) perdente
3) letargo : toglie voti al partito ( dato per ) vincente poiche' molti sostenitori non considerano piu' il loro voto indispensabile per la partita.
4) mobilitazione : convoglia voti sul partito ( dato per ) perdente : di fronte alla possibile sconfitta ogni sostenitore fara' di tutto per non fare mancare il suo voto.

Questi effetti naturalmente interessano solo gli indecisi e gli elettori meno politicizzati ed informati ( 1 e 2 ) e piu' tiepidi ( 3 e 4 )
Ogni elettore indeciso potra' essere influenzato o dall'underdog o dal bandwagon a seconda del suo carattere e delle condizioni al contorno che possono variare da elezione ad elezione.

Poiche' entrambi gli schieramenti tendono a mostrare sondaggi favorevoli devo ritenere che entrambi ritengano l'elettorato indeciso piu' propenso a subire l'effetto bandwagon.
Ciascuno di noi ritiene piu' forte il meccanismo dal quale egli stesso e' piu' propenso a farsi condizionare.

In linea di massima la cultura di destra dovrebbe essere piu' permeabile all'effetto bandwagon , quella di sinistra all'underdog : ma chi si vuole influenzare spesso non e' ne' di sinistra ne' di destra e spesso a meno che sia un DELUSO.E fra i delusi alcuni sono orientati verso l'astensione , altri verso il salto di schieramento.

La prima categoria di persone , fino a che il distacco dato dai sondaggi e' molto contenuto , dovrebbe subire 50/50 i due effetti : oltre un certo limite di distacco saranno piu' soggetti all'effetto bandwagon.
I delusi di destra che ritengono di astenersi saranno soggetti all'effetto bandwagon solo se il divario a sfavore della destra diverra' notevole , i delusi di sinistra ritorneranno all'ovile nel caso contrario.
I delusi di entrambi gli schieramenti che pensano al salto della quaglia ritornevanno al rispettivo ovile nel caso per il loro schieramento originale sia prevista una vera e propria disfatta.

Applicando queste considerazioni alla nostra situazione ed assumendo per realistica una situazione che dia un distacco di 8 punti ritengo che il comportamento di Berlusconi sia essenzialmente di difesa : evitare di perdere molti indecisi e magari anche altri elettori , nessun interesse a recuperare i delusi.
Questo comportamento , sempre che la situazione di partenza sia caratterizzata da un suo vantaggio , dovrebbe fare comodo anche alla sinistra , che non avendo governato , ha pochi delusi e che dalla presentazione di una situazione piu' bilanciata non rischia ne' un effetto underdog ne' tantomeno letargo sul suo elettorato.E' corretto , a mio modesto parere , che il maggior pericolo per la sinistra sia pensare di avere gia' vinto.

Come conclusione , consideratane la strumentalizzazione , non darei molto peso ai sondaggi : piu' importanti saranno i risultati di eventuali elezioni parziali ed ancora di piu' come si muovera' questo grafico ( ammesso che non sia taroccato a sua volta ) .