Originariamente Scritto da
Léon Degrelle
sospinto da una curiosità indecifrabile, sono andato a rileggermi con calma il manifesto programmatico e le ragioni di fini riguardo la sua nuova creatura. finita la lettura, mi sono ricordato come, anche su questo forum e non solo, l'accoglienza ad essa riservata sia stata quantomeno tiepida, per non dire peggiore in alcuni casi. non svolgendo la professione di indovino nè del profeta, non sarò certo in grado di prevederne le fortune o le disgrazie, i successi come i fallimenti, pur tuttavia augurando al movimento una progressiva e inarrestabile affermazione culturale e politica. Credo possa essere importante evidenzare le modalità con le quali esso intenda ingaggiare la propria battaglia contro la modernità, della quale perlaltro si dichiara primo implacabile nemico. Ciò pare venga risolto attraverso l'utilizzo di strumenti propri sia alla modernità stessa che ai nostri più tradizionali, il tutto però sintetizzato in un manifesto che appare scarno, veloce, chiaro, essenziale, svuotato da ideologismi obsoleti e dalle inevitabili retoriche, felice orfano di bandiere e simboli del passato, intenzionato a inserirsi come una pulce nell'ingranaggio del sistema per ingripparlo. Sul Fini scrittore si possono nutrire debolissime riserve, sul personaggio televisivo qualcuna di più, ma nei fatti la sua immagine risulta estranea alle segreterie di partito di destra e di sinistra, così come originale è il terreno di lotta, che dalle consuete piazze si sposta decisamente su un piano più prettamente culturale e di idee, da un lato puramente metastoriche dall'altro più pratiche e contingenti.
Dunque mi domando e vi domando: siamo tutti certi che ciò non possa rappresentare per noi un modello dal quale partire e da cui trarre l'ispirazione decisiva per la costruzione di un movimento innovativo e di pulsante futuribilità? Perchè spero che un giorno l'antimodernismo e l'antidemocrazia adottino l'astuzia di cambiare i colori degli abiti che hanno da sempre indossato, aderendo a una fase di metamorfosi e di cambiamento della forma, senza tuttavia rinunciare alla propria superiore integrità spirituale.