Originariamente Scritto da
Alvise Nutti
In Italia l'unica dominazione stabile e prolungata da parte degli Arabi fu quella di Sicilia.
Andrebbe precisato che una buona parte di tali "arabi", che provenivano da quello che mi pare si chiamasse Emirato di Tunisi, erano berberi o maghrebini, comunque chiamiamoli arabi per semplicità.
La conquista della Sicilia iniziò nell'827 e terminò nell'878.
La riconquista dell'isola da parte dei Normanni ebbe inizio nel 1060 e fu portata a termine nel 1091.
A quanto mi risulta i matrimoni misti furono scarsi, dato che i Siciliani del tempo (peraltro greco-ortodossi, mentre gli attuali siciliani cattolici derivano in gran parte dagli immigrati italiani e francesi che popolarono l'isola dopo la riconquista), vivevano in condizioni di subordinazione e schiavitù, nonché per motivi religiosi. Se riflettete sul fatto che, sino a cinquanta anni fa, erano rarissimi i matrimoni tra cattolici e protestanti (ce ne fu uno nella mia famiglia alla fine degli anni quaranta, e fece uno scandalo che non vi dico), apparrà verosimile come la religione fosse un ostacolo ad unioni miste legittime (per il concubinato, la prostituzione, gli adulteri, le tresche e le vergini disonorate non saprei stimare).
Quanti furono gli arabi che popolarono la Sicilia? Erano solo soldati, funzionari ed amministratori o c'erano anche dei coloni? Non ne ho idea.
Che fine fecero dopo la riconquista? Nel periodo normanno, all'inizio, fu loro consentito di rimanere, ed in parte di conservare gli incarichi. Molti però preferirono emigrare, per non vivere sottomessi ai cristiani. Progressivamente i loro diritti furono sempre più limitati. Federico II, spesso visto come un sovrano multiculturale, ne deportò molti in una colonia a Lucera (Puglia), per poterli meglio controllare. La colonia fu sterminata con inaudita ferocia dagli angioini nel 1300. Con gli angioini dopo il 1250 e poi, con gli Aragonesi dopo il 1278 si rafforzarono le deportazioni, le emigrazioni e le uccisioni arbitrarie.