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Risultati da 1 a 5 di 5
Discussione: Silentemente....
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06-01-06, 17:27 #1
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Silentemente....
Mi pare che la sinistra stia superando la Lega in tema di federalismo. E' chiaro che si tratta di un federalismo non competitivo, perequativo, "sociale" per usare un termine di cui si abusa.
Ma forte è la sensazione che certe iniziative, come la rete del nuovo municipio, l'opposizione alla TAV, l'uso delle autonomie locali in funzione dell'affermazione dei nuovi diritti (al di là delle idee in merito), la forte contestazione nei confronti di leggi finanziarie che penalizzano il welfare locale e di ogni riappropriazione indebita di funzioni da parte dello Stato, a cui possiamo aggiungere il sostegno all'introduzione delle De.Co. per i prodotti agro-alimentari o l'idea dell'obiezione fiscale alle spese militari, stiano pian piano ricreando un legame fra un certo socialismo federalista, di carattere neo-municipalista, e il progressismo.
E' chiaro che questo federalismo, si può obiettare, non ha nulla a che vedere col riconoscimento di un'identità padana e non sposta l'asse della discussione sul piano del diritto dei popoli, né su quello fiscale molto caro al padano medio... Ma la Lega si? Ha ancora qualcosa da spartire con tutto ciò?
Vuoi vedere, dico io, che a livello di autonomismo (capacità da parte dei soggetti di dare leggi a sé) la sinistra sta superando la "nuova destra" di cui la Lega vorrebbe essere alfiera ITALIANA? L'articolo "belleriano" citato in un altro thread, scritto dall' orionista, pare rimarcare questo timore: il timore di un'offensiva da sinistra in merito a temi che la Lega, per connivenze governative e per l'evoluzione della coscienza di classe (borghese), non riesce più a veicolare con forza e convinzione.
Anche la devolution rimane qualcosa di etereo: non si capisce quale impatto "rivoluzionario" avrà sulla vita dei cittadini, non modificherà radicalmente i rapporti fra lo Stato e il cittadino, fra il centro e la periferia, non metterà in discussione la tecnocrazia di cui lo Stato, odiernamente, si fa interprete.
Evidentemente la Lega deve prendere atto che la devolution ha senso se, con la riduzione di scala, si avvia un processo attraverso cui si modificheranno i rapporti interni alla stessa offerta sociale, si avvieranno nuovi processi di partecipazione politica, si valorizzeranno economie locali e non semplicemente distrettuali, si creeranno gli strumenti per pensare il territorio con quella sensibilità che le attuali istituzioni non hanno mai dimostrato, accecate da un controllo totale e strumentale della sua esistenza.
Ma tutto ciò, purtroppo, non sembra interessare il padano medio, che rimane ancora legato al senso comune borghese secondo cui il benessere coincide con il P.I.L. o, al massimo, con l'abbassamento del tasso di reati sociali, che non conosce né si interessa alla presenza di dis-economie fin quando queste non intaccano i suoi interessi, che nel ruolo di vassallo dei poteri economici si trova sempre a suo agio.
Poichè la Lega, più che movimento capace di far cultura, è agenzia elettorale, temo davvero che l'involuzione centralista sia inevitabile.
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06-01-06, 18:46 #2
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Mi sembra improbabile che QUESTA sinistra possa proporsi come movimento per il raggiungimento di un federalismo compiuto.
Dopo lo sbandamento provocato dalla caduta del Muro e delle "democrazie popolari", la sua vocazione massimalista, internazionalista e terzomondista si è improvvisamente riaccesa, con l'esaltazione utopica della immigrazione sfrenata, e con la contemporanea condanna di razzismo, per ogni tentativo di far riemergere culture e caratteri identitari dei popoli dello stivale.
Massima sensibilità naturalmente, al limite del servilismo, per chi arriva clandestinamente.........
Se la sinistra vuole proporsi come autentica forza federalista o indipendentista, cominci con il reclamare il rispristino della sovranità sulle frontiere; tutto il resto sarà conseguente.......
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06-01-06, 18:52 #3
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Lascio perdere la lega, ma la sinistra non mi pare molto federalista... l'unico motivo per cui chiede soldi e potere per le autonomie locali è che in questi anni ne ha conquistate elettoralmente una quantità grandissima, quindi maggiori risorse corrispondono a maggiore potere.
Per quanto riguarda la tav la sinistra ne appoggia pienamente la costruzione, ma a parole sta coi manifestanti... nulla di nuovo... ti stringe la mano, ti sorride e quando ti giri te lo mette nel...
ciao!
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07-01-06, 10:13 #4
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Max & Max, io ho premesso che non parlavo di immigrazione. Parlavo semplicemente di autonomie locali. A mio parere, quello Berlusconi è stato il governo più centralista da quando sono state istituite le regioni.
Possiamo anche dire che la sinistra è internazionalista e terzomondista. Ma la destra è diversa? Dobbiamo stare attenti a non cadere nel gioco delle parti, e valutare le questioni singolarmente ed empiricamente, non richiamandoci a consunti schemi interpretativi ormai decaduti.
Su un tema caro alla Lega che fu, come l'abolizione delle prefetture, sono certo che vi sia più sensibilità a sinistra che a destra. Non che la sinistra le abolirà mai ma che, nel caso si aprisse questa questione, troveremmo interlocutori più attenti a sinistra che a destra.
Anche perchè, ripeto, da osservatore attento al tema di cui si discute, sto notando un certo sommovimento. Forse vogliono levare alla Lega il terreno da sotto i piedi, e la Lega non se ne sta accorgendo.
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07-01-06, 18:05 #5
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Nulla da eccepire, la destra non mi sta simpatica e di sicuro la devoluzione dei poteri agli enti locali non è un ideologia compatibile con quella di destra... ma sta di fatto che con la sinistra ci abbiamo provato e abbiamo ottenuto solo un... membro in quel posto... con la destra ci abbiamo provato e abbiamo ottenuto qualcosina di ciò che abbiamo chiesto.
Mi pare che le coalizioni di destra e sinistra in italia non siano molto differenti tra loro... entrambi mondialisti, immigrazionisti (turchia in europa etc etc), centralisti... mi pare che i litigi siano tutta scena, alla fine il loro obiettivo principale è tenere saldamente il potere nelle loro mani, lontano dalla gente.
La questione non è se la lega debba essere di destra o sinistra, la questione è: per raggiungere gli obiettivi che si pone(dai facciamo finta che se li ponga ancora), la lega deve usare il suo peso alleandosi in una coalizione come la cdl, che ha bisogno di lei per riuscire a vincere, in modo che possa estorcere ai propri alleati di governo qualche riforma in senso federale, oppure mettersi in una coalizione che supererebbe comunque l'avversario e che quindi potrebbe scaricare la lega in qualsiasi momento senza esaudire alcuna richiesta?
Io credo che, siccome la lega non dovrebbe essere ne di destra ne di sinistra, nell'impossibilità di correre da sola dovrebbe scegliere l'alleanza che le permetterebbe di estorcere all'alleato più riforme possibili, tanto la ferma intenzione di mantenere il potere centralizzato a roma la ritroviamo indifferentemente sia di qua che di là...
Poi , di certo ben distinto dal fatto di decidere in quale coalizione stare, si ha l'altro problema: cioè se la lega sia entrata anch'essa nel sistema per ... magnare... oppure se stia solo usando il sistema per aquisire il potere per raggiungere i suoi obiettivi, ma questo è un altro discorso, essenziale, ma che c'entra poco con destra o sinistra.