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Risultati da 1 a 10 di 132

Discussione: Vincere

  1. #1
    alfredoibba
    Ospite

    Predefinito Vincere

    Per vincere!

    Forti e nel rispetto delle proprie identità dottrinarie e politico-culturali, coscientemente uniti nell'idea del pericolo rappresentato dal nemico comune, insieme si potrà costruire un futuro di speranza e di libertà che non sia quello auspicato da banche e multinazionali e delineato dallo scenario delirante del nuovo ordine mondialista.

    Scorgerete di quanta ipocrisia, di quanta falsità e di quanta indecenza è composta la società moderna occidentale: il Sistema che si regge sul dominio delle democrazie parlamentari borghesi.
    Esso è una bolgia ove emerge la componente più bestiale, più inetta, più bassa e rozza della componente umana.
    Non è un caso, quindi, che il mondo venga retto da faccendieri e da mercanti, da sfruttatori e da dèmoni, dediti ad astrazioni ed equazioni dettate dal potere del soldo, che nulla hanno di sensato, di umano e di leale.
    Ascoltate la magnanimità d'una composizione musicale di Ludwig van Beethoven, di George Friedrich Händel o un madrigale di Claudio Monteverdi; oppure leggete un passo di Platone o di Nietzsche e se permeati di animo sensibile e profondo scorgerete con dovizia quanto questa società sia permeata dal nulla.
    Solo il nulla o l'apologia della moda e dei consumi modella greggi sempre più basse, tanto da elevare a potenza il semplice istinto che caratterizza con naturalezza gli animali.
    Scriviamo queste righe per sottolineare ancora una volta quanto assurda, languida e spettrale sia questa società liberaldemocratica, satura di economicismo, di scientismo e di tecnologismo. Una società disorganica ove emerge nitidamente lo strapotere della moneta e del profitto, ove masse sempre più debosciate, smidollate e svigorite, concorrono al consolidamento al potere delle oligarchie usurocratiche. Masse prive d'ogni riferimento vitalistico -che non sia quello di rincorrer moneta ed il pieno delle comode futilità domestiche ed extra; guardateli adorare, come una smisurata preghiera, come degli ebeti i telefoni cellulari preda delle suonerie più scimmiesche-, oramai in cancrena, come questo mondo moderno, e che non presentano più alcun interesse per vivere e crescere interiormente, per vivere in armonia con la natura.
    Ci sembra che gli unici interessi dellemasse, oggi, siano o coincidano con quelli dei potenti: petrolio, risorse alimentari, brevetti, capitali e controllo dei mezzi di comunicazione. L'economia, soprattutto, è il ponderoso strumento di controllo e di potere della oligarchia plutocratica su milioni di esseri umani.
    Ci sembra ben fondato il dato che "Avanguardia",oramai, abbia indirizzato parte della propria attenzione, insieme alla propria capacità di analisi, di critica e di proposta, sui mezzi di controllo e di dominio del Sistema mondialista sopradetti.
    Abbiamo parlato molto frequentemente di lavoro, meglio della fine del lavoro, di biotecnologie, di alimentazione, delle aberrazioni degli OGM e della sperimentazione animale. Apportando anche degli incisivi contributi, attraverso recensioni librarie, con le esperienze antagoniste contro multinazionali e lobbies del profitto di Vandana Shiva e José Bove. Nella totale aridità politica dello spettrale deserto del neofascismo italiano abbiamo seminato più d'un germoglio che -tenete sempre in considerazione che operiamo nel deserto- stenta a crescere.
    La nostra radicata, determinata e consapevole, avversione a quanto è economia capitalistica, al modello di sviluppo capitalista, ci ha portati ad una coincidenza/convergenza che speriamo possa diventare un fruttuoso laboratorio politico indirizzato alla mobilitazione anticapitalistica nel segno della saldatura, e non in quello della scomposizione pur nel rispetto delle reciproche identità, degli antagonismi, univocamente in marcia contro l'oppressione e lo sfruttamento del capitale.
    Da diverso tempo avevamo intrapreso uno scambio editoriale, libero e genuino, con le "edizioni malatempora",adesso sempre nel segno della totale contrapposizione al modello neoliberista ed allo sfruttamento economicista, abbiamo organizzato un convegno sul tema «I nemici del capitale a convegno»,grazie alla intelligente disponibilità antagonista e movimentista dell'editore Angelo Quattrocchi e dell'avvocato Domenico de Simone, controeconomista, collaboratore di "malatempora", autore di quattro libri di critica all'economia liberista, di denuncia del potere delle banche e del denaro ed inventore del reddito di cittadinanza, ex-sessantottino, già allontanato dal quotidiano "Il manifesto" per «frazionismo», etc. etc.
    Domenico De Simone ha avanzato una richiesta-proposta provocatoria al Sistema: il reddito di cittadinanza, tesi che ha anche catalizzato l'interesse di più cialtroni in bivacco permanente all'interno delle istituzioni burocratiche della colonia italiota. Richiesta che possiede un fondamento sociale ed umano autorevole: cancellerebbe la povertà, la disoccupazione, la schiavitù del lavoro sottopagato e salariato, la disperazione per la ricerca d'un lavoro per poter (soprav)vivere. In più, aiuterebbe l'uomo a realizzare e coltivare le proprie predisposizioni e cancellerebbe l'usura istituzionale e legalizzata avanzata dalle banche.
    Chiederemo a De Simone se tale sua proposta è da avanzare all'interno di una società come l'attuale o all'interno di un nuovo Stato, che a priori rifiutasse già il malaffare istituzionalizzato, l'economia capitalistica e il dominio dell'Alta Finanza internazionale. Praticare il reddito di cittadinanza all'interno della repubblica democratica e antifascista significherebbe avallare l'obliquo ed inaffidabile principio italiota di pulcinella e del mandolino che vige trasversalmente dal Brennero alla Sicilia. Pensate anche a quanto sta accadendo nel calcio. Per gli interessi della televisione, di una burocrazia di faccendieri e di intrallazzatori di capitali, la Lega calcio con Carraro e Galliani, presidenti e dirigenti di società, sensali vari, hanno distrutto il calcio, o meglio il principio dello sport, della lealtà sportiva, dell'agonismo e dell'intelligenza tecnico-tattica, alla faccia di chi paga il biglietto, degli sportivi puri e degli appassionati. Il calcio deve essere uno sport che deve sublimare il rettangolo verde e non il sistema capitalistico del tubo catodico... bisogna cacciarli via: tutti a casa!
    Tornando al convegno con "malatempora", vedremo anche quale panorama si potrà e si riuscirà a disegnare in base a tale convergenza. A priori abbiamo già superato l'arido steccato ideologico anticomunismo-antifascismo, molto utile e vantaggioso per il Sistema liberalcapitalistico, che vede contrapporsi forze (pur se, a nostro avviso, necessita fare sempre dei doverosi e necessari distinguo) che a loro volta rifiutano -almeno a parole- la società economicistica e che in piazza, nelle scuole e nei luoghi di lavoro potrebbero schierarsi contro il potere e la dittatura del partito unico della borghesia. Un segnale di grande intelligenza politica ed umana, fondato su un principio superiore che va a schiacciare decenni di incomprensioni e di pesanti conflittualità che hanno stritolato diecine di giovani vite, permettendo inoltre ad una cricca di balordi di mantenere e di ristrutturare il potere ai danni del popolo e di avallare, aggressione dopo aggressione, il dominio imperialistico giudaico-statunitense nel mondo.
    Pur se non condividiamo totalmente alcune equazioni dell'avv. De Simone, le sue proposte ci appaiono molto più dinamiche e, sul piano politico-militante, facilmente inscrivibili all'interno di una contrapposizione politica antagonista rispetto a quelle, avanzate da più di un decennio, dal professor Giacinto Auriti. Pur se valide, queste ultime ci sembra abbiano perso di mordente, infiacchite, all'interno di convegni con settori istituzionali e partitocratici che alla fine hanno smorzato e disinnescato le valenze antiusurocratiche e antimonetarie del progetto avanzato dal prof. Giacinto Auriti.
    La Comunità Politica di Avanguardia concorda pienamente con Mimmo De Simone nell'affermare che nella scienza economica «non c'è niente da capire»: che «si tratta, infatti, di un cumulo di idiozie sulle quali è stata fondata una scienza inesistente, un vaniloquio disgustoso e del tutto inutile» [cfr. "Un Milione al mese a tutti: subito",malatempora, Roma 1999, p. 8].
    Alla stessa maniera condividiamo l'analisi critica alla ristrutturazione neocapitalistica e liberista del mondo del lavoro (si possono leggere sull'argomento, negli anni, decine e decine di articoli da noi pubblicati), ai suoi domini di controllo planetari quali il FMI, il WTO e la Banca Mondiale, sull'idiozia e la truffa del PIL e degli indici di borsa e nell'affermare che «il lavoro come l'abbiamo conosciuto, il posto fisso per una vita o quasi, sta rapidamente scomparendo».
    «La grande fabbrica, per mezzo dell'automazione -prosegue De Simone-, distrugge più posti di lavoro di quelli che crea. La disoccupazione cresce e viene solo attenuata dalla nascita di migliaia di nuove attività nelle comunicazioni e nell'informatica. In soli vent'anni l'occupazione nelle fabbriche e nell'agricoltura si è dimezzata. Dal 1995, la maggior parte del PIL è prodotta dal lavoro autonomo, soprattutto nei settori dei servizi, del commercio e della piccola industria. La parola d'ordine imperante è diventata la flessibilità, vale a dire la necessità di cambiare lavoro o luogo di lavoro più volte nella vita. Altra parola d'ordine è: inventatevi il vostro lavoro. Ce lo ripetono fino alla nausea, dalle tribune dei mass media, politici, economisti ed altri imbonitori», [cfr. "Un milione al mese a tutti: subito!", p. 12]
    In appendice a queste preoccupanti constatazioni, che nella quotidianità hanno rappresentato un'acuminata mannaia per migliaia di lavoratori che in sintesi il lavoro non ce lo hanno più, De Simone pone, tra le altre, una domanda legittima che pone il seguente quesito: «che ci stanno a fare tutti questi politici, questa burocrazia, questa organizzazione dello Stato, sempre pronti a vessare i cittadini con richieste assurde ed esose, con tasse crescenti, con la sua brutale ignavia quotidiana, se poi non riescono a risolvere nessun problema e di fronte alla domanda di chi cerca un lavoro qualunque per sopravvivere sanno dare solo il consiglio di cercarselo da sé?».
    Ed in base a questa considerazione che noi chiediamo: il reddito di cittadinanza è elargibile in questa società, in questo Stato, in questa burocrazia fondata su parametri di criminalità mafiosa, di affarismo, di negligenza, di pressappochismo ove quasi nessuno compie il proprio dovere?
    È una fondata constatazione che l'esigenza prioritaria per quanti si oppongono al dominio ed allo sfruttamento della economia capitalista è quella di un nuovo Stato, di una nuova società, che ponga le sue basi su connotazioni etiche, di giustizia sociale, di identità, di sovranità politica e di autodeterminazione? Lo affermiamo in considerazione del fatto che siamo governati da bande criminali posizionate nel centro, alla destra ed alla sinistra dei parlamenti borghesi; bande partitocratiche al servizio e in combutta con le banche che ci estorcono continuamente danaro attraverso molteplici sistemi.
    Mimmo De Simone non può non essere d'accordo con noi, dato che egli afferma scrivendo: «In Europa, governi di destra e di sinistra hanno ingaggiato una gara perversa e vergognosa con il FMI e le banche centrali a chi riesce a chiedere più sacrifici alla gente su salari e pensioni. Un ignobile coro, martella quotidianamente i cittadini per convincerli all'assoluta necessità di rinunciare anche al necessario per poter mantenere in piedi questo sistema. Da un lato si alimentano ricchezze finanziarie smisurate, nell'ordine delle migliaia di miliardi che rimangono sostanzialmente esenti da qualunque imposta, dall'altro si tolgono cento mila lire al mese a pensionati o salariati che faticano a sopravvivere con quello che prendono a fronte della vendita della propria vita» [cfr. op. cit. p. 86].
    Ne discuteremo coi nostri graditi ospiti, in quello che auspichiamo possa essere un momento di costruzione sentita d'un ponte rivoluzionario che possa catalizzare l'interesse e l'impegno di chi rigetta ed abiura questa società, fondata sui canoni di sfruttamento degli interessi imperialistici e multinazionali.
    Noi ribadiremo il nostro radicamento alla dottrina sociale, popolare e rivoluzionaria, antiplutocratica ed anticapitalistica del Fascismo. Radicamento che prende corpo, animo e spirito, attraverso le origini socialiste, anarchiche e nazionali di San Sepolcro fino a Verona, dalla cogestione alla socializzazione, della totale mobilitazione rivoluzionaria, armi in pugno, della Repubblica Sociale Italiana contro il vampiro capitalistico, rappresentato dalle bande mercenarie anglo-alleate sbarcate in Europa per assecondare e plasmare gli interessi della plutocrazia giudaico-massonica.
    «Se la borghesia crede di trovare in noi dei parafulmini -affermò Mussolini davanti al movimento delle camicie nere-, si inganna. Noi dobbiamo andare incontro al lavoro... vogliamo abituare le classi operaie alla capacità direttiva... Di fronte alle dottrine liberali, il Fascismo è in atteggiamento di assoluta opposizione, e nel campo della politica e in quello dell'economia».
    Forti e nel rispetto delle proprie identità dottrinarie e politico-culturali, coscientemente uniti nell'idea del pericolo rappresentato dal nemico comune, insieme si potrà costruire un futuro di speranza e di libertà che non sia quello auspicato da banche e multinazionali e delineato dallo scenario delirante del nuovo ordine mondialista.
    Leonardo Fonte

  2. #2
    alfredoibba
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    Questo sì che è parlare da Capi.
    Voi destraioli amicate pure con A.N., la CPA, analogamente ad altre realtà, instaurano un dialogo con la sinistra radicale.

  3. #3
    SMF
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    cpa unica opposizione....nella fantapolitica

  4. #4
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    Per giò: Voi invece eroi della politica in Israele al muro del pianto

  5. #5
    LONGINO
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    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba
    Questo sì che è parlare da Capi.
    Voi destraioli amicate pure con A.N., la CPA, analogamente ad altre realtà, instaurano un dialogo con la sinistra radicale.

    l'unico rapporto con la sinistra radicale,non puo essere che conflittuale,vai a un qualsiasi corteo loro con il bel adesivo con la celtica che sta sul tuo sito e ti usano come puntaspilli....

  6. #6
    Massimiliano71
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    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba
    Questo sì che è parlare da Capi.
    Voi destraioli amicate pure con A.N., la CPA, analogamente ad altre realtà, instaurano un dialogo con la sinistra radicale.
    Scusami, ma su altro 3d ti avevo posto un quesito: te negli ultimi 35 anni hai soggiornato in un igloo al polo nord?

  7. #7
    SMF
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    Citazione Originariamente Scritto da Nazionalrivoluz
    Per giò: Voi invece eroi della politica in Israele al muro del pianto
    dai, ora siamo alleati con Alternativa Sociale
    un po' di cameratismo

  8. #8
    giuliano
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    Leonardo Fonte?
    A sì, l'ho visto fare una bella "pippa" a treviso al corteo contro il G8!!!
    L'ho visto leccare il culo bene bene...

  9. #9
    Massimiliano71
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    Citazione Originariamente Scritto da Lupo Nero
    ALFREDO...GUARDA UN PO'...PER TE COSA C'è PRONTO...

    Ma è piombato bene??!!!

  10. #10
    Il domani appartiene A NOI...!
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    Red face Con i nostalgici della guerra civile purtroppo nessun dialogo politico è possibile!!!

    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba
    ............. instaurano un dialogo con la sinistra radicale.
    ............ Ah......... Quanto piacerebbe anche a me che questo avvenisse......... ...........!
    ......... A parte ottimi rapporti che possono istaurarsi con singoli elementi ............ Il dialogo con l'estrema sinistra purtroppo.......... è SOLO UTOPIA...........!!!

 

 
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