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Florian
Fascisti / Sfascisti
La destra italiana è Fini
di Florian
Avete notato?
Accanto ai pochi che si sforzano qua e là di portare contributi critici al centrodestra italiano, cercando di ragionare sulle idee, i programmi e la fisionomia politica dei candidati, c'è un bel po' di gente - nei giornali, sui forum, tra noi - che ha ormai come sport preferito l'attacco ad alzozero verso Fini e i suoi accoliti.
Mi chiedo: cosa si vorrebbe ottenere agitando tutto questo polverone? Quale sarebbe la strategia? Costringere il "nostro" a lasciare la baracca? Il guaio è che se va via Fini va via AN, ci avete pensato? Vi sta bene? E' ciò che volete?
L'importante nella vita è intendersi. Giusto pochi giorni fa Gianfranco Fini ha radunato attorno a sè tutti i colonnelli di quella che fu un tempo Alleanza Nazionale (compreso Gasparri), chiedendo se poteva contare ancora sulla loro fiducia. Ebbene non uno ha risposto contrariamente, quella che tuttora si riconosce come la destra italiana ha rinsaldato il suo patto di fedeltà con Gianfranco Fini.
Dovrebbe essere chiaro, d'altronde, che chi dissentiva da Fini se n'è già andato via da un pezzo. Vedasi Storace, Santanchè, Poli Bortone, Fisichella, Fiori, Selva, Pedrizzi, Rebecchini... Alcuni sono ormai lontani dal PDL, altri invece continuano a nuotare nella stessa acqua di prima (e allora che se ne sono andati a fare? boh!)
Voi mi chiederete se uno come La Russa o Gasparri, berluscones da una vita, sia "pazzo" a seguire un leader che ha una linea politica completamente diversa dalla sua! E che vi devo rispondere... Succede anche tra gli ex di Forza Italia. Stessa cosa. E questo perchè abbiamo a che fare non già con delle correnti ideologiche, ma con delle bande... E la destra, o quel che rimane di essa, si è ridotta ad essere la "banda di Fini". Tutto qui.
Ma per piacere finiamola con l'osservare la pagliuzza nell'occhio altrui, sorvolando bellamente sulla trave che offusca la nostra vista. Chi dà a Fini del rinnegato non può, per coerenza, stare dalla parte di chi a destra mai è stato e possibilmente mai sarà. Mi riferisco a Bossi e Berlusconi, per le ragioni che Veneziani ha oggi puntualmente esposto sul Giornale.
Vi pare mai che uno come Bondi sia di destra? Che Maroni - immigrati a parte - sia quel che si dice un conservatore? Qualcuno pensa davvero che Bossi sia un cattolico tradizionalista? Lo chiedo, perchè mi sembra che qualcuno tra noi si sia bevuto il cervello...
Ci vorrebbe un NUOVO leader di destra, ecco la verità, come ha giustamente segnalato Veneziani. Ma per quale destra? Ognuno di noi ha le sue convinzioni e stentiamo a metterci d'accordo tra conservatori, figuriamoci che succederebbe su scala nazionale! La realtà che ogni nazione ha la "propria" destra - amara verità, per questo io non sono nazionalista e ogni giorno che passa sempre meno mi riconosco nella "nostra" destra. Allo stesso tempo però non mi straccio le vesti, come qualcuno (che ci fa o ci è) si premura di fare ogni giorno.
Come non vedere che tutto ciò che oggi dice Fini è stato elaborato, attraverso decenni di "eresie", dagli intellettuali missini? Se esiste una corrente omosessuale a destra (Gay Lib) o se certo libertarismo piratesco (Capitan Harlock) è di casa tra i finiani questo lo si deve perchè anche ai tempi di Almirante non tutto il partito si riconosceva nel motto "legge & ordine". Per alcuni missini (molti, pochi, non so) era proprio il sovvertimento delle regole "borghesi" la pura essenza del fascismo.
A qualcuno parrà strano, ma c'è invece una forta carica di anarchia nel fascismo, un atteggiamento "futurista", ribelle alle convenzioni, alle classi, ai padri, che negli anni sessanta e settanta lo sovrappose per molti versi al socialismo libertario della "Nuova Sinistra". Non a caso i poeti beat e il loro mentore Ezra Pound furono riveriti a destra non meno che a sinistra. Non a caso Che Guevara piace a destra, a tal punto che gli hanno dedicato persino un libro. Tutto questo può dispiacere e a me sinceramente dispiace... ma io non ho la pretesa di piegare un secolo di storia ai miei voleri...
Quando leggo Veneziani - che pure è il più conservatore tra i fascisti - lo seguo per un po', ma poi mi rendo conto che le sue conclusioni non sono uguali alle mie. Che la sua destra "identitaria e nazionale" non è la mia, che io non c'entro niente con la "loro" storia. E questa considerazione dovrebbero fare, per motivi diversi, anche coloro che si ostinano a voler identificare la destra italiana (e sottolineo "italiana") con il tradizionalismo cattolico, la difesa dei valori, della razza bianca, dell'Occidente, eccetera eccetera.
La destra italiana non ama i marines e simpatizza per gli arabi, che considera parte della stessa civiltà mediterranea. Volendo sintetizzare possiamo dire che il perimetro in cui si muove va da Fini a Buttafuoco. E' quella roba lì, che conosciamo benissimo. E' "Area", la rivista di Alemanno che ha sostenuto Obama, è Buffon scavezzacollo che grida "Boia chi molla", è Storace nostalgico del Fronte della Gioventù, è la Polverini che difende il "socialismo buono"... Questa è ancora, per la stragrande maggioranza dei casi la nostra "destra". Poi noi possiamo dire pure che non ci piace, ma andiamoci piano col parlare di "tradimenti", si rischia di tradire l'intelligenza.
Detto questo, è evidente che se si sta nel PDL (e anche se si è alleati del PDL) si sta anche con Fini. Come si sta con Bondi, con Rotondi e Caldoro. E ricordiamoci che Berlusconi e Bossi rappresentano il "centro" del partito. Se infatti il PDL si definisce di "centrodestra" è perchè, guarda caso, ci stanno dentro i finiani. Fino a prova contraria sono loro la destra italiana.