Il portavoce del Professore scrive al presidente della Rai Petruccioli
"Permangono le condizioni che più volte sono state da noi respinte"
Confronto tv, Prodi dice no
"Mancano le garanzie"
Il direttore generale della Rai: "Questione di volontà non di tempi tecnici"


Romano Prodi
ROMA - "Non ci sono le garanzie per un corretto svolgimento dei confronti tv tra il leader dell'Unione, Romano Prodi e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi". Così il portavoce dello stesso Prodi, Silvio Sircana, si rivolge con una lettera al presidente della Rai, Claudio Petruccioli.

"Gentile presidente - si legge - rispondo alla sua cortese lettera con la quale comunica al presidente, Romano Prodi, il calendario dei confronti televisivi e delle conferenze stampa fissato dalla Rai in ottemperanza al regolamento disposto dalla Commissione di Vigilanza in vista delle prossime elezioni politiche. Con rammarico - continua - devo constatare che, nonostante i reiterati tentativi di convincere la nostra controparte politica, permangono le condizioni che più volte sono state da noi respinte. Mi riferisco in particolare alla conferenza stampa di chiusura del leader della coalizione di destra nella veste di presidente del Consiglio: conferenza che, da parte nostra, è stata reiteramente definita inaccettabile in quanto consentirebbe ad una delle due coalizioni di maturare un indebito vantaggio competitivo".

"In secondo luogo - continua la lettera - non trovo menzione delle garanzie da noi più volte richieste per lo svolgimento dei confronti. Parlo di posizionamento dei candidati nello studio, di posizionamento delle telecamere, di regole di regia (come, ad esempio, il divieto di inquadrare durante l'intervento del candidato 'A', il candidato 'B' ad evitare commenti di quest'ultimo utilizzando la mimica facciale e il body language), di tempi regolamentati per le domande e per le risposte, la presenza o meno del pubblico oltre, ovviamente, alla scelta del conduttore".

Imbarazzo in Rai con il direttore generale Alfredo Meocci che in mattinata aveva confermato: "La Rai mette a disposizione gli spazi, poi i leader decideranno cosa fare". "L'ultima lettera in merito - precisa Meocci a margine di una conferenza stampa sulla Giornata della pace - è quella che abbiamo mandato noi. Sono loro che devono dare una risposta, non è tanto un problema di tempi tecnici ma di volontà".

L'ipotesi avanzata dalla Rai nei giorni scorsi per il primo faccia a faccia tra Prodi e Berlusconi era quella del 13 marzo, quindi i tempi sarebbero ravvicinati, ma per il direttore generale non ci sono scadenze: "Anche se - precisa - sarebbe meglio avere una risposta prima possibile, magari anche domani per prendere una decisione".

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Confronto tv, Berlusconi
"Io ci sarò, spero anche Prodi"

ROMA - "Io ci sarò, spero che ci sia anche il mio competitore. E' illegittimo e irresponsabile l'atteggiamento di Prodi, è illegittimo sottrarsi a quanto stabilito dal parlamento e andare contro la legge". Così Silvio Berlusconi risponde al no di Romano Prodi al confronto televisivo di lunedì prossimo. "Il leader dell'Unione si confronti in modo pacato e civile come faccio io. Se non viene esigerò dalla Rai di avere il tempo stabilito dalla commissione di vigilanza per illustrare quanto fatto dal mio governo", aggiunge.

E a rincarare la doese ci pensa il portavoce del presidente del Consiglio Paolo Bonaiuti. "Stanno menando il can per l'aia - dice - scuse, scuse e ancora scuse per evitare il confronto". C'è ancora spazio - chiede un giornalista a Bonaiuti - per una trattativa che permetta la sfida tv tra Berlusconi e Prodi? "Non c'è nulla da trattare. Le regole - replica il sottosegretario - ci sono già e sono quelle stabilite dalla commissione di Vigilanza".