Citazione Originariamente Scritto da DECLEGIO
Oggetto: indicazioni di voto
Il movimento Gioventù Europea Trieste ha deciso di appoggiare la candidatura di Manlio Portolan a sindaco di Trieste e dei candidati della lista “Prima gli Italiani” al consiglio comunale di Trieste. In particolare sosterremo Ugo Fabbri, il quale offre, grazie alla sua esperienza di sindacalista e alla sua lunga militanza politica, garanzia di serietà e passione, soprattutto per quanto riguarda le tematiche del diritto e della precarietà del lavoro conseguente all’applicazione della legge Biagi. In un periodo caratterizzato dalla pseudo alternanza fra “finta-destra” e “finta-sinistra”, scegliamo di appoggiare la candidatura di chi non ha paura di “andare contro” e di proporre un programma veramente sociale alla Città, fatto di lavoro, diritto alla casa e sanità per tutti.
Crediamo che sia importante schierarci in un momento decisivo per la città, pur non condividendo alcuni punti del programma della lista, soprattutto quelli di carattere troppo spiccatamente nazionalista in un momento in cui, come le recenti iniziative portate avante da alcune associazioni degli Esuli dimostrano, le strutture europee possono dare giustizia alla martoriata VEnezia Giulia. E ci schieriamo accanto a persone che fanno della loro autonomia dai centri di potere e dalle lobbies economiche, della loro passione e della loro militanza attiva una Bandiera per il futuro.
Per quanto riguarda le elezioni nazionali il Movimento ha scelto la strada del “Non voto”, in quanto come espresso nei manifesti apparsi in città non esiste una vera alternativa, essendo i candidati due esponenti di interessi economici del potere liberal-capitalista. Fra una “sinistra” carrozzone del tutto e del contrario di tutto, legata dal solo anti-berlusconismo, e una destra appiattita sulle posizioni liberiste-berlusconiane, scegliamo di non scegliere, convinti dell’impossibilità che le proposte propagandate dai due poli, possano essere di rottura rispetto al disfacimento della società e dell’economia italiana ed europea. La crisi del liberal-capitalismo non si supera innestando “ultra-liberalismo” e “finto pacifismo”, ma solo con politiche radicali di rinnovamento dello Stato Sociale.

Ma Manlio Portolan non era di Gladio?