Sono alcune decine i proprietari di imbarcazioni approdati in Sardegna "pizzicati" dalla guardia forestale per non aver pagato la tassa regionale per i non residenti. I controlli sono iniziati dal 9 agosto in quanto la contestata legge regionale dava 60 giorni di tempo per mettersi in regola. L'8 agosto il termine e' scaduto e gli ispettori della Forestale hanno avviato i sopralluoghi nei porti turistici isolani. Molti - fanno sapere dal comando del corpo forestale regionale - si rifiutano di pagare perche' affermano di aver effettuato una "sosta tecnica", altri si appellano al diritto di attendere il pronunciamento sui ricorsi alla Corte Costituzionale e dell'Unione Europea. I "rangers" compilano i verbali di accertamento e li spediscono all'Agenzia regionale delle Entrate cui spetta il compito di effettaure le verifiche e, in caso di mancato pagamento dell'imposta dovuta, di mandare le ingiunzioni. Sono in molti, pero', ad aver pagato senza battere ciglio versando alle poste l'importo previsto dalla legge. La norma prevede tasse che vanno dai 1.000 euro per le imbarcazioni con lungezza superiore ai 14 metri ai 15.000 per le navi di oltre 60 metri. La Regione - per venire incontro ai proprietari di yacht virtuosi - sta predisponendo la possibilita' di pagare anche con la carta di credito on line. Di fatto i porti sardi non sembrano in crisi - anche se mancano dati ufficiali - perche' la gran parte dei proprietari di barche e' ricorso all'escamotage del contratto annuale. Una formula proposta da molti porti che hanno offerto approdi per 12 mesi a prezzi molto favorevoli. La possibilita' di ricorrere a questa soluzione e' prevista dalla legge che esenta dal pagamento dell'imposta "le imbarcazioni che sostano tutto l'anno nelle strutture portuali regionali".
Fa piacere sapere che è stata presa bene... contrariamente a quanto dice il Leade della Cdl Briatore...