In questi giorni Budapest ricorda, nel cinquantesimo anniversario, i suoi martiri, schiacciati dai carri armati sovietici.
Al loro cordoglio abbiamo partecipato anche noi, Forzanovisti di Alessandria che, sabato 21 Ottobre, presidiando due diverse piazze abbiamo gridato la nostra rabbia nei confronti di chi oggi governa la nostra nazione, gli stessi che allora, dirigenti del partito comunista italiano, avvallarono con entusiasmo quella strage.
Al grido di: "Napolitano non sei il nostro presidente!" si sono unite
le voci dei cittadini di Alessandria che in poco tempo si sono aggregati a noi manifestando rabbia, delusione e schifo nei confronti di un presidente che, nel '56, all'indomani dell'invasione di Budapest, dichiarň che i Sovietici, sparando con i carri armati sulle folle inermi e facendo fucilare i rivoltosi, avrebbero contribuito a rafforzare la «pace nel mondo».
Circa 50.000 tra uomini, donne e bambini trucidati dai carri della "gloriosa" armata rossa, 2.000 esecuzioni negli anni seguenti, oltre 250.000 gli ungheresi emigrati per evitare persecuzioni politiche: il prezzo da pagare per poter godere della democrazia comunista!
Cambiano i metodi, ma la repressione nei confronti di chi non si piega ai loro dettami continua a perdurare!
Nonostante ciň Forza Nuova continuerŕ a manifestare la sua opposizione a questo governo liberalcomunista nelle piazze e nelle strade a fianco dei cittadini, con lo stesso spirito degli ungheresi di cinquant'anni fa!