Polemiche:fossato anti nomadi

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NOMADI?

A CASA LAUGELLI!!

Azione Sociale con Alessandra Mussolini sarà in Piazza A. Rossi sabato 11 novembre( dalle ore 16.00) per una prima mobilitazione che ci vedrà impegnati per una raccolta di firme con la quale chiederemo la fine del cosiddetto progetto di integrazione della famiglia Helt nel tessuto sociale scledense e quindi dello stanziamento di denaro pubblico che continua ad essere elargito da diversi anni. Il progetto di integrazione, voluto e sostenuto dall'assessore ai servizi sociali Emilia Laugelli, è cocciato con la realtà ed è fallito clamorosamente. Ragion per cui attraverso la raccolta di firme che proporremo alla cittadinanza scledense inviteremo l’assessore Laugelli, e tutta la giunta comunale, ad adottare a casa propria la famiglia Helt. E tutti gli zingari che in futuro vorranno ospitare nella nostra città. Basta con la pseudo solidarietà della sinistra scledense.

- COMUNICATO STAMPA -

In merito alle polemiche sulla questione del “fossato anti nomadi” il coordinatore Alto Vicentino di Azione Sociale con Alessandra Mussolini, congiuntamente al coordinatore regionale Alex Cioni, dichiarano quanto segue.


“ Una volta tanto ci troviamo d’accordo con l’amministrazione comunale scledense dichiara Gian Paolo Vicardi –, finalmente assistiamo ad un’azione concreta che va nell’interesse della comunità locale che troppo spesso è stata messa in secondo piano da una presunta politica sociale e assistenziale che ha guardato unilateralmente a favore degli stranieri e, nella fattispecie, dei nomadi. E’ giusto che sul problema dei nomadi, lo abbiamo già detto in tempi non sospetti, i comuni dell’alto vicentino si incontrino e cerchino di arginare il problema collegialmente ”.

“ Sono anni – continua Alex Cioni – che ci battiamo per la chiusura dell'esistente campo nomadi i cui componenti hanno dimostrato già da tempo di non meritare la fiducia e l’aiuto che la comunità scledense ha loro offerto. Il progetto di integrazione di questa gente, tanto caro all’assessore Laugelli, è fallito miseramente perché è impossibile integrare delle persone che non vogliono farsi integrare. L’assessore Laugelli – continua il coordinatore di As Alex Cioni – se crede ancora in questo progetto abbia almeno il pudore di smettere di usare i soldi della comunità e se li porti a casa propria. Siamo certi – conclude Alex Cioni – che troverà un concreto aiuto dai componenti della sua giunta ”.

L’addetto stampa

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FOSSATO ANTI NOMADI: I SINDACI PUNTANO SU UN "MAXI CAMPO"
Altovicentino

Sedentarizzazione: è la politica che gli amministratori di questa zona dell'Altovicentino attueranno nei confronti dei nomadi. Ieri summit tra sindaci. Confronto schietto, ma proposte concrete solo dopo il colloquio con il prefetto che si terrà l'8 novembre a Vicenza. All'incontro di ieri sera, nel municipio di Santorso, erano presenti i sindaci di Malo, Piovene Rocchette, Schio, San Vito Di Leguzzano e Marano. «La situazione è delicata - ha affermato Pietro Menegozzo, primo cittadino di Santorso - le idee le abbiamo, ma ce le teniamo per noi e le renderemo pubbliche solo dopo il colloquio con il prefetto. Posso solo precisare che l'incontro è stato sereno, che non esiste incomunicabilità; non abbiamo definito percorsi precisi, ma abbiamo confrontato le nostre posizioni e siamo tutti consapevoli della serietà del problema. Il nostro obiettivo è quello di arrivare alla sedentarizzazione delle 70 persone nomadi che circolano nel nostro territorio in modo da limitare la "transumanza" da un paese all'altro. Si tratta di circa setto o otto famiglie». Sedentararizzazione, dunque: questa la tendenza emersa; questo il metodo che sembra aver riscosso più favore anche se Piovene non sembra essere d'accordo: «Io - ha affermato il sindaco Maurizio Colman - ho ribadito le mie posizioni e non intendo ritirare l'ordinanza che vieta la sosta dei nomadi in tutto il territorio comunale. Non parto con preconcetti. I progetti, però, bisogna che siano condivisi».
Oggi a Schio, "faccia a faccia" di valore strategico tra il sindaco Luigi Dalla Via e una delegazione dei Verdi per scongiurare una possibile crisi di giunta, dopo la minaccia del gruppo - presente a Palazzo Garbin con l'assessore all'Ambiente Lorenzo Baiocchi - di scendere in strada con tanto di pale per coprire il "fossato anti-nomadi", ritenuto una vergogna per la città. Dalla Via ascolterà, al riguardo, le valutazioni e le proposte del portavoce Giampaolo Carollo, che sarà assistito dai consiglieri comunali Marta Frigo e Lorena Tagliapietra e dallo stesso Baiocchi. I Verdi sembrano isolati in città, perché il fossato fatto scavare dall'amministrazione comunale il 26 ottobre in via Lago di Misurina non spiace agli scledensi, tanto che mai come in questi giorni il primo cittadino è ritenuto il "sindaco di tutti".

Pure Azione Sociale con Alessandra Mussolini appoggia il vallo di Schio come spiega il segretario scledense Gian Paolo Vicardi : «Finalmente assistiamo a un'azione concreta che va nell'interesse della comunità, che troppo spesso è stata messa in secondo piano da una presunta politica sociale e assistenziale unilateralmente a favore degli stranieri e, nella fattispecie, dei nomadi. Riteniamo giusto, come detto in tempi non sospetti, che sul problema dei nomadi i Comuni dell'Alto Vicentino prendano misure collegiali». Il coordinatore regionale di As, Alex Cioni, rincara la dose: «Sono anni che ci battiamo per la chiusura del campo nomadi esistente, i cui componenti hanno dimostrato di non meritare la fiducia e l'aiuto che la nostra comunità ha loro offerto. Il progetto di integrazione di questa gente, caro all'assessore Emilia Laugelli, è fallito miseramente, perché è impossibile integrare delle persone che non vogliono farsi integrare». Azione Sociale scenderà in piazza Alessandro Rossi sabato 11 novembre per una raccolta di firme. «Chiederemo la fine del progetto di integrazione della famiglia Helt nel tessuto sociale scledense e nel contempo - conclude Cioni - domanderemo ai cittadini se sono d'accordo con noi nel chiedere all'assessore Laugelli e a tutta la giunta comunale di adottare la famiglia Helt a casa propria, a loro spese».

Vittorino Bernardi
Fiorì Palmeri
Il Gazzettino del Nord Est 03.11.06

DOMANI FACCIA A FACCIA TRA DALLA VIA E I VERDI

(m. sar.) La giunta è ancora in piedi. Almeno fino a questa sera. E sicuramente lo rimarrà anche domani. Semmai con qualche piccolo ritocco. Ieri mattina c’era febbrile attesa per quanto sarebbe accaduto nella “stanza dei bottoni” di palazzo Garbin, dov’era previsto un esecutivo con sindaco e assessori. Tutti regolarmente al loro posto, “verde” Lorenzo Baiocchi compreso.
Le minacce del partito ambientalista, di lasciare la maggioranza se non si trova rapidamente un rimedio al fossato anti-carovane che sta dividendo, a quanto pare, l’intero Paese, non sono rientrate ma solo messe in “stand by” fino a questa sera, quando ci sarà un faccia a faccia fra sindaco e delegazione dei Verdi. Nessuna assenza di rilievo all’appello di ieri in sala giunta: troppo importante l’argomento all’ordine del giorno. E non si trattava della trincea in zona industriale.
«Stiamo lavorando sodo al bilancio di previsione - ammette il sindaco Luigi Dalla Via -. Qui si parla tanto di crisi, di dimissioni ma noi non sappiamo nulla e andiamo avanti per la nostra strada. Per il momento non esiste alcun problema, se non quello di far quadrare i conti per l’esercizio 2007, fra investimenti, entrate ed uscite».
E Finanziaria da tenere d’occhio, naturalmente. La resa dei conti, avrete capito, è tutt’altra cosa rispetto a quella prospettata ieri da giornali e tv.
Di dimissioni non vuole parlare nemmeno il diretto interessato: «In questo momento non è in discussione la mia presenza o meno in giunta - premette l’assessore alle politiche ambientali Lorenzo Baiocchi -. Come Verdi non vogliamo alcun tipo di fossato, sia ben chiaro. Ma io sono per il dialogo: solo così si risolvono i problemi e le divergenze. Non voglio alimentare ulteriormente le polemiche. Domani ci chiariremo e decideremo cosa fare».
Anche da sinistra arriva una smentita su possibili scossoni: «Sarebbe puerile che i Verdi uscissero dalla maggioranza per una decisione che riguarda la legalità e che ci è stata espressamente richiesta dalle forze dell’ordine - commenta il segretario diessino Vasco Bicego -. I temi di confronto politico sono ben altri. Qui si tratta di scegliere se tutelare il cittadino o no».
Altro carosello di telecamere e speciali radiotelevisivi ieri a Schio. In particolare la trasmissione “La vita in diretta” si è rivolta agli imprenditori dell’area di via Lago di Misurina. Sono venute fuori testimonianze, peraltro più volte riportate dal nostro giornale, di quotidiana vita a contatto con le carovane di passaggio: furti, strisciate sulle auto di chi non apre il cancello, ritorsioni e minacce di vario genere. Intervistati anche lavoratori di colore, che hanno contribuito a rinfrescare, per Schio, la meritata etichetta di “città solidale”, un po’ offuscata dalle polemiche.

Intanto Azione Sociale, dichiarandosi per una volta d’accordo con l’operato del sindaco, propone per sabato mattina una mobilitazione in piazza Rossi: «Ci vedrà impegnati per una raccolta firme con la quale chiederemo la fine del progetto di integrazione degli Helt nel tessuto sociale scledense, salvo che sia la giunta ad adottare, a proprie spese, la famiglia di nomadi», spiega il coordinatore Alex Cioni.
Altra benzina sul fuoco per tenere desta l’attenzione su una questione che in città tiene banco da una decina di anni.

Il giornale di Vicenza 03.11.2006


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Bravi Alex e Paolo..

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SABATO 11 NOVEMBRE ORE 16.00 APPUNTAMENTO IN PIAZZA ROSSI
Fine settimana caldo al "vallo di Schio"
Annunciate manifestazioni di Azione Sociale con Alessandra Mussolini e Libera Zone

Schio
Rientrate le proteste dei Verdi, forza di maggioranza a palazzo Garbin, contrari al "fossato anti-nomadi" sono rimasti i militanti della sinistra radicale del gruppo Libera Zone di Schio. Ma sulla trincea tre sono gli appuntamenti che attireranno l'attenzione generale nei prossimi giorni. Il primo, istituzionale, è in programma domani in Prefettura; gli altri due, strettamente politici, sono annunciati per sabato in piazza Alessandro Rossi e domenica in via Lago di Misurina. Nella tarda mattinata di domani a Vicenza il prefetto Mattei incontrerà i sindaci di Schio, San Vito di Leguzzano, Marano, Malo, Piovene Rocchette e Santorso, per iniziare collegialmente un dialogo mirato a risolvere, con un progetto condiviso, il problema del continuo andirivieni di carovane di nomadi (oltre venti), nei sei territori comunali dell'Alto Vicentino. I sei sindaci, con referente Pietro Menegozzo (primo cittadino di Santorso), presenteranno al prefetto alcune proposte e una bozza di soluzione stilata collegialmente giovedì scorso.

In strada scenderanno a fine settimana i militanti di Azione Sociale con Alessandra Mussolini (sabato) e di Libera Zone (domenica). Si profila per Schio un fine settimana caldo dal punto di vista dell'ordine pubblico. Il movimento di destra di Azione Sociale, con il coordinatore regionale Alex Cioni e quello scledense Gian Paolo Vicardi, proporrà in piazza Rossi una raccolta di firme, con domanda provocatoria. «Chiederemo la fine del progetto di integrazione della famiglia Helt nel tessuto sociale scledense e nel contempo - spiega Alex Cioni - Domanderemo ai cittadini se sono d'accordo con noi nel chiedere all'assessore alla Promozione sociale Emilia Laugelli e all'intera giunta comunale di adottare la famiglia Helt a casa propria, a loro spese».

Per domenica Libera Zone, il gruppo della sinistra radicale, vicino ai Disobbedienti e No global, attraverso il portavoce Cristian Moresco ha progettato un "pic-nic impegnativo" in via Lago di Misurina, sullo spazio verde ora raggiungibile soltanto a piedi, per il fossato fatto scavare il 26 ottobre dall'amministrazione comunale. L'appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, sarà annullato se in settimana si verificheranno fatti nuovi, con protagonista l'amministrazione comunale che potrebbe incontrare una delegazione di Libera Zone, per discutere del futuro del fossato. Rete metallica o fossato? Il quesito corre di bocca in bocca a Schio in queste ultime ore. Probabilmente se l'amministrazione comunale anziché ordinare lo scavo del fossato in via Lago di Misurina avesse disposto l'installazione di una rete metallica la questione sarebbe passata inosservata e così non sarebbe esploso a livello nazionale il caso del "vallo di Schio". Manca la controprova, ma resta una realtà chiara e favorevole all'amministrazione comunale, con protagonista Luigi Dalla Via, che mai come in questi giorni può considerarsi "sindaco di tutti".

Il Gazzettino del Nord Est 07.11.2006 Vittorino Bernardi

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[Canon]

domenica piove

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le solite zecche...

SCHIO CITTA' LIBERA, SCHIO CITTA' D'INTEGRAZIONE!!!

Dopo l'incontro di ieri sera e le delucidazioni che abbiamo avuto da parte
della maggioranza in merito alla questione "nomadi" (. il fossato era già
presente ed è stato ripristinato; . c'è la volontà politica di proseguire
con le procedure d'integrazione già avviate dal comune di Schio; . il
sindaco Dalla via si è fatto promotore per la cooperazione intercomunale e
gli organi preposti, quali la prefettura, rimaniamo convinti che le
politiche repressive usando fossati, muri, recinzioni ecc., siano inutili
e sbagliate per attuare opere d'integrazione sul territorio.
Alla luce di quanto emerso fino ad ora, riteniamo responsabili personaggi
quali il sindaco Di Piovene Rocchette, il sindaco di Malo e quel manipolo
di neofascisti di alternativa sociale, capeggiati da Alex Cioni, che
tentano continuamente, chi in una maniera e chi in un altra, di seminare
razzismo, intolleranza e xenofobia sui nostri territori; i primi con
emendamenti, multe, divieto d'iscrizione all'anagrafe, i secondi con
manifestazioni ineggiando il fascismo, atti di violenza su
immigrati,zingari e studenti che danno l'aria di essere di sinistra e per
ultimo, quello che tenteranno di fare sabato, una raccolta firme contro la
famiglia Helt, già integrata a Schio.
Per questo, noi saremo in piazza sabato pomeriggio(ore 15.00 p.zza Rossi
o Garibaldi), per ribadire che Schio è una città solidale, ricca di
attività di volontariato, strutture e servizi ai cittadini ed alle persone
in difficoltà: dai portatori di handicap ai migranti, dagli zingari ai
precari, e via dicendo.
Ci sarà materiale informativo, persone che lavorano quotidianamente con le
famiglie sinti e rom, per far capire e rendere più chiara la vicenda che
ha tenuto banco in questi giorni.
Smaschereremo gli obbiettivi razzisti di Alternativa sociale e leghisti
vari che tentano addirittura di negare l'esistenza a quelle persone che
non hanno avuto fortuna nella propria vita o che per cultura millenaria,
usanze, tradizioni han deciso di vivere viaggiando.
Questi adoratori di lavoro e proprietà, in camicia verde o nera che sia,
vedono la vita da dietro un paraocchi, pur di evitare in tutte le maniere
possibili di comprendere la loro.
Tutto questo non deve avere legittimità, ci auguriamo che il sindaco vieti
loro la presenza che offende la storia scledense: fatta d'integrazione,
libertà ed aiuto verso gli altri!
SABATO 11 NOVEMBRE: PER UNA SCHIO LIBERA E SOLIDALE
ORE 15.OO P.ZZA ROSSI O GARIBALDI.

Cristian Moresco, LIBERA ZONE

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...anche noi saremo in piazza rossi dalle ore 15.00...

[ireland]

Dai Alex Basta... ABBIAMO CAPITO CHE SIETE Bravi...!!

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da radio glogal project. ascoltate l'audio 3 i soliti deliri rossi

http://www.globalproject.info/art-9793.html