DISPONIBILE presso il Centro Studi L’Araldo:
È uscito per le Edizioni Novantico "EUROPA VIVRÀ - Il Rexismo e gli altri movimenti fascisti valloni del Reich" di Federico Prizzi con la prefazione di Giuseppe Franzo (curatore della collana Sursum Corda, di cui il testo è il secondo volume).
"Questo libro trae origine da una tesi di laurea presentata all'Università degli Studi di Torino che ha affrontato un argomento che ancora oggi, per molti docenti, è un tabù: il fenomeno del collaborazionismo di matrice cattolica.
In particolare, come si può constatare nei capitoli successivi, si e voluto dimostrare che non è vero che gli ambienti cattolici in Europa sono stati sempre antifascisti e che il nazionalsocialismo è stato sempre identificato come un movimento anticristiano.
Diversamente da quanto creduto, infatti, la società cattolica europea ha visto da subito nei fascismi un valido baluardo contro le teorie atee e materialiste del comunismo e del capitalismo.
Mentre, però, in Italia, Spagna, Francia e Portogallo la popolazione locale si è identificata con il potere fascista, in Belgio, il cattolicesimo radicale ha assunto una propria forma peculiare: quella del movimento rexista.
Il Rexismo è stato sostanzialmente un movimento di opposizione al governo belga ufficiale ed ha avuto, pertanto, un ruolo marginale nello scenario politico del Paese fino al 1941. Ciò nonostante, rappresenta un caso interessante, anche come sistema di misura, per capire indirettamente l'evoluzione del pensiero politico nazionalsocialista da teoria sciovinista e razzista a teoria europeista e federalista.
Chiaramente, questi ultimi elementi sono stati visibili, seppure in forma larvale, solo tra la fine del 1943 e il 1945. Tuttavia, non possono non essere tenuti in considerazione in un'analisi intellettualmente onesta.
Il libro, comunque, non è solo caratterizzato da questa chiave di lettura e di analisi del movimento rexista, ma anche da altre due che in Italia, forse, non sono state ancora adeguatamente approfondite: il fenomeno degli altri movimenti valloni di ispirazione fascista e l'analisi militare dell'esperienza bellica della Legione Vallonie.
Il primo punto, notevolmente sviluppato in diversi testi pubblicati in Europa, sia in lingua francese che inglese, è purtroppo loco conosciuto da noi. Il secondo, invece, consiste in un'analisi trasversale del fenomeno volontaristico vallone che parte da uno studio delle tecniche e delle modalità di reclutamento e addestramento militare fino a delle considerazioni sulle modalità di impiego in combattimento."
(dalla prefazione dell'Autore)
Federico Frizzi, nato a Livorno nel 1978, laureato in Scienze Strategiche all'Università degli Studi di Torino e in Scienze Politiche e all'Università degli Studi di Trieste, scrive sulla rivista "Letteratura e Tradizione , (di cui nella redazione nazionale) e collabora con la rivista "Storia del Novecento". Si ricordano, in particolare le sue interviste alla Contessa Caproni, Massimo Crali, Ivo Winkler, Ernesto Zucconi, Maestro Mario D'Anna, Cario Benfatti e Desbele Mehari.
pag. 128 (varie foto e illustraz.)
formato 14x21
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