La decisione segue lo stop ai colloqui per un governo di unità nazionale
Libano, si dimettono i ministri Hezbollah In crisi il governo di Fuad Siniora.
Lasciano anche i rappresentanti del movimento Amal
BEIRUT - Si sono dimessi i cinque ministri del movimento Hezbollah e del movimento Amal, anch'esso filo-siriano, che facevano parte del governo libanese di Fuad Siniora. Ai cinque erano affidati, rispettivamente, i dicasteri degli Affari esteri, dell'Agricoltura, della Salute, dell'Energia e del Lavoro. Le dimissioni fanno seguito alla brusca interruzione dei colloqui per la formazione di un «governo di unità nazionale». In particolare, ad abbandonare il governo sono stati due ministri di Hezbollah, due del partito alleato Amal, e un quinto vicino a Hezbollah.
NEGOZIATI - Il Libano era precipitato nella crisi politica dopo la guerra di quest'estate con Israele. I negoziati per la formazione di un nuovo governo sono falliti di fronte al rifiuto del fronte anti-siriano di concedere a Hezbollah e ai suoi alleati l'ultima parola sugli organigrammi dell'esecutivo. «Non abbiamo ottenuto un risultato e la sessione si è chiusa senza che sia stata fissata una nuova data», aveva spiegato, prima delle dimissioni dei ministri di Hezbollah, il leader cristiano maronita Michel Aoun. I negoziati, convocati dal presidente del parlamento Nabih Berri, sono durati una settimana.
11 novembre 2006