una riforma seria delle pensioni sarebbe quella di renderle a capitalizzazione...stili Cile...
una riforma seria delle pensioni sarebbe quella di renderle a capitalizzazione...stili Cile...
La destra per 5 anni ha vissuto di rendita sulla riforma Dini e su quella di Prodi.
Ma più passavano i mesi più sarebbe stato necessario innalzare nuovamente l'età; la destra ha avuto paura dell'opposizione; chi governa deve avere il coraggio di fare anche riforme impopolari; la destra ha sfidato la piazza sull'inutile abolizione dell'art. 18; questo serviva solo a dividere il sindacato.
Sulle pensioni nisba, sull'art. 18 sconfitta su tutta la linea.
Ad un certo punto ecco la solita "porcata" (per dirla alla "Calderoli"):
si è fatta una legge che partiva dal 2008 (in forte ritardo rispetto al necessario) quando tutti pensavano che non avrebbero più governato.
Porcata o vigliaccata?
La legge Maroni prevede l'ormai famoso gradone;visto che non si è avuto il coraggio di innalzare gradualmente e da subito l'età la si è aumentata di botto dal 2008: 60 anni da 57; nel 2012 si passa a 61, ne 2014 a 62 (pensione di anzianità con 35 anni di contributi).
La batosta per i precari: dopo la legge 30 che li ha aumentati ancora ecco la legge Maroni che non permette più ai precari di andare in pensione con pochi anni (anche 5) neanche a 67 anni di età. Con 19 anni di contributi e 67 anni di età, grazia alla legge Maroni, un lavoratore precario non può ricevere alcuna pensione.
P.S.
La pensione di vecchiaia non è mutata:
rimane sempre la possibilità per le donne di andare in pensione a 60 anni con 20 anni di contributi, agli uomini con 65 anni e 20 di contributi.
Traendo alcune conclusioni, in considerazione degli errori fatta dalla legge Maroni, penso si debbano fare alcune considerazioni; non so quello che si farà alla fine; penso si debba ridurre il divario tra chi prenderà la pensione tra 10. 20 o 30 anni e chi la prenderà nei prossimi mesi. Chi va in pensione dal 2008 ci va (nella maggior parte dei casi) con il sistema retributivo (dal 80 al 95% dell'ultimo stipendio).
I risparmi immediati dovrebbero servire a ridurre il debito pubblico ma anche a finanziare una previdenza integrativa pubblica in grado di dare un futuro più sereno anche ai pensionati del futuro più o meno lontano. Della previdenza integrativa privata non mi fido tanto; vedo fondi di investimento pensionistici e non, che rendono sempre molto poco e comunque molto meno del mercato, di solito.
Sulla riforma che correggerà la Maroni preferirei il ripristino della possibilità per i precari di andare in pensione anche con pochi anni di contributi (sempre con un'età abbastanza alta).
Poi è necessario innalzare l'età pensionistica senza penalizzare chi svolge lavori usuranti; non è la stessa cosa fare l'impiegato o lavorare in una catena di montaggio.
Per il resto si potrebbe ridurre l'età di pensionamento previsto a 60anni da Maroni(ma con penalizzazioni); inoltre pagare pensioni più alte a chi va in pensione oltre i 60 anni previsti da Maroni; insomma una specie di contributivo a partire da una certa data anche per chi oggi beneficia di un sistema retributivo.
x repubblica
xche' quelli di mirafiori sarebbero lavori usurati??
E allora gli: edili, estrattivo/minerario, pesca, marina mercantile, agricoltura, camionisti, frigoristi etc, cosa sarebbero fratelli di stakanov??
Tutto condivisibile DAV,ma mi domando:
Se i vigliacchi sono quelli del Cdx come mai l'innalzamento dell'età pensionabile(che tu ritieni così necessario da averlo voluto anticipare al 2003)così come è proposto dalla riforma Maroni non lo hanno fatto D'Alema o Amato?Troppo comodo dare dei vigliacchi agli altri,avrei voluto vederlo D'Alema portare l'età pensionabile da 57 a 60 anni..mi continuo a chiedere se sono vigliacchi quelli che hanno approvato la rifoma(seppur con il difetto della scalone) dal 2008,o quelli che proprio non l'hanno approvata.
Sei troppo di parte.
Perchè non conosci le leggi pensionistiche, Kingzorc.
La riforma più imponente l'ha fatta il governo Dini; a votare la riforma, fin troppo dura per i miei gusti, c'era anche D'Alema.
Non mi pare si possa dare del vigliacco ad Amato. Amato nel 1992 fece una finanziaria lacrime e sangue per salvare il paese dal baratro in cui l'aveva condotto il CAF; in quella stessa finanziaria fu varata la prima riforma pensionistica seria; il PDS era contro quel governo, ma la riforma fu di Amato.
Amato non poteva certo fare una seconda riforma nell'anno delle elezioni: coraggioso si, ma non coglione (al di là di quello che pensino i bananas).
Dini portò gli anni da 52 a 57 nel 1995 con il voto dell'attuale centrosinistra (tranne rifondazione): questo fingi di dimenticare. Per non parlare del contributivo: la manovra più imponente in Europa (incompleta ma imponente, ma gli altri dovevano completarla al bisogno);
più di 100 miliardi sono stati risparmiati con la Dini finora (solo dal retributivo); altri 10 miliardi sono stati risparmiati con la riforma Prodi del 1997. Quanto è stato risparmiato finora con le riforme pensionistiche della destra?
La destra ha iniziato a governare più di 5 anni fa.
Mica ho messo in dubbio che D'Alema volesse farla,anzi,lui voleva riformare le pensioni già nel 1999!!!Ma fu "zittito" appena le nominò.
Amato nel 92 non era supportato dall'attuale Csx,Dini fu un governo tecnico,io voglio vederli quelli di ORA con Prc e Pdci fare una riforma "seria" delle pensioni.E da dopo Dini non ne vedo,quella di Prodi è una "riformega",Prodi per i dipendenti privati,innalzò il requisito dell'età anagrafica portando a regime i 57 anni a partire dal 2002.. Relativamente ai dipendenti pubblici, è stato previsto l'innalzamento del requisito anagrafico, portando a regime i 57 anni a partire dal 2004..Eravamo nel 1997...vigliacco pure lui??!
Vedi che non conosci le leggi sulle pensioni? sei bravo su quelle della giustizia;
nel mio lavoro mi occupo anche di pensioni quindi qualcosa devo saperla.
Le penalizzazioni di cui parlo io e di cui parla il governo non riguarderebbero le pensioni contributive.
Si parla di quelle retributive.
Maroni ha detto che questi pensionati da un anno all'altro per andare in pensione devono avere 60 anni di età e 35 di contributi (qualsiasi lavorofacciano).
Penso che si possa dire a questi lavoratori: vi diamo un'opportunità in più; se volete andare in pensione a 58 anni vi facciamo andare; ma non prendereste più il 90% come previsto dal retributivo ma l'80% (ad esempio); al contrario se rimani a lavorare fino a 65 anni ti diamo il 100% (solo un'ipotesi ovviamente).
Se ci vai a 60 anni non cambia nulla rispetto alla Maroni.