Libero Domenica 11 febbraio 2007

Una commedia senza copione, scena e attori.
Senza parlare della gaffe di Borghezio su Miglio


di GlLBERTO ONETO


Una cosa va sicuramente riconosciuta a Umberto Bassi: la straordinaria capacità di attirare l'attenzione sul nulla, di creare un caso mediatico e politico su una folata di vento.
Tutti i giornali hanno parlato del Parlamento del Nord, quasi fosse la fucina di chissà quali decisioni storiche o come se vi dovesse scaturire qualche vitale eruzione.

Invece è stata una riunione di vecchi amici, di gente che in comune ha il fatto di prendere uno stipendio in virtù dell'appartenenza alla nomenklatura leghista (e del personale favore del Capo) e come virile obiettivo quello di continuare a prenderlo il più a lungo possibile.

Hanno trovato conferma sia il nuovo corso bigotto della Lega che la miracolosa capacità dell'impresario teatrale Bassi di allestire una piece senza copione, scena o attori. Sul palco si sono avvicendati i ras della tifoseria che hanno recitato con la platea il solito collaudato repertorio di mantra.

Per il resto si sono tornate a sentire prognosi sullo stato comatoso della Padania che appartengono al più antico repertorio della Lega di lotta e che erano state abbandonate da quella di governo. Cose ostinatamente ripetute in questi anni solo da quelli che, proprio per questo, sono stati allontanati dal Movimento.

In mezzo a questo turbinio sotto vuoto, è risaltato l'impegno di Maroni (uno dei pochi a pronunciare la parola Padania, accuratamente evitata dai tanti che, magnetizzati, hanno concentrato il proprio fervore spirituale su un punto cardinale) che ha cercato di impostare una serie di interventi progettuali che - anche se poco originali e strumentali ai funambolismi tattici di Bossi - hanno conferito qualche segno di dignità all'assise.

Meno opportuno, Borghezio ha annunciato la costituzione di una Fondazione dedicata a Miglio: indignata, la vedova del professore l'ha subito definita una <<ipocrita speculazione politica». Chissà quale velenoso sarcasmo avrebbe usato suo marito per descrivere questo convito di fedeli compagnoni?
L'intervento di Bossi non è stato diverso da quelli degli ultimi mesi.

È imbarazzante e doloroso subire le apparizioni di quest'uomo malato, cui abbiamo voluto bene, che viene trascinato da un palco all'altro come la Madonna pellegrina, patrona del posto dei suoi devoti. Non a caso, il conciliabolo del pio sodalizio è iniziato con la benedizione di Don Floriano.
Le agenzie si soffermano sui milioni di padani che - ha salmodiato Bossi dal pulpito - sarebbero pronti a morire martiri. Non è chiaro per cosa.