Secondo Stephen Oppenheimer, i principali antenati delle popolazioni che oggi abitano nelle isole britanniche arrivarono dalla Spagna 16 mila anni fa parlando una lingua simile a quella dei baschi. La versione finora più accreditata dagli storici era che gli abitanti di Gran Bretagna e Islanda discendono in massima parte da popolazioni distinte: gli irlandesi dai celti, gli inglesi dagli anglo-sassoni che invasero le isole dall'Europa del Nord spingendo i celti ai margini. Lo studio di Oppenheimer e di altri colleghi genetisti contraddice la teoria indicando che entrambe le isole erano abitate originariamente dallo stesso popolo che è rimasto la maggioranza, con solo contributi minori di invasori più tardi come i celti, i romani, gli angli, i sassoni, i vichinghi e i normanni.


La genetica conferma quello che tutti gli archeologi sanno da sessant’anni, il celtismo gaelico e‘ una balla colossale.