AUTONOMISMO & STATALISMO
Autonomismo e Statalismo: da dove vengono queste parole? Se le e' inventate qualche partito politico, oppure risalgono ad uno scontro più vivace precedente all'unificazione italiana?
L'unità è stata operata sotto una delle dittature più antiquate e meno illuminate d'Europa: quella di casa Savoia. I regnanti sabaudi non avevano mai avuto a cuore le sorti dell'Italia e questo lo dimostrarono più volte ad iniziare dalla restituzione di Milano all'Impero Austro Ungarico dopo la vittoria popolare delle Cinque Giornate. Ai Savoia interessava solamente acquisire un posto di rilievo fra le altre nazioni europee, ed il prestigio, un tempo, era dato dalla grandezza del regno. I regnanti non ebbero rimorsi di coscienza a scambiare la loro piccola Savoia, terra d'origine in cui erano sepolti i loro padri, con la più grande Padania, in un patto scellerato coi francesi.
Tra gli uomini di cultura padani del tempo serpeggiavano due fondamentali idee contrapposte l'una all'altra. Semplificando: statalismo e federalismo: Mazzini e Cattaneo.
Mazzini pensava che l'unità fosse la cosa fondamentale, le altre cose sarebbero giunte in seguito. Mazzini era pronto a fare patti col diavolo pur di ottenere l'unità italiana e la cacciata degli stranieri dal suolo patrio. Mazzini pensava che in Italia, così come nelle più grandi nazioni Europee l'unità fosse il passo principale per ottenere in seguito e gradatamente la democrazia e infine la scelta della forma di governo.
Cattaneo uomo pragmatico aveva intuito chi fossero realmente i Savoia: solo un potere oppressore straniero agli italiani che si sarebbe sostituito agli stranieri d'oltralpe per governare sull'Italia soffocando gli aneliti di democrazia e libertà.
Cattaneo era stato a capo del Governo provvisorio di Milano durante le Cinque Giornate, aveva già assaporato il tradimento dei nobili milanesi prima, e dei Savoia in seguito.
Cattaneo era un illuminista che stimava il buon governo, ma soprattutto la democrazia. Era conscio che gli Stati italiani erano molto diversi l'uno dall'altro sia per cultura (scientifica e politica) sia per lingua. L'unica maniera - sosteneva Cattaneo - affinché l'Italia potesse unificarsi era il rispetto delle autonomie. Il Cattaneo anteponeva all'unificazione la democrazia. Pensava che l'unificazione fosse possibile solo attraverso la libera federazione degli stati preunitari, una volta pronti al grande passo. Secondo Cattaneo questo sarebbe stato l'unico modo perché l'Italia progredisse sulla strada delle grandi nazioni Europee in un regime di piena libertà e democrazia, e soprattutto nel rispetto dell'autonomia dei diversi popoli che avrebbero composto gli Stati uniti d'Italia.
Come è abbastanza ovvio Cattaneo e Mazzini litigavano spesso riguardo a queste tematiche e, si dice, che spesso finissero alle mani.
Non è cambiato nulla da allora: Cattaneo finì i suoi giorni nel Canton Ticino nella Confederazione Elvetica nel 1869, un anno prima dell'unificazione e, pur essendo stato eletto parlamentare dello stato italiano non volle mai partecipare a nessuna seduta per non dover riconoscere nemmeno indirettamente il nuovo stato creato su un regime dittatoriale e poco illuminato come quello Sabaudo.
I Savoia, disgrazia d'Italia, misero subito mano al loro progetto criminale ed antidemocratico: in sprezzo all'Autonomia e alla Democrazia misero in piedi uno stato centralizzato che come unico scopo non aveva il bene dell'Italia e dei popoli italiani, bensì l'affermazione della loro casata regia sul territorio italiano. Ricordiamoci che per ambire al Regno d'Italia i monarchi si sarebbero dovuti far incoronare a Monza con la Corona Ferrea, come era sempre accaduto nel Medioevo con gli altri conquistatori. I monarchi Sabaudi invece vennero scomunicati e non vennero mai incoronati a Monza. Per questi motivi, e non solo per questi, dovettero reinventarsi tutto un apparato cerimoniale ed una serie di favole antistoriche che si rifacevano al mito di Roma e dell'Impero.
Il Cattaneo criticava già al tempo tutta questa messinscena che aveva solo come unico scopo la legittimazione della casa reale.
Altri pensatori, stile Mazzini, vedevano probabilmente in tutto questo una cosa di poco conto: l'importante era aver unito l'Italia, al resto si sarebbe pensato a tempo debito.
Con la morte di Cattaneo nel 1869 la parte federalista subì un forte contraccolpo che è durato un secolo: in Italia la lotta politica si spostò su altri temi e l'Italia ne piange ancora le conseguenze.