Il Sardegna, 24 aprile 2007
Giara . Interrogazione in Consiglio regionale sulle biodiversità
Cavallini a rischio: si stanno estinguendo
Roberta Pietrasanta
■Azzoppati, paralizzati, con il manto scorticato. Come nei rodei texani, lo spettacolo dei cowboy che cavalcano a pelo per domare i cavalli selvatici si svolge anche in Sardegna: solo che qui il bestione da ammansire ha, sì e no, le dimensioni di un pony, e in certi casi, dopo un’esibizione nella polvere della Giara, non gli resta granché da vivere.
Così mostrano alcune foto scattate durante il rodeo di cavallini che si svolge ogni anno in agosto nella Giara (lo scorso anno la manifestazione si è svolta a Oristano).
Una documentazione fotografica resa pubblica da Beniamino Scarpa che ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione sulle politiche per la tutela della biodiversità animale della Sardegna per denunciare il rischio di estinzione di specie endemiche.
DALL’ASINO BIANCO dell’Asinara, all’asino sardo, alla vacca Pettiatza, allo stesso cavallino della Giara. Le foto risalgono all’ottava edizione del rodeo, nel 2005, ma l’autore degli scatti, docente della facoltà di Veterinaria dell’università di Sassari, Mario Cancedda, non esita a lanciare un grido d’allarme. «I cavallini della Giara sono davvero a rischio estinzione: non sappiamo in che condizioni vivano né conosciamo l’esatto numero di esemplari rimasti», denuncia il professore. Secondo i suoi calcoli, i cavallini usati per i rodei sarebbero meno di 150, mentre gli 800 cavallini un tempo gestiti dalla comunità montana dei comuni di Gestori, Tuili e Setzu non arriverebbero a 400.
«Non si capisce a quale titolo un bene pubblico, di proprietà dell’Istituto di incremento Ippico, finisca nelle mani dei privati per fare rodei» s’interroga.
E dopo l’estinzione del “Cavallo Sardo”, come ricorda Scarpa «razza protetta dall’ordinamento regionale e nazionale», il rischio si profila adesso per le altre specie «anch’esse riconosciute e protette».
Sul sito di Beniamino Scarpa, il comunicato stampa, il testo dell’interrogazione, la documentazione fotografica: