Obiettivo Nord Ovest

[nord ovest]

E' nata l'associazione politico-culturale "Obiettivo Nord Ovest"

L' Associazione promuove l'unione amministrativa della Liguria e del
Piemonte in un'unica macroregione denominata "Liguria-Piemonte" con
autonomia legislativa e decisionale su come impiegare le proprie risorse e
tutelare le proprie specificità e le identità locali, attraverso un comune
patto federale.

Il movimento nasce dall'esigenza di dare maggiore voce e forza al Nord Ovest
e dalla necessità di trattenere le proprie risorse, per reinvestirle nello
sviluppo del nostro territorio. L'autonomia fiscale è, infatti,
indispensabile per finanziare progetti ed infrastrutture essenziali per la nostra economia. Oggi, per esempio,
attuando questo progetto, sarebbe possibile finanziare il Terzo Valico
(nuova tratta ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano) senza dover
attendere stanziamenti dallo Stato centrale, ma semplicemente utilizzando il
gettito derivante dalla portualità ligure. Infatti la Liguria movimenta
circa il 60% del traffico container producendo un gettito fiscale di 4
miliardi di euro l'anno.

Al fine di valorizzare le diverse identità locali presenti nel territorio
l'associazione
promuove inoltre il riconoscimento della specificità dei territori insubri e
lo status di comunità o provincia autonoma a Brigaschi, Occitani,
Franco-provenzali e Walser, alla Valsesia e alla Val d'Ossola, oltre alla
concessione di uno statuto speciale a Seborga.

Il nostro è un movimento autonomista, al di sopra degli schieramenti di
destra e di sinistra. Non ci riconosciamo in nessuno degli attuali partiti
nazionali, in quanto adottano tutti una politica centralista, che esclude il
cittadino da ogni possibile dibattito o decisione. Dovessimo indicare il
modello più vicino a noi diremmo il PNE (Progetto Nord Est), partito che
promuove l'autonomia del Triveneto e che, con solamente due eletti nel
consiglio regionale del Veneto, ha ottenuto importanti riforme come
"l'approvazione
dell'emendamento che elimina l'indennità di carica per gli assessori
regionali non eletti dal popolo". Questo a dimostrazione che, per svolgere
un'incisiva attività politica al servizio dei cittadini, non è fondamentale
ottenere alte percentuali elettorali, se poi ci si siede su una comoda
poltrona per svolgere la politica dei partiti o, ancor peggio, delle
lobbies. Occorre avere un progetto ben chiaro, sottoporlo alla gente e poi
promuoverlo con forza nelle istituzioni, passaggio quest'ultimo che ben
pochi si ricordano di attuare.

Vi chiediamo quindi di sostenere il nostro progetto, aderendo al movimento o
semplicemente firmando la nostra petizione che potrete trovare direttamente
sul sito web www.obiettivonordovest.org.

Con il vostro sostegno e la vostra partecipazione attiva allo sviluppo del
movimento, insieme, possiamo dare inizio ad un reale cambiamento della
politica e dell'amministrazione del nostro territorio, per restituire
finalmente forza e dignità al nostro Nord Ovest!

[Juv]

Tradotto in soldoni siete un soggetto politico che si presenterà alle consultazioni elettorali come forza a se stante o una semplice associazione di pensiero?

[Dark Knight]

molto interessante...mi sembrano proposte sensate

[Spirit]

Caro Andrea, un consiglio: il progetto Liguria-Piemonte non può ovviamente interessare la Riviera di Levante, e probabilmente nemmeno la cintura genovese. Capisco che il Ponente guardi con molto interesse a Torino (di cui per altro rischia di divenire semplice succursale), ma il Tigullio e lo spezzino sono quantomai distanti da questa visione geo-politica.

In ogni caso, nonostante ormai diffidi fortemente del regionalismo italiano e sia più interessato a una visione "cantonalista" dell'organizzazione interna allo Stato, non si può negare una certa irriducibilità dell'identità ligure all'etichetta (del tutto anonima visto che si tratta di semplici punti cardinali: era molto meglio quella vecchia di Alpazur) di Nord-Ovest.

Con immutata stima.

[nord ovest]

Tradotto in soldoni siete un soggetto politico che si presenterà alle consultazioni elettorali come forza a se stante o una semplice associazione di pensiero?

Entrambi:
Attualmente siamo una semplice associazione di pensiero che mira a diventare un soggetto politico per presentarsi alle consultazioni elettorali come forza a sé stante!

Sinceramente è evidente che un certo peso elettorale e una rappresentanza nelle istituzioni sono indispensabili per l'ottenimento dei propri obiettivi programmatici. Pensa a cosa sono riusciti ad ottenere due soli consiglieri regionali del Pne (Progetto Nord Est) in Veneto con l'approvazione del Consiglio regionale della proposta di legge per lo statuto speciale del Veneto.

[nord ovest]

Caro Andrea, un consiglio: il progetto Liguria-Piemonte non può ovviamente interessare la Riviera di Levante, e probabilmente nemmeno la cintura genovese. Capisco che il Ponente guardi con molto interesse a Torino (di cui per altro rischia di divenire semplice succursale), ma il Tigullio e lo spezzino sono quantomai distanti da questa visione geo-politica.

Sicuramente i cittadini della Riviera di Levante (Spezia soprattutto), per ovvie ragioni geografiche, saranno coloro che avranno i maggiori dubbi e perplessità circa la validità del nostro progetto. Noi rimaniamo convinti che la nostra sia non solo la migliore soluzione possibile, ma anche l'unica attualmente realizzabile per aumentare il potere contrattuale della Liguria nei confronti dello stato centrale e per cercare di ottenere sempre maggiore autonomia, sia fiscale che decisionale.
Il timore di essere "comandati da Torino" non mi terrorizza tanto più dell'attuale situazione ("comandati da Roma").
Inoltre nel programma dell'associazione si parla chiaramente di "patto federale" e non di super-regione-stato totalitarista e centralista.

[Spirit]

Sicuramente i cittadini della Riviera di Levante (Spezia soprattutto), per ovvie ragioni geografiche, saranno coloro che avranno i maggiori dubbi e perplessità circa la validità del nostro progetto. Noi rimaniamo convinti che la nostra sia non solo la migliore soluzione possibile, ma anche l'unica attualmente realizzabile per aumentare il potere contrattuale della Liguria nei confronti dello stato centrale e per cercare di ottenere sempre maggiore autonomia, sia fiscale che decisionale.
Il timore di essere "comandati da Torino" non mi terrorizza tanto più dell'attuale situazione ("comandati da Roma").
Inoltre nel programma dell'associazione si parla chiaramente di "patto federale" e non di super-regione-stato totalitarista e centralista.

Ma allora ti chiedo: perchè non ampliare l'accordo a Lombardia ed Emilia avvicinandosi così all'ideale di Miglio? Se macro-regione deve essere, che sia una macro-regione organica. Io opto ormai per l'abolizione delle Regioni, semplici centri di spesa e di burocrazia a danno dei cittadini, a cui basterebbero i comuni e un pò più di libertà e democrazia per vivere meglio, ma con una vera unione del Nord si potrebbe scalzare a pié pari lo Stato centrale.

[Alessandro Lanteri]

Perchè ampliare l'accordo ad Emilia e Lombardia vuol dire mettere su un bestione ingovernabile. Con Piemonte abbiamo molti più punti in comune.

[Juv]

Entrambi:
Attualmente siamo una semplice associazione di pensiero che mira a diventare un soggetto politico per presentarsi alle consultazioni elettorali come forza a sé stante!

.

Perfetto, si sentiva la mancanza dopo LN, Liguria nuova, (mettiamoci anche Biasotti), Mil, di un altro soggetto teso a spartirsi quel 5% di voto autonomista che c'è in Liguria...

[Spirit]

Perchè ampliare l'accordo ad Emilia e Lombardia vuol dire mettere su un bestione ingovernabile. Con Piemonte abbiamo molti più punti in comune.

Bene, allora seguendo questo ragionamento il Limonte (mamma mia che nome) dovrebbe secedere dall'Italia in quanto quest'ultima, essendo il quadruplo della Padania, è a maggior ragione un "bestione ingovernabile".