Originariamente Scritto da
Fenris
Secondo un sondaggio del Carlino, più del 90% dei votanti è contrario. Ma il comune intende realizzarla lo stesso.
http://sondaggi.quotidiano.net/?sondaggio=273
"La moschea si farà nel quartiere,
ma voglio il rispetto dei diritti"
Cofferati conferma le sue posizioni sull'edificio ma aggiunge. "Chi alimenta l'intolleranza crea danni irreparabili. Abbiamo accolto le richieste degli abitanti, delle associazioni e del quartiere, il come lo discutiamo con loro, perchè siamo convinti che alcune delle valutazioni che hanno fatto possano essere molto utili" Commenta la notizia
Bologna, 20 settembre 2007 - «Quelli che mantengono una posizione ideologica in queste vicende sono nemici della sicurezza e vanno contro l'interesse della cittadinanza, più o meno inconsapevolmente. C'è una percezione d'insicurezza che viene alimentata ad arte, da Calderoli in su. Chi alimenta l'intolleranza crea danni irreparabili, perchè usa argomenti che fanno leva sull'irrazionale, ai quali è difficile ribattere». Lo dichiara, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, dopo l'annullamento della proposta di giunta sulla costruzione della nuova moschea a Bologna, nel quartiere di San Donato.
«La moschea si farà, in quel quartiere - continua - E l'obiettivo rimane lo stesso. Voglio rispetto dei diritti, ordine e decoro. sicurezza. Abbiamo accolto le richieste degli abitanti, delle associazioni e del quartiere. Si fa, ma il come lo discutiamo con loro, perchè siamo convinti che alcune delle valutazioni che hanno fatto possano essere molto utili».
«Un luogo di preghiera ordinato e 'in chiaro' - prosegue il sindaco - è nell'interesse dei musulmani ma anche del resto della cittadinanza. A loro viene garantito un diritto, a noi che ciò avvenga nel modo più sicuro. Inoltre sono convinto che assicurare a tutte le religioni un dignitoso luogo di preghiera sia un valore fondante della nostra società». «La normativa nazionale sul riconoscimento delle altre religioni - conclude Cofferati - è carente. Non ci sono criteri uniformi, e molto viene lasciato ai territori, a cominciare dalla concessione dei suoli. È indispensabile aggiornare le leggi per arrivare a una normativa adeguata unica».
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