Sì, giocano a risiko, o si improvvisano abili strateghi militari alla Von Clausewitz, nonostante l'unica cosa che hanno fatto nella vita è quella di essere cresciuti dentro qualche sezione di partito.
Così, ecco le posizioni contrapposte, trasversali agli schieramenti equipollenti e complementari: chi sostiene che la guerra in Afghanistan vada continuata, e chi no... ma non per motivi etici (il rifiuto dell'imperialismo e di sottomettere un altro popolo), bensì in base ad una valutazione costi-benefici per l'erario dello Stato.
Solo una sconfitta nei fronti di guerra può portare ad un crollo di quella che è stata definita la "Casta", in realtà ceto sociale dei politici.