17 marzo 2010
''Il senatore Maurizio Gasparri, malgrado l'ora che avrebbe dovuto garantirgli una certa serenità di giudizio, questa mattina si è lasciato andare ad un delirio incontrollato durante la trasmissione 'Uno mattina'.”


Lo ha detto Massimo Ciancimino commentando l’intervento del presidente del gruppo Pdl al Senato in merito alle dichiarazioni che il figlio dell’ex sindaco di Palermo sta rendendo alle procure antimafia di Palermo, Caltanissetta, Catania e Roma. Il Senatore, ha proseguito Ciancimino, “ha detto che sono ‘delinquente’ e ‘inattendibile’, cosi' come in altre occasioni ha avuto modo dire che sono ‘mafioso’ e ‘criminale’ o che le mie dichiarazioni alle Procure sarebbero ‘deliranti’ e ‘farneticanti’, definendomi ‘pseudopentito’. Non è la prima volta – ha aggiunto Ciancimino - che Gasparri si avventura in dichiarazioni offensive e completamente inventate. Per questo motivo ho dato mandato all'avvocato Francesca Russo di sporgere querela nei suoi confronti. Ovviamente do al senatore ampia facoltà di prova e non mi limito - com'è costume dell'ambiente che lui frequenta - ad una citazione civile che non servirebbe all'accertamento dell'infondantezza delle sue incaute dichiarazioni. Voglio credere – ha continuato - che, per una volta, Gasparri faccia un gesto di correttezza rinunciando allo scudo dell'immunità parlamentare e venga in aula a dimostrare le sue accuse. Ricordo al senatore che sono stato appena prosciolto dalle accuse (ritenute infondate da una Corte d'Appello) più gravi e che mi è stata ridotta la pena. Gli ricordo anche che per questa condanna (intestazione fittizia) scatterebbero i termini di prescrizione entro il prossimo mese di maggio e che, a differenza di quanto è costume dei suoi amici e sodali utilizzatori finali di leggi ad personam, ho già annunciato la volontà di rinunciare a beneficiare di detta prescrizione. Inoltre, - ha concluso Massimo Ciancimino - per correttezza e amore di verita', vorrei precisare che nel provvedimento lungo nove pagine dei giudici della Corte d'Appello di Palermo, che sono chiamati a giudicare il senatore Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, non hanno mai usato l'aggettivo "inattendibile". Invito il senatore Gasparri a verificare di persona.

Antimafia Duemila - Massimo Ciancimino querela Gasparri