Regionali, Bossi: nessun ricatto anche se diventiamo noi il primo partito
VARESE (17 marzo) - Fra Lega e Pdl alle regionali «non c'è una partita perché, anche se diventiamo noi il primo partito, saremo seri e certo non inizieremo a ricattare». Lo ha detto Umberto Bossi, ministro delle Riforme e segretario della Lega Nord, rispondendo a una domanda dei giornalisti al termine di un comizio elettorale nel Varesotto.
Il leader leghista ha aggiunto di diffidare dei sondaggi: «Io parlo sempre a schede contate, credo poco ai sondaggi che sono influenzabili dai soldi. Spero - ha concluso Bossi - che la Lega vada avanti, tanto penso che Berlusconi non potrebbe che essere favorevole».
Bossi ha confermato quindi che sabato sarà in piazza a Roma, accanto a Berlusconi, e che prenderà anche la parola dal palco.
Il leader della Lega ha poi criticato Gianfranco Fini sottolineando che la Lega è compatta mentre gli altri discutono troppo dando una immagine (elettoralmente dannosa) di divisioni interne. «Fini - ha detto - discute troppo. Secondo me non si può cambiare niente in un Paese se tutti i giorni si fanno discussioni e si mette in dubbio tutto. No, si sta insieme a un altro se non si mette in dubbio, altrimenti è difficile».
Giustizia e federalismo. «La giustizia è uno di quei motivi per cui, in un modo o nell'altro - ha aggiunto - Berlusconi ha bisogno dei voti della Lega. Quindi più ha bisogno di voti, più il federalismo è sicuro».
Regionali, Bossi: nessun ricatto anche se diventiamo noi il primo partito - Il Messaggero