E "Cialtroni" giocò le sue carte. Truccate.
Walter Veltroni è un grande politico. E, come da costume politico, parla per non spiegare. Da qui il nomignolo di "Cialtroni": un politico per tutte le stagioni che vorrebbe campare giocando, da professionista, le sue "carte truccate".
Finora gli è andata bene. Ma molti lo aspettavano al varco dell’assemblea costituente del Partito Democratico convocata a Milano per il 27 ottobre 2007. "Finalmente", si dicevano, "Veltroni, incoronato segretario nazionale del PD, dovrà chiarire molte cose che finora sono rimaste nel limbo". Veltroni ha parlato. Ed ha parlato a lungo. Solo che…..
Solo che Veltroni, parlando a lungo, giustifica il nomignolo di "Cialtroni". Vogliamo vedere assieme alcune delle carte truccate di Cialtroni? Eccole:
  1. Cialtroni attacca Berlusconi. Era scontato, ma ci si aspettava un attacco sui programmi del leader della CdL. Invece: "Berlusconi si è candidato 4 volte. E vorrebbe candidarsi una 5a volta". E che vuol dire? Mah!. In ogni caso, Berlusconi gli risponde a stretto giro: "Veltroni fa politica da 35 anni. Se questo è il nuovo che avanza….". Insomma: teatrino.
  2. Cialtroni "sostiene lealmente Prodi e il suo governo". Ma contestualmente dichiara di avere un "programma maggioritario. E chi ci sta ci sta". Questa precisazione ha particolarmente fatto gioire la "sinistra radicale" che sostiene Prodi.
  3. Cialtroni è leale con Prodi e il suo governo, ma esalta Luca Cordero di Montezemolo che dichiara "da 12 anni non abbiamo un governo che governi". Ci sarebbe molto da discutere su queste affermazioni. In questa sede mi limito ad osservare che le parole di Montezemolo hanno prodotto il "gelo di Prodi" e le critiche di tutti i partiti del centrosinistra e del centrodestra. E’ un mistero come Cialtroni "sostiene il governo Prodi" e "concorda con il Presidente della Confindustria". Un mistero cialtroniano.
  4. Cialtroni sostiene lealmente il governo Prodi, ma ha a cuore "gli interessi degli Italiani". E, allora, bisogna fare le riforme. Ora, se varare la riforma della legge elettorale potrebbe essere una proposta dettata da necessità (lo chiede ripetutamente anche il Presidente Napolitano), non si capisce perché si dovrebbero varare anche le "riforme costituzionali" che richiedono anni. Si vuole aiutare "Prodi a sopravvivere" oppure si vuole affossare Prodi e varare un "governo per le riforme"? Anche questo è un mistero cialtroniano.
  5. Cialtroni, infine, tocca il vertice del cialtronismo quando invita maggioranza ed opposizione a varare la "legge elettorale". Ma non dice quale tipo di legge propone. Evidentemente, dietro alle parole di Veltroni, c’è la proposta di Cialtroni: parliamone per perdere tempo.
Arturo Parisi, commentando i lavori dell’Assemblea del PD, ha detto: "è una buffonata". Ingeneroso: avrebbe fatto meglio a dire che "è una cialtronata".

Antonino Amato