Originariamente Scritto da
H.I.M.
E' che ho da poco letto che Block è al centro di una polemica che attraversa il movimento libertario USA, dal versante leftist a quello rightist.
Si tratta della questione, che ad alcuni può apparire marginale (per me non lo è), del così detto Thick libertarianism Vs Thin Libertariansim;
il libertarismo forte che, oltre ai principi giuridici ed economici precipuamente libertari, diffonde anche altri valori (ad esempio a destra quelli tradizionali e legati alla famiglia o alla religione mentre a sinistra quelli della tolleranza, dell'antirazzismo etc) e un determinato tipo di cultura, conto il libertarismo debole che non si cura affatto di questi aspetti e si preoccupa esclusivamente che venga rspettata la libertà negativa degli individui.
Block, Barnett (che è anche pro-war) ed altri farrebbero volutamente parte di questo secondo gruppo, mentre Hoppe, Rockwell, Kinsella etc a destra, Roderick T. Long, Sheldon Richman e per Bylund, per fare alcuni nomi, a sinistra farebbero parte del primo.
Strategicamente penso sia un errore sottovalutare la questione valori/cultura. Penso che i thick libertarians di "destra", usando opportunamente quegli argomenti, abbiano delle possibilità in più di persuadere delle ragioni ancap i non-libertari di destra che, per temperamento e tensione individuale, possono trovare affinità col pensiero libertario; così come quelli di sinistra, insistendo sui temi su cui i leftists sono più sensibili, possono fare altrettanto.
Diciamo che è marketing politico e da questo punto di vista potrebbe apparire poco attraente. Tuttavia, gli argomenti in ballo sono per nulla secondari, e lasciarli i mano agli statalisti mi sembra miope per un movimento il cui scopo principale è diffondere awareness.
Sono andato abbondantemente OT. Chiedo scusa