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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
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    Predefinito integrazione tra gatti residenti e gatti immigrati

    Introdurre il nuovo gatto agli animali domestici residenti



    Sommario:
    Le varie specie di felini -sebbene non tutte- normalmente non amano vivere in gruppi socialmente definiti. Così pure i gatti domestici: sebbene possano sviluppare grande attaccamento nei riguardi degli altri animali di casa, restano comunque fondamentalmente individualisti. Hanno inoltre un fortissimo istinto territoriale, e non osservano lo stesso tipo di gerarchie sociali dei cani, dove l'individuo sottomesso all'animale dominante ("alfa") domina a sua volta sugli individui di rango a lui inferiore. Fra gatti conviventi, spesso non è possibile assistere all'instaurarsi di una vera accettazione, ma è in genere possibile ottenere che tutti imparino a tollerarsi gli uni con gli altri senza troppi conflitti. E' però necessario che i proprietari osservino alcune regole di base nell'introdurre un nuovo gatto agli animali residenti, allo scopo di prevenire sul nascere futuri problemi dovuti all'insicurezza e alla paura, che possono sfociare in situazioni di continua aggressività.

    Come introdurre il nuovo gatto ai gatti residenti[vai al sommario]
    1. Sistemate il nuovo gatto in una stanza chiusa di medie dimensioni, con la sua propria lettiera, la ciotola per il cibo e per l'acqua, ed un giaciglio. Servite la pappa -sia ai gatti residenti che al nuovo arrivato- in prossimità della porta chiusa, badando però a non mettere le ciotole così vicine che i rumori percepiti dai due lati della porta impediscano agli animali di mangiare serenamente. Questo primo passo è il più importante, perché è bene che da subito gli animali associno qualcosa di piacevole (la pappa!) alla reciproca presenza. Le volte successive, avvicinate molto gradualmente le rispettive ciotole alla porta chiusa, finché sia possibile posarle proprio di fronte senza che i gatti ne vengano eccessivamente turbati: devono mangiare a loro agio e in tutta tranquillità prima di poter compiere il passo successivo. Finalmente, quando i tempi vi sembrano maturi, socchiudete la porta mantenendola in questa posizione con dei robusti fermaporta: aprite solo il tanto necessario perché i gatti possano sbirciarsi, e ripetete pazientemente tutto il processo di posizionamento delle ciotole, fin dalla prima fase.
    2. Scambiate quotidianamente i cuscini e/o i plaid sui quali i gatti residenti sono soliti pisolare con quelli del nuovo arrivato, cosicché sia per loro possibile familiarizzare con il rispettivo odore prima di giungere a contatto. E' anche utile mettere delle salviette sotto la ciotola del cibo e scambiarle spesso senza per ora lavarle.
    3. Una volta che il nuovo arrivato si è ben familiarizzato con l'uso della lettiera, e ha avuto il tempo di esplorare tutta la camera nella quale è alloggiato, è tempo che cominci ad esplorare il resto della casa, naturalmente avendo cura di spostare in una camera chiusa gli altri gatti per farlo muovere più liberamente... Questo consente loro di avere ulteriori esperienze prima del contatto vero e proprio, e allo stesso tempo permette al nuovo arrivato di prendere confidenza col nuovo ambiente senza che atteggiamenti ostili da parte dei gatti residenti lo possano spaventare.




    4. IMPEDITE nel modo più assoluto che i contatti fisici degenerino in atteggiamenti paurosi o aggressivi! Una volta stabilitisi, questi comportamenti divengono l'usuale risposta, estremamente difficile da cambiare. E' bene introdurre gli animali in uno stesso ambiente con estrema gradualità, guardando alle risposte comportamentali dei gatti stessi: NON forzate gli eventi o costringerete gli animali a reazioni poi difficilmente controllabili [non mettete in minoranza il nuovo arrivato: è meglio che le prime volte affronti un gatto residente alla volta, anche per permettervi di individuare quali animali potranno dare i maggiori problemi, ndt]. Nervosismo, tensione e leggere forme di aggressività (spesso ritualizzata) all'inizio sono del tutto naturali e prevedibili: NON permettete però che si verifichino scontri fisici o intensificherete questa ostilità senza rimedio! Appena qualcuno degli animali inizia a mostrare segni di eccessivo nervosismo o di aggressività, separateli subito e procedete più lentamente nel processo di familiarizzazione, come sopra consigliato.
    Precauzioni:
    Sarà prudente aggiungere un'altra lettiera, e provvedere alla pulizia più di frequente: nella scelta della sistemazione, accertatevi che NESSUN gatto possa venire attaccato o scacciato mentre si appresta ad usarla. Cercate di mantenere il più possibile invariata la quotidiana routine dei gatti residenti: è molto importante che non sentano la presenza del nuovo arrivato come qualcosa destinato a sconvolgere le loro ben radicate abitudini...

    I gatti possono ringhiare e gnaulare in modo impressionante, simulare attacchi e fronteggiarsi nel tentativo di affermare la propria posizione territoriale: finché non si giunge ad uno scontro serio, con possibilità per gli antagonisti di venire feriti, è meglio non intervenire, limitandosi a separare gli "attori" della sceneggiata con rumori forti e improvvisi [ad es. battendo le mani, tirandogli una cuscinata o spruzzandoli con una pistola ad acqua]. NON tentate di separarli mettendovi in mezzo, o cercando di prendere uno dei gatti: è possibile che possano rivoltarsi contro di voi. Dopo un confronto, dategli il tempo di calmarsi, prima di reintrodurli una seconda volta.
    IMPORTANTE: Assicuratevi che ogni gatto abbia un posto dove potersi rifugiare e nascondere se lo desidera [ad es. sotto il letto].
    Come introdurre il nuovo gatto ai cani residenti [vai al sommario]
    Cani e gatti che da cuccioli non hanno avuto la possibilità di conoscere membri delle rispettive specie, hanno un maggior bisogno di venire aiutati nella familiarizzazione riapetto a quelli cresciuti insieme. Il cane in genere tiene l'atteggiamento più estroverso, e prende subito a curiosare e ad interagire con il gatto. Il quale dal canto suo è spesso disorientato da tanta invadenza, e sta sulle difensive. E' possibile utilizzare tutte le tecniche descritte prima per il processo di familiarizzazione.
    In più...
    1. Se il vostro cane non è stato addestrato e non ubbidisce ai comandi ("sit" "down" "come" "stay"), dovreste iniziare immediatamente a disciplinarlo. Dei bocconcini come premio per la corretta esecuzione di quanto richiestogli motiveranno un cane altrimenti fortemente distratto dal nuovo arrivato. Può essere necessario un riaddestramento anche di un cane già disciplinato, in situazioni come queste...
    2. Quando gli animali sono a proprio agio nel mangiare vicino da entrambi i lati della porta chiusa, e hanno avuto modo di familiarizzare con il rispettivo odore, potete tentare il primo contatto diretto, in ambiente controllato. Mettete il guinzaglio al cane e ordinategli di sedere o stare fermo: ricordate di ricompensarlo con un bocconcino! Con il cane tranquillamente accucciato, è possibile per un membro della famiglia [NON un estraneo] sedere nella camera con il gatto in grembo: qualche croccantino verra offerto anche a lui... E' molto importante che al primo contatto entrambi condividano esperienze gratificanti, che fungono ottimamente anche come distrazione. All'inizio, è meglio mantenere gli animali ai lati OPPOSTI della camera. Questo passo va ripetuto per varie volte, finché non si abbia la sicurezza che non si verifichino pericolosi scoppi di aggressività che possono compromettere la riuscita della socializzazione.
    3. Al passo successivo, avvicinate un poco gli animali: è meglio manterene il cane al guinzaglio e il gatto in braccio ad una persona a lui familiare. Molti gatti tuttavia non vorranno rimanere fermi: in questo caso è meglio usare una gabbia o lo stesso trasportino. Se il cane accenna a muoversi dalla posizione seduta o accovacciata dovete ripetergli fermamente il comando, premiandolo per la sua obbedienza con le parole e un bocconcino [immediatamente: NON ritardate l'offerta di cibo o non l'assocerà con il proprio comportamento]. Se il gatto mostra segni di paura o di nervosismo, aumentate la distanza fra i due, e procedete più lentamente. Alla fine, gli animali potranno essere avvicinati abbastanza da potersi "annusare" l'un l'altro.
    4. Sebbene sia molto importante insegnare al cane che infastidire o tormentare il gatto è un comportamento inaccettabile, è altresì fondamentale che gli si insegni come comportarsi accettabilmente (ad es. rimanere seduto, venire quando chiamato etc), e lo si premi con parole di apprezzamento e un bel bocconcino in presenza del gatto. NON sgridate o punite il cane in continuazione quando il gatto è nei pressi, anche se non si comporta bene: non associando niente di positivo o gratificante alla presenza del gatto, nel cane potrebbe crearsi un risentimento nei suoi confronti, con problemi di aggressività reindirizzata che possono essere molti pericolosi quando voi non siete nei pressi.




    5. Per meglio contrallare la situazione nei primi tempi, potete mantenere il cane al guinzaglio e sotto il vostro diretto controllo. Specialmente se il gatto è libero di muoversi per la casa e il cane tende a corrergli dietro... Assicuratevi che il gatto abbia sempre libero accesso ad un posto elevato dove rifugiarsi, o un posto tranquillo per nascondersi. Quando non siete in casa e nessuno può sorvegliare la situazione, mantenete i due animali separati finché non abbiate la certezza che il gatto non corre alcun pericolo, specie se è ancora piccolo...
    Precauzioni:
    Ai cani piace molto mangiare il cibo per gatti, perché più ricco di proteine e grassi e più gustoso. Se il cane tende a "spazzolare" la pappa del gatto oltre alla sua, è necessario sistemare la ciotola e le provviste dove il cane non possa arrivare, ad esempio su di un mobile alto: il gatto non avrà problemi ad arrivare fin lì...
    Alcuni cani inoltre amano razzolare nella lettiera dei gatti, e talvolta ingerirne le feci: un comportamento non ancora ben chiarito, ma relativamente comune. Sebbene non vi siano pericoli per la salute del cane, questo è ovviamente un comportamento disgustoso ed inaccettabile per il padrone. Sfortunatamente, non c'è modo di scoraggiare il cane spaventandolo con qualche marchingegno [tipo qualcosa che gli cada addosso], non senza spaventare anche il gatto. La punizione susseguente al fatto NON cambierà il comportamento del cane.
    La soluzione in definitiva più praticabile è quella di sistemare la cassetta in modo che il cane non possa accedervi, mentre il gatto sì: ad es. dietro ad una barriera di quelle utilizzate per i bambini piccoli, o in un mobiletto con aperture su entrambi i lati dimensionate solo per il passaggio del gatto.
    Se nell'introduzione di un nuovo gatto agli animali residenti si verificassero problemi che non è possibile risolvere con questi consigli, per favore contattate il nostro servizio "Behavior Help-Line", un terapista del comportamento o un addestratore qualificato, prima che possano considerevolmente peggiorare.
    PER SAPERNE DI PIU'...






  2. #2
    uruguayo
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    E' liberamente ispirato ai CPT o viceversa il regolamento dei CPT è ispirato a questa guida?

  3. #3
    Non prevalebunt
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    l' unico modo di far integrare gatti di importazione è quello di castrarli prima della immissione nel gruppo......

  4. #4
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    Ora Pietro sarà in grado di spiegarci dove vorrebbe andare a parare con questo 3D?

    Ma in tema di gatti ecco un divertente ma significativo elenco di procedure per somministrare una pillola ad un gatto, il tutto paragonato con la procedura per fare lo stesso con un cane.

    1) Prendete il gatto e sistematelo in grembo tenendolo col braccio sinistro come se fosse un neonato. Posizionate pollice e indice sui rispettivi lati della bocca del gatto ed esercitate una pressione delicata ma decisa finchè il gatto apre la bocca. Appena il gatto apre la bocca, inserite la pillola in bocca. Consentite al gatto di chiudere la bocca, tenetela chiusa e con la mano destra massaggiate la gola per invogliare la deglutizione.

    2) Cercate la pillola in terra, recuperate il gatto da dietro il divano e ripetete il punto n. 1.

    3) Recuperate il gatto dalla camera da letto e buttate la pillola ormai molliccia.

    4) Prendete una nuova pillola dalla confezione, sistemate il gatto in grembo tenendo le zampe anteriori ben salde nella mano sinistre. Forzate l'apertura delle fauci e spingete la pillola in bocca con il dito indice della mano destra. Tenetegli la bocca chiusa e contate fino a dieci.

    5) Recuperate la pillola dalla boccia del pesce rosso e cercate il gatto nel guardaroba. Chiamate qualcuno ad aiutarvi.

    6) Inginocchiatevi a terra con il gatto ben incastrato tra le gambe, tenete ben salde le zampe anteriori e posteriori. Ignorate il leggero ringhiare del gatto. Dite al vostro aiutante di tenere ben salda la testa con una mano mentre inserisce un abbassalingua di legno in bocca. Inserite la pillola, togliete l'abbassalingua e sfregate vigorosamente la gola del gatto.

    7) Convincete il gatto a scendere dalle tende. Annotate di farle riparare. Spazzate con attenzione i cocci di statuine e vasi rotti cercando di trovare la pillola. Mettete da parte i cocci con la nota di re-incollarli più tardi e, se non avete trovato la pillola, prendete un'altra pillola dalla confezione.

    8) Avvolgete il gatto in un lenzuolo e chiedete al vostro aiutante di tenerlo fermo usando il proprio corpo in modo che si veda solo la testa del gatto. Mettete la pillola in una cannuccia, forzate l'apertura delle fauci del gatto aiutandovi con una matita e usando
    la cannuccia come cerbottana posizionate la pillola in bocca al gatto.

    9) Leggete il foglietto illustrativo del farmaco per controllare che non sia dannoso per gli esseri umani. Bevete un succo di frutta per mandare via il saporaccio. Medicate il braccio del vostro aiutante e lavate il sangue dal tappeto usando acqua fredda e sapone.

    10) Recuperate il gatto dal garage dei vicini. Prendete un'altra pillola. Incastrate il gatto nell'anta dell'armadio in modo che si veda solo la testa. Forzate l'apertura delle fauci con un cucchiaino. Ficcategli la pillola in gola usando un elastico a mo' di fionda.

    11) Cercate un giravite nella vostra cassetta degli attrezzi e rimettete a posto l'anta dell'armadio. Medicatevi la faccia e controllate quando avete fatto l'ultima antitetanica. Buttate la maglietta e indossatene una pulita e intatta.

    12) Telefonate ai pompieri per recuperare il gatto dall'albero del dirimpettaio. Chiedete scusa al vostro vicino di casa che rincasando ha sbandato e ha fracassato la macchina contro il muro per evitare di investire il vostro gatto impazzito che attraversava la strada di corsa. Prendete l'ultima pillola dalla confezione.

    13) Legate le zampe anteriori e le zampe posteriori del gatto con un corda e legatelo al piede del tavolo. Cercate i guanti da lavoro e indossateli. Inserite la pillola nella bocca del gatto facendola seguire da un grosso pezzo di filetto di manzo. Tenete la testa del gatto in posizione verticale e inserite 2 bicchieri di acqua in modo da assicurarvi che abbia ingoiato la pillola.

    14) Dite al vostro aiutante di portarvi al pronto soccorso, restate seduti pazientemente mentre i dottori ricuciono le vostre dita alla mano ed estraggono i frammenti di pillola dall'occhio destro. Sulla strada per tornare a casa fermatevi al negozio di arredamento per comprare un nuovo tavolo.

    15) Telefonate alla Protezione Animali per vedere se possono prendersi cura di un gatto mutante. Telefonate al più vicino negozio di animali per vedere se ci sono in vendita dei criceti.

    COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN CANE:

    1) Avvolgetela in un pezzo di carne.

  5. #5
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    Predefinito

    Non è sbagliato quello che scrive, ma è assolutamente eccessivo (sto parlando di gatti).

    La realtà è che ci sono gatti che si accettano in poche ore altri che anche dopo settimane restano terribilmente ostili.

    In particolare lo scrivente sembra terrorizzato dai contatti tra i gatti (o meglio pensa che lo sia chi deve gestire l'introduzione) e opera in modo tale da postporre il contatto al momento in cui i gatti sono gia annoiati uno dall'altro.
    In realtà contatti anche fisici tra i gatti finchè non degenerano in una vera lotta violenta non sono un grosso problema.
    Premesso che non bisogna portare un gatto nuovo in casa ed abbandonarlo in mezzo al salotto, ma è correttissimo definire un "suo" territorio in cui possa rifugiarsi, un po' di ottimismo in più e di fiducia nei nostri pelosetti non guasta.
    La cosa migliore che ha scritto è quella sugli odori. Abituare il gatto all'odore del coinquilino ed associarlo a stimoli positivi è fondamentale

    Non è neppure vero che non c'e' una gerarchia, anche se non è verticale.
    I gatti non amano lottare quindi tenderanno a stabilire ciascuno le proprie "proprietà" ed una serie di aree comuni in cui transitare a turno senza rompersi le scatole (molto umano questo).
    E cmq al vertice della gerarchia ci dobbiamo essere noi a guidare il comportamento dei nostri gatti.

 

 

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