Riformisti [modifica]
È la corrente d'ispirazione socialdemocratica che raggruppa la maggior parte della vecchia maggioranza dei DS. I suoi aderenti sono stati tra i più fedeli sostenitori della nascita del PD all'ultimo congresso DS. I suoi maggiori esponenti sono Piero Fassino, Massimo D'Alema, Pier Luigi Bersani e Anna Finocchiaro. A questo gruppo fanno riferimento anche i Liberal di Enrico Morando, Alleanza Riformista di Ottaviano Del Turco, i Riformisti per l'Europa di Giorgio Benvenuto, Sinistra Liberale di Gianfranco Passalacqua, ciò che rimane di Sinistra Repubblicana e il Movimento Repubblicani Europei di Luciana Sbarbati.
I Riformisti hanno presentato liste comuni per l'elezione dell'Assemblea Costituente, denominate "Democratici con Veltroni"[19], con I Popolari, i Democratici Rinnovatori, i Cristiano Sociali, esponenti della società civile (tra i quali si ricordino Amos Luzzatto, Tullia Zevi, Enzo Cheli, Ennio Morricone, Salvatore Veca, Massimiliano Fuksas e Valerio Massimo Manfredi) e altri politici di lungo corso (tra i quali Oscar Luigi Scalfaro, Valerio Zanone e Marco Follini)[20]. La lista "Democratici con Veltroni" ha ottenuto il 43,7% dei voti a livello nazionale, con un forte radicamento nel centro del Paese[21]. Va detto che in alcune circoscrizioni la lista si è aggregata ad altri gruppi, mente in altre (segnatamente in Campania) alcune correnti, come I Popolari e i Democratici Rinnovatori, hanno presentato liste separate dal gruppo dei Riformisti.
I Popolari [modifica]
È la componente di origine democristiana e di ispirazione cristiano-sociale che s'incardina nell'Associazione "I Popolari", erede del disciolto Partito Popolare Italiano. I Popolari, dopo avere a lungo mantenuto la maggioranza ne La Margherita, hanno deciso insieme alle altre principali correnti di questa, di superare l'esperienza politica de La Margherita e di partecipare al progetto costituente del Partito Democratico. Riguardo alla collocazione europea del PD, i Popolari sono contrari al suo eventuale ingresso nel Partito del Socialismo Europeo, come caldeggiato dalle correnti ex-DS e dagli "Ulivisti".
Ampi settori della CISL e delle ACLI afferiscono a questa tendenza interna. I maggiori esponenti sono Dario Franceschini, Franco Marini, Giuseppe Fioroni, Ciriaco De Mita e Pierluigi Castagnetti. L'ideologia di riferimento è il cristianesimo sociale. Alle primarie i Popolari, candidati nelle liste "Democratici con Veltroni", hanno eletto almeno 600 membri nell'Assemblea Costituente[22].
Democratici Rinnovatori [modifica]
I Democratici Rinnovatori[23] è una corrente di orientamento centrista guidata dai ministri Francesco Rutelli, Paolo Gentiloni e Linda Lanzillotta, Renzo Lusetti e Rino Piscitello. Alle primarie i DR, detti anche "coraggiosi" dal nome del loro manifesto ("Manifesto per il coraggio delle riforme"[24]), hanno eletto più di 230 membri nell'Assemblea Costituente, candidati nelle liste "Democratici con Veltroni"[25].
Al "Manifesto dei Coraggiosi" hanno aderito, tra gli altri, il gruppo dei Teodem (Luigi Bobba, Paola Binetti, Enzo Carra e Emanuela Baio Dossi), Tiziano Treu, Luigi Zanda, Donato Mosella, Antonio Polito, Ermete Realacci, Antonio Maccanico, Sergio Chiamparino, Massimo Cacciari, Filippo Penati, Paolo Corsini, Enrico Gasbarra, Matteo Renzi, Alessandro De Franciscis, Ernesto Olivero, Andrea Olivero (presidente delle ACLI), Innocenzo Cipolletta, Michele Placido, Gigliola Cinquetti, Claudia Gerini e Massimo Ghini[26]. Al gruppo di Rutelli fanno riferimento anche i Socialisti Democratici per il Partito Democratico e alcuni politici vicini a Lamberto Dini che però hanno deciso di non seguirlo nei Liberaldemocratici.
Il gruppo ha manifestato insofferenza verso la cosiddetta "sinistra radicale", tanto da non escludere la possibilità di cambiare alleanze politiche ed elettorali in futuro. Alla corrente fanno riferimento molti laici, liberali e socialdemocratici (molti dei quali provenienti dalla componente rutelliana de La Margherita), così come molti cattolici d'ispirazione moderata che non si riconoscono né nel gruppo dei Popolari né degli Ulivisti né dei Cristiano Sociali, tutti percepiti come troppo a sinistra.
Cristiano Sociali [modifica]
I Cristiano Sociali (CS) sono un'associazione[27], nata come partito nel 1993 e confluita nei DS nel 1998, che, dopo aver rappresentato i valori cristiano-sociali all'interno dei DS, continua la sua attività nel nuovo partito. Oltre ai membri storici (Mimmo Lucà, Giorgio Tonini, Luigi Viviani, Aldo Preda, Franco Chiusoli, Stefano Ceccanti, Marcella Lucidi, Franco Passuello e Domenico Maselli), anche altre importanti personalità del mondo cattolico vicini al centro-sinistra e politici aderenti al PD hanno firmato il loro appello intitolato "Cristiani per il Partito Democratico": Giovanni Bianchi, Valentino Castellani, Giovanni Colombo, Paolo Corsini, Luigina Di Liegro, Francesco Saverio Garofani, Franca Gorrieri, Giuseppe Lumia, Sergio Marelli, Ignazio Marino e Bruno Marziano[28]. Alle primarie i CS hanno presentato loro candidati nelle liste "Democratici con Veltroni".
A Sinistra [modifica]
È la corrente di sinistra interna, chiede un solido ancoraggio con il PSE e con l'Internazionale Socialista, un impegno per salvaguardare la Costituzione Italiana e soprattutto difende i principi lavoristi[29]. Vuole un PD chiaramente di sinistra e socialista, figlio della cultura del Partito Comunista Italiano e, per certi versi, pure del Partito Socialista Italiano. Si è organizzato con una sua lista per le primarie. I suoi massimi esponenti sono il ministro Livia Turco, Massimo Brutti e Vincenzo Vita.
Al gruppo fanno riferimento anche i Democratici, Laici e Socialisti, corrente fondata da quei sostenitori della mozione Angius che decisero di non seguirlo in Sinistra Democratica e di rimanere invece nei DS, Dì Sinistra, corrente formata dai sostenitori della mozione Mussi che presero la stessa decisione e quanto rimane dei Socialisti Liberali, i cui principali esponenti hanno aderito al Partito Socialista. La corrente ha inoltre l'appoggio di diversi esponenti famosi tra i quali Giorgio Ruffolo, gli attori Gigi Proietti e Massimo Ghini, la scrittrice Dacia Maraini e la cantante Fiorella Mannoia[30].
Le ideologie di riferimento sono il socialismo democratico e la socialdemocrazia classica. Alle primarie la lista "A Sinistra per Veltroni" ha ottenuto il 7,7% (con picchi del 30% nelle regioni rosse dove era più radicata la presenza dei DS)[31], eleggendo oltre 300 delegati all'Assemblea Costituente[32]. Va detto che in molte circoscrizioni non è stata presentata una lista autonoma "A Sinistra", ma, dove era presente (15 circoscrizioni su 29), essa ha ottenuto ottimi risultati, tra i quali il 32,7% in Piemonte 1 e il 27,1% in Lazio 1[33].
Ambiente, Innovazione, Lavoro [modifica]
È la corrente più attenta ai temi ambientalisti, fortemente riformista e innovatrice, è molto vicina a Walter Veltroni ed è composta infatti prevalentemente da veltroniani di lunga data. I suoi massimi esponenti sono i ministri Giovanna Melandri, Luigi Nicolais, Cesare Damiano, oltre a Ermete Realacci (leader degli Ecologisti Democratici) e Andrea Ranieri. Si rifà alla socialdemocrazia più avanzata e all'ambientalismo. Alle primarie la lista "Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro"[34] ha ottenuto l'8,1% dei consensi, pur essendo presente in modo autonomo solo in 20 circoscrizioni su 29[35].
Ecologisti Democratici [modifica]
Gli Ecologisti Democratici (EcoDem) sono la corrente ambientalista del PD, costituita principalmente da ex-Verdi transitati per DL (Ermete Realacci, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante) o per i DS (Edo Ronchi, Luigi Manconi, Sergio Gentili)[36]. Alle primarie sono stati eletti oltre 100 EcoDem all'Assemblea Costituente[37], alcuni dei quali nelle liste "Ambiente, Innovazione, Lavoro".
Ulivisti [modifica]
È la corrente più vicina al presidente del Consiglio Romano Prodi e alla sua idea di Partito Democratico. Gli Ulivisti enfatizzano molto l'apertura del PD alla società civile e la democrazia interna al partito. Pur provenendo in gran parte da La Margherita non sono contrari all'entrata del PD nel PSE. La maggioranza degli ulivisti si rifà al cristianesimo sociale (alcuni sono spesso indicati dai giornali come cattocomunisti), ma non mancano socialdemocratici e liberali di sinistra.
Gli esponenti principali sono i ministri Rosy Bindi, candidata alla segreteria a capo della lista "Con Rosy Bindi democratici, davvero"[38], e Arturo Parisi, Franco Monaco, Marina Magistrelli, Gad Lerner, Gianfranco Morgando, Nando Dalla Chiesa, Vittorio Prodi e Roberto Zaccaria. A sostegno della candidatura della Bindi, figurano anche Giovanni Bachelet, Pietro Scoppola, Agazio Loiero, Franca Chiaromonte e Anna Maria Carloni[39].
Anche Enrico Letta[40], che ha presentato liste autonome (denominate "Democratici per Letta") da quelle della Bindi è riconducibile al gruppo ulivista, data la sua forte vicinanza a Prodi, anche se, a differenza della Bindi, rappresenta la componente più liberale del nuovo partito. Tra i sostenitori di Letta figurano, tra gli altri, il ministro Paolo De Castro, Renato Soru (e il suo Progetto Sardegna), Umberto Ranieri (DS), Gianni Pittella (capodelegazione italiano del PSE al Parlamento Europeo), Vito De Filippo, Gian Mario Spacca, Lorenzo Dellai e Marco Stradiotto[41].
Va notato che sia la Bindi sia Letta sono anche membri dell'associazione "I Popolari" e che entrambi sono molto radicati nel Nord del paese, a differenza dei sostenitori di Veltroni che sono più forti nel Centro-Sud. La Bindi ha comunque ricevuto il massimo dei consensi in Calabria, grazie al sostegno di Loiero e del suo Partito Democratico Meridionale.
La lista a sostegno della Bindi ha ottenuto a livello nazionale il 12,9%, con punte tra il 16 e il 29% in Piemonte, Lombardia e Veneto, nonché il 31,3% in Calabria. La lista a sostegno di Letta si è fermata all'11,0% dei voti, forte dei buoni risultati al Nord (16,6% in Lombardia 1, 15,3% in Veneto 1, 21,6% in provincia di Bolzano e 25,9% in provincia di Trento, grazie al sostegno di Lorenzo Dellai), in alcune regioni del Sud (26,5% in Puglia e 27,4% in Basilicata) e nella Circoscrizione Estero (15,7%).[42]
http://it.wikipedia.org/wiki/Partito...ratico_(Italia)