Secessione islamica in Italia ?

[carlomartello (POL)]

Prendendo spunto dalle vicende del Kosovo, Giordano Bruno Guerri presenta uno scenario inquietante, ma plausibile, nel futuro dell'Italia.

carlomartello


Dopo il fallimento dei colloqui fra Serbia e Kosovo, è probabile che il Kosovo proclami unilateralmente l’indipendenza. A volerlo è l’etnia albanese, musulmana, che in quella regione è in maggioranza, ma che è una minoranza nello Stato serbo. Pare già certo che Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia riconosceranno l’indipendenza, e che anche l’Italia darà il suo consenso, per non emarginarsi nella Nato e nell’Unione Europea. Naturalmente si farà appello al principio dell’autodeterminazione dei popoli, che fa sempre comodo quando lo si applica in casa d’altri. Ma se qualcosa di simile avvenisse anche da noi?
Una volta, in Italia, si paventava il secessionismo della Lega, che in realtà minacciava cento per ottenere dieci, ovvero il federalismo. Nessuno ha mai temuto davvero una secessione - mettiamo - del Veneto: la grande maggioranza dei veneti non ha mai avuto la volontà di staccarsi dall’Italia. Supponiamo però che, in un futuro non troppo lontano, accada che una nostra regione abbia una maggioranza di cittadini motivati sul serio a proclamare unilateralmente la secessione.
È un’ipotesi provocatoria, ma nient’affatto campata in aria. Con l’attuale flusso di extracomunitari, e con la loro invidiabile prolificità, è possibile che un giorno questi cittadini - minoranza in Italia - diventino maggioranza in una regione, in una provincia. Soprattutto se si continuerà a mantenere l’attuale lassismo verso l’immigrazione clandestina, graziata da periodiche sanatorie, e si continuerà ad avere bisogno di importare manodopera. Non è una cosa che possa accadere domani, certo, ma già tra qualche decennio potremmo trovarci davvero in una situazione che oggi può sembrare fantapolitica.
Com’è giusto e lecito, avendo la cittadinanza italiana, cittadini di altre etnie formeranno un partito che sarà utile a qualcuno per governare e otterranno sempre maggiori autonomie e diritti. Qua e là amministreranno, magari anche bene, comuni sempre più grandi. È presumibile che questi cittadini saranno di religione musulmana, e dunque vorranno, com’è nella natura del loro credo, vivere secondo principi religiosi che devono coincidere con le leggi, ovvero diventare legge. A quel punto i compromessi non saranno più possibili. Sarà possibile, invece, che una provincia, una regione, a maggioranza musulmana chieda, dopo l’autonomia, l’indipendenza. Quel giorno ci ricorderanno che, all’inizio del 2008, l’Italia appoggiò la secessione kosovara contro la maggioranza serba.
(Il Giornale - 03 dicembre 2007)

www.giordanobrunoguerri.it

[Siddharta]

Scenario apocalittico quanto assurdo.

[Supporter28]

Diciamo che non è del tutto illogico immaginare un futuro simile anche qui da noi!
Se anche in Italia si percorrerà (la speranza che un futuro diverso sia possibile continuo ad averla, seppur flebile) la stessa strada di altri Paesi che hanno subito forti ondate immigratorie, come ad es. l'Inghilterra (ricordate Oldham e le 'No-go area'?), più che a regioni o province secessioniste, penso però che una cosa simile capiterà per quartieri di città grandi e medie, dove, ovviamente, intere zone diverranno a prevalenza di certe etnie e, conseguentemente, avremo una balcanizzazione dei centri urbani.

Di una cosa sono certo: a quel punto i compromessi non saranno più possibili!

[cornelio]

Ma scrivesse un romanzo di fantapolitica, invece di spacciarsi per un fine e acuto analista.

[legio_taurinensis]

Secessioni forse no, ma enclaves e ghetti, sono un rischio possibile; le banlieus ne sono un esempio.

[carlomartello (POL)]

fantapolitica

Eurasia-Islam: il Reich del futuro.

carlomartello

[Corvo Nero]

Scenario apocalittico quanto assurdo.

Tu dici? Io propendo per un lettura dell'articolo molto vicina al realistico, al storia ci insegna e ci consegna precedenti molto simili.!
Quindi non mi meraviglierei più di tanto.

[Siddharta]

Tu dici? Io propendo per un lettura dell'articolo molto vicina al realistico, al storia ci insegna e ci consegna precedenti molto simili.!
Quindi non mi meraviglierei più di tanto.

Per sfortuna in Italia abbiamo una costituzione assurda ma, nella sfortuna, abbiamo la fortuna che in questa costituzione esiste un articolo inmodificabile che dice che l' Italia è indivisibile.

[Lupo di Toscana]

Secessioni forse no, ma enclaves e ghetti, sono un rischio possibile; le banlieus ne sono un esempio.

Il problema non è quello religioso ma sociale.
Il problema delle banlieus nasce dalla povertà delle persone che le abitano.
Persone sono sì in maggioranza di provenienza nordafricana, ma sono francesi a tutti gli effetti trovandosi in Francia da almeno 1 generazione.
Il fatto è che i posti di lavoro sono pochi e a loro rimangono le briciole.
La "colpa" dei disordini non è delle autorità religiose che non credo trovino colà troppo ascolto, ma di quelle civili.
Il problema sarebbe identico e potrebbe presentarsi anche in Italia per qualunque gruppo, islamico o meno, che sia "escluso" dallo standard di vita dei locali.
Prima o poi in Italia saranno i ROM ad accampare il diritto ad una vita dignitosa, ed avrebbero anche ragione a chiederla.
E' forse umano lasciare delle famiglie, bambini compresi, nelle baracche di cartone?
Un governo serio affronterebbe il problema impedendo l'accesso a chi poi il Paese non può permettersi di mantenere e rispedendo ai Paesi d'origine quelli che sono di troppo.
Ovvero visto la fame di lavoro che c'è in Italia quasi tutti.

[legio_taurinensis]

Il problema non è quello religioso ma sociale.
Il problema delle banlieus nasce dalla povertà delle persone che le abitano.
Persone sono sì in maggioranza di provenienza nordafricana, ma sono francesi a tutti gli effetti trovandosi in Francia da almeno 1 generazione.
Il fatto è che i posti di lavoro sono pochi e a loro rimangono le briciole.
La "colpa" dei disordini non è delle autorità religiose che non credo trovino colà troppo ascolto, ma di quelle civili.
Il problema sarebbe identico e potrebbe presentarsi anche in Italia per qualunque gruppo, islamico o meno, che sia "escluso" dallo standard di vita dei locali.
Prima o poi in Italia saranno i ROM ad accampare il diritto ad una vita dignitosa, ed avrebbero anche ragione a chiederla.
E' forse umano lasciare delle famiglie, bambini compresi, nelle baracche di cartone?
Un governo serio affronterebbe il problema impedendo l'accesso a chi poi il Paese non può permettersi di mantenere e rispedendo ai Paesi d'origine quelli che sono di troppo.
Ovvero visto la fame di lavoro che c'è in Italia quasi tutti.

Infatti non ho menzionato la religione, anche se il tema centrale del 3d è quello.
Io non lego l'immigrazione al fattore religioso, non mi interessa.
Non so come mai nel caso delle Banlieus fu tirato fuori il discorso religioso (forse perché vennero bruciate alcune chiese) , ma lì il problema - come in Italia - è un altro, ed è lineare a ciò che hai detto tu.
In quanto al governo serio: un governo serio, nella migliore delle ipotesi, fisserebbe un tetto minimo di ingressi, in relazione ad eventuali necessità di mercato del lavoro (almeno finché si resta all'interno di un sistema liberal-capitalista) e si impegna, assieme agli altri, a creare sistemi di aiuto nei paesi di origine degli immigrati.