Solo poche ore e sarà Natale. Cerco di prepararmi al meglio, nella preghiera. Prego perchè il Signore venga. Venga, visiti e consoli.
In questa antivigilia di Natale ho incontrato due bambini di circa 8 anni, Totò e Panaghiotis. Non hanno molto in comune, lo dicono già i nomi: uno viene da uno dei quartieri popolari di Palermo, l'altro dalla Grecia. Una sola cosa li unisce: un vita dura, molto dura. Totò è finito in una casa famiglia, perchè la sua famiglia non esiste. Totò è il classico bambino di strada, discolo e volgare. Totò viene ogni domenica a messa perchè dice che in parrocchia si trova bene e perchè vuole fare la prima comunione. Totò oggi mi ha raccontato della casa famiglia e dice che il giorno più triste è il giovedì, quando ci sono le visite dei familiari e per lui non c'è mai nessuno.
Panaghiotis invece è un bambino greco. Panaghiotis ha un colorito terribile e un ventre enormemente gonfio. Panaghiotis ha fatto due trapianti di fegato che non sono riusciti. Panaghiotis oggi era nella chiesa ortodossa con la sua mamma che lo accarezza sempre e bacia le icone. La mamma di Panaghiotis oggi aveva un'immagine della Madonna nera di Czestochowa e una crocetta proveniente da Medjugorie, il parroco e gli altri fedeli non le hanno detto che sono devozioni cattoliche. La Madre di Dio non guarda a queste sottigliezze.
Oggi hanno chiesto al piccolo Panaghiotis: "cosa chiedi a Dio?" E lui: "Non chiedo niente. Lui sa che sto male".
Questi due bambini mi accompagneranno questo Natale, e nella veglia natalizia con loro pregherò il Signore che viene:
Vieni Signore Gesù,
vieni a visitarci e
a consolarci.
Vieni specialmente
di giovedì,
vieni quando siamo soli.
Vieni Signore,
tu sai che stiamo male.
Non abbiamo niente da chiederti Signore,
vogliamo solo che tu sia veramente Emmanuele,
Dio con noi, tutti i giorni fino alla fine del mondo.
Amen. Maràn athà.