Originariamente Scritto da
Peucezio
Comunque vogliate rigirarla, Cuffaro aveva ragione da vendere. Aveva capito benissimo che dagli Stati Uniti e dai poteri forti mondiali era in atto la liquidazione di una classe politica attraverso la delegittimazione giudiziaria (e in Sicilia tale delegittimazione si basava proprio sulla presunta connivenza col potere mafioso locale, così come nel nord su Tangentopoli), delegittimazione che usava come testa di ponte la magistratura e i post-comunisti, candidati a diventare, come poi è avvenuto, i nuovi emissari locali del potere mondiale statunitense, a differenza dei vecchi però, molto più fedeli ed esecutori acritici.
Dover scendere a compromessi con personaggi come il filoarabo Andreotti, che difendeva le ragioni dei palestinesi e la tradizionale politica mediterranea dell'Italia (già di eredità fascista), o Craxi, l'uomo di Sigonella, che sapeva tenere a bada il filogiudaismo degli uomini del suo partito (tristemente riemerso dopo la sua morte, attraverso maiali adoratori della stella di David come De Michelis, Martelli ecc.), non era più accettabile per gli americani e la finanza mondialista ebraica e così ecco scatenare Buscetta dagli Stati Uniti guidando le sue "rivelazioni", ecco scatenare i giudici, d'accordo con gli Agnelli, De Benedetti e la finanza ebraica, i comunisti (i finti nemici di sempre, in quel momento diventati più preziosi e utili che mai) e, fra le altre cose le carnevalate da tivvù spazzatura di quel maiale bolscevico di Santoro e di quel massone di merda di Costanzo.
Quanto a Falcone, tendo seriamente a credere che, pur vicino, come è noto, alla sinistra, sia sempre stato in buona fede. D'altronde Cuffaro non lo ha nominato nel suo intervento. Dopo che è morto tutti sono saliti sul carro dei suoi emuli e dei suoi amici veri o presunti, ma non è un caso se gli fu preferito Agostino Cordova, più organico alla sinistra e a Magistratura Democratica per la superprocura antimafia.
Oltretutto la mafia aveva appena fatto fuori Salvo Lima, collaboratore stretto di Andreotti ed era chiaro ormai da che parte si fosse orientata, quindi non stupisce che Falcone, che la combatteva veramente, non come pretesto per perseguire la DC e Andreotti come avrebbe fatto poi Caselli, abbia fatto quella fine.