Intervista a Roberto Maroni



Dunque al mondo non c´è solo la politica...

«No e la letteratura serve a capire che il mondo non gira tutto intorno alla legge elettorale o al referendum o a qualche emendamento della Finanziaria. Per fortuna ci sono anche dei piccoli piaceri, come quello del focolare o delle amicizie, o semplicemente di sedersi in un bar. Prisco è uno scrittore tranquillo ma molto potente nella descrizione dei personaggi, del mondo interiore».

Cambiato qualcosa in quello che pensa dei napoletani?

«Penso tutto il bene possibile. In un´intervista televisiva Prisco disse che il peggior difetto dei suoi concittadini era la mancanza d´amore per la propria città, mentre il pregio era un´infinita umanità. Un contrasto che è l´essenza di Napoli. Mentre passeggio, la gente si avvicina e mi saluta. Immagino che nessuno di loro abbia mai votato Lega, ma mi considerano per come sono io, senza pregiudizi».





















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