la svolta di SA ha grandi potenzialità sulla scena politica.
Die Linke ha acquistato elettorato perchè SPD si è spostato su posizioni più centriste.
in Italia addirittura i DS hanno traslocato,lasciando a bocca asciutta un elettorato di sinistra che ancora si riconosce in determinati valori e idee.
il problema dei comunisti è però il non saper attrarre questo elettorato,per cui porsi su posizioni estremiste non agevola di certo l'impresa.
ecco perchè Bertinotti,prendendo esempio da Die Linke,ha trascinato il progetto verso posizioni meno radicali,cambiandone persino l'immagine e riadattandolo al mutato panorama politico.
Ormai penso sappiate che sono un estimatore di Diliberto, però ad onor del vero, questo ipotetico progetto futuro, un pò mi entusiasma, un pò mi spaventa. Mi entusiasma perchè pensare che si possa ricostruire nel paese un vero contenitore, un vero partito per i comunisti, penso sia davvero un ottima cosa, perchè come ribadisco da una vita 5-6 partiti con la falce ed il martello che contano lo 0,5 a testa non servono a una sega. Ma da una parte, un pò mi spaventa, perchè non vorrei fosse l'ennesima scissione inutile, nel senso che poi in pochi potrebbero seguire diliberto, creando così in futuro due fazioni, una formata dall'attuale SA, ed una di Diliberto che non sarebbe altro che un Pdci leggermente allargato.
In pratica compagni, non so vedere in maniera nitida in futuro che potrebbe aspettarci.
Io ritengo invece che, coerentemente con quella che è stata la linea del nostro partito dal 2000 fino ad oggi, Diliberto non pensi minimamente a rompere l'unità della sinistra, ma di creare all'interno di quest'ultima un contenitore in cui tutti coloro che si richiamano alla tradizione del comunismo italiano possano riconoscersi. Quindi, non rottura del progetto di unità della sinistra, che anzi, al fine di andare oltre il cartello elettorale, deve assumere un fisionomia più marcatamente confederale, ovvero con organismi sovrapartitici in cui tutte le forze costituenti la sinistra unita possano avere rappresentanza. Fondamentale però dovrebbe essere a mio parere, la cessione di sovranità da parte dei partiti a questi organismi, proprio per raggiungere un'unità fatta non coi cartelli elettorali tipo SA, ma fatta coi contenuti. La questione della costruzione di un partito unico dei comunisti dunque, non si pone in contrasto con l'unità della sinistra, ma tenta solamente di semplificare quest'ultima, trovando da un lato un partito comunista, e dall'altro un partito genericamente di sinistra, post-novecentesco (sul modello della oramai defunta Sinistra europea).Aggiungo: avere due partiti che si parlano da pari a pari, eviterebbe ,per la prossima tornata elettorale, la scomparsa della falce e martello dal simbolo della lista (errore sia da un punto di vista politico, che da un punto di vista di "marketing elettorale", vista la quantità di voti che ci verrà rubata dai micro-partiti pseudocomunisti tipo pcl, SC,etc).
Roma, 148
BERTINOTTI: COMUNISMO SOLO TENDENZA CULTURALE IN SA
Quella comunista in futuro sara' soltanto "una tendenza culturale" all'interno della Sinistra arcobaleno. Fausto Bertinotti fa il punto, in una videochat sulla Stampa.it, su futuro della nuova formazione di sinistra, la Sinistra l'Arcobaleno, che ha riunito Prc, Pdci, Verdi e Sd. "Stiamo lavorando per ottenere un risultato elettorale incoraggiante - spiega Bertinotti, ma in ogni caso l'Italia ha bisogno di una sinistra, di una sinistra del futuro. E io immagino un soggetto unico, democratico e partecipato, fondato come un'organizzazione politica unitaria con le sue regole, una sua democrazia, un suo gruppo dirigente". "Questa Sinistra arcobaleno - continua Bertinotti - dovra' essere innovativa anche nelle forme, abbandonando leaderismo e personalizzazione, secondo un principio di collegialita'. In ogni caso, spezzando la logica verticistica del leader e dando luogo a una costruzione della partecipazione, oppure non vive". All'interno di questo soggetto unitario, dice il candidato premier di Sa, "ci saranno tendenze politico-culturali: vivra' la tendenza comunista, quella ecologista, quella femminista; fintanto che non si costruiranno nuove tendenze. Ma ripeto, tendenze culturali e un solo soggetto politico, unitario e plurale".
http://www.repubblica.it/news/ired/u...tml?ref=hpsbdx
questo purtroppo non è possibile..una parte del prc vuole fare altro..e lo farà..i deve essere TUTTA Rifondazione nell'unione dei comunisti, sennò si fa unicamente un allargamento piccolo o grande del PdCI facendo veleggiare il PRC verso SD
molto probabilmente questa parte vincerà il congresso
comunque noi c ibatteremo fino alla fine per salvare il partito ed unire i comunisti..
ma l'unità dei comunisti resta all'ordine del giorno anche senza una parte del prc..è così